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Blake Lively contro Justin Baldoni, nuove accuse: “Anche altre donne sono state molestate”

Gli avvocati di Blake Lively hanno depositato una denuncia modificata contro Justin Baldoni, aggiungendo accuse di diffamazione e cospirazione civile. Nel documento di 141 pagine emergono nuove testimonianze di altre donne che avrebbero subito molestie durante le riprese di “It Ends With Us”.
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Il caso Blake Lively vs Justin Baldoni sta assumendo la dimensione di un vero e proprio thriller legale. Del resto, che non fosse un "semplice" caso di molestie era da evincersi non solo nei protagonisti della vicenda, ma soprattutto perché parte del set di un film che racconta proprio di amori tossici, It ends with us dal libro di Colleen Hoover. Gli avvocati dell'attrice, come si apprende da Deadline, hanno depositato una memoria di 141 pagine con testimonianze scioccanti di altre donne che avrebbero subito molestie e che coinvolge l'agenzia Street Relations e il suo enigmatico fondatore Jed Wallace. Baldoni, invece, ha chiesto un risarcimento di 400 milioni di dollari.

Le nuove accuse

La nuova denuncia, 48 pagine più lunga rispetto alla precedente, introduce elementi significativi che allargano il raggio d'azione del caso. Tra questi, emergono testimonianze di altre donne che affermano di aver subito comportamenti inappropriati da parte di Baldoni e del CEO di Wayfarer Studios, Jamey Heath. Per proteggere la loro privacy e sicurezza, i nomi delle testimoni sono stati temporaneamente omessi dal documento. Secondo quanto riportato nella denuncia, le azioni dei convenuti hanno creato un ambiente tossico di minacce online non solo contro Lively e la sua famiglia, ma anche verso altri membri del cast e testimoni. Un caso particolarmente grave riguarda una testimone che ha ricevuto minacce esplicite di violenza sessuale e morte contro la sua famiglia se non avesse "rivelato la verità".

Le prove aggiunte dagli avvocati di Blake Lively

La denuncia trascina sul banco degli imputati due nuovi soggetti: l‘agenzia di PR Crisis Street Relations e il suo fondatore Jed Wallace, accusati di aver orchestrato una campagna di diffamazione online. Inoltre, viene citato specificamente l'avvocato Bryan Freedman, precedentemente legale di Megyn Kelly, per il suo ruolo nelle dichiarazioni diffamatorie contro Lively. La denuncia modificata fornisce "prove significative aggiuntive" e conferma le accuse originali. Hanno anche annunciato che emergeranno "dettagli scioccanti" sugli sforzi dei convenuti per "seppellire, rovinare e distruggere" Lively e la sua famiglia. Con l'inizio del processo fissato il 29 marzo 2026, ci si aspetta un lungo periodo di ulteriori sviluppi legali. Il caso Lively vs Baldoni ha tutti gli elementi per diventare una serie in futuro.

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