Bloccata la raccolta fondi per l’intervento al seno di Michelle Comi: “Troppe segnalazioni alla piattaforma”
"Con un piccolo gesto potete cambiare il mondo, in questo caso il mio". È stato lo slogan di Michelle Comi per lanciare la raccolta fondi per la mastoplastica additiva. Nonostante la content creatore abbia raggiunto l'obiettivo di 15mila euro, l'intervento chirurgico non si farà. La piattaforma, infatti, ha bloccato e annullato l'operazione, restituendo ad ogni persona le somme di denaro che avevano versato per finanziare la chirurgia plastica dell'influencer.
Michelle Comi: "Devo capire come riaprire la raccolta fondi"
A poche ore dall'annuncio del croowfunding, Michelle Comi era riuscita a racimolare la somma di denaro che si era prefissata: "Sono lieta di annunciarvi che la raccolta fondi è finalmente finita, in un solo giorno siamo riusciti a raggiungere il traguardo di 15mila euro per la mia mastoplastica additiva". Quando la piattaforma Gofundme.com ha annullato l'operazione, l'influencer non si è mostrata turbata, sicura che ci sia un modo per riaprirla. "Pensavo di essere stata hackerata, invece, le tante segnalazioni arrivate alla piattaforma hanno fatto sì che venissi bloccata. E i soldi ricevuti sono stati restituiti" ha dichiarato in un video.
La strategia di Michelle Comi basata sulla provocazione
Spesso Michelle Comi è salita agli onori della cronaca per frasi controverse come "Le donne non dovrebbero votare" o "Potrei fare un figlio solo quando calerà il mio successo così lo butto sui social". Ancora prima, aveva fatto scalpore la richiesta di qualcuno che le pagasse le vacanze. Il suo comportamento sui social rientra all'interno di uno schema ben preciso, analizzato dal professore Vincenzo Russo a Fanpage.it: "È una strategia studiata a tavolino che si basa sulla provocazione. Michelle Comi è come Vittorio Sgarbi ma all'ennesima potenza". Secondo il docente, infatti: "
Michelle Comi sa come far girare il suo volto. La sua visibilità diventa anche oggetto di discussione perché da una parte c'è chi la critica e dall'altra chi la difende. Rientra all'interno di una strategia particolarmente funzionale dal punto di vista emozionale, c'è addirittura chi, a fronte di certe dichiarazioni, arriva a pensare: "Lei la vede come me ma io non ho il coraggio di dirlo".