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Blake Lively accusa formalmente Justin Baldoni, sarà sottoposto a processo da un tribunale federale

Blake Lively ha formalmente intentato causa nei confronti di Justin Baldoni per molestie sessuali e campagna diffamatoria nei suoi confronti. Il regista dovrà rispondere delle accuse davanti un tribunale federale.
A cura di Ilaria Costabile
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Dopo aver reso note le accuse di atteggiamenti inopportuni ai suoi danni sul set di It Ends With Us, Blake Lively ha formalmente fatto causa Justin Baldoni per molestie sessuali e per aver organizzato una campagna diffamatoria nei suoi confronti. L'attrice ha intrapreso l'azione giudiziaria contro il regista e co-protagonista del film, martedì 31 dicembre, presso la corte federale di New York, poco dopo che Baldoni ha citato in giudizio il NYTimes, per presunti accordi con il team di comunicazione di Lively.

Blake Lively accusa formalmente Justin Baldoni

Lively accusa Baldoni e il suo team di pubbliche relazioni di aver ordito un piano articolato per compromettere la sua reputazione, a seguito dellesue dichiarazioni di molestie sessuali subite sul set di It Ends With Us. Nella denuncia sono nominati il regista, il suo studio cinematografico, Wayfarer e Melissa Nathan e Jennifer Abel responsabili delle pubbliche relazioni, accusate di aver alimentato la campagna diffamatoria nei suoi confronti. Gli avvocati di Lively hanno poi rilasciato ulteriori dichiarazioni in merito alla questione, sostenendo che non sono mancate ulteriori ritorsioni dopo aver reso pubbliche le accuse. I legali hanno quindi aggiunto:

Wayfarer e i suoi associati hanno violato la legge federale e dello stato della California vendicandosi contro di lei per aver segnalato molestie sessuali e problemi di sicurezza sul posto di lavoro. Ora, gli imputati risponderanno della loro condotta in tribunale federale. La Sig.ra Lively ha intentato questa causa a New York, dove si sono svolte molte delle attività pertinenti descritte nella denuncia, ma ci riserviamo il diritto di intraprendere ulteriori azioni in altre sedi e giurisdizioni, come appropriato ai sensi della legge.

Il contenuto della denuncia

Nella denuncia si rende noto come l'attrice avesse già espresso le sue perplessità in merito alla possibilità che Baldoni potesse introdurre delle scene intime durante le riprese, senza che vi fossero stati accordi prestabiliti e che ci fosse la presenza di un intimacy coordinator. Inoltre, Lively sostiene che il regista abbia cercato di introdurre una scena in un cui si prevedeva un amplesso esplicito davanti alla telecamera, nel quale lei avrebbe dovuto avere un orgasmo. Come giustificazione alla richiesta, non prevista in sceneggiatura, Baldoni aveva dichiarato che fosse un dettaglio importante per la scena e perché era necessario che la coppia arrivasse al culmine nello stesso momento, proprio come accadeva con la sua compagna.

Blake Lively e Justin Baldoni sul set di It Ends With Us
Blake Lively e Justin Baldoni sul set di It Ends With Us

Molti altri sono stati gli atteggiamenti ritenuti inappropriati, come le pressioni per girare la scena del parto senza che indossasse i vestiti, sebbene non fosse stato specificato precedentemente. Inoltre Lively sottolinea come, sin dai primi momenti trascorsi insieme sul set, sia Baldoni che il suo socio le avessero raccontato delle loro esperienze sessuali e della loro passata dipendenza dal porno. A questo, si aggiunge che nel 2023, un'altra componente del cast aveva mosso una denuncia per i commenti sessuali, volgari e indesiderati ricevuti sul set. Entrambi avevano un comportamento troppo invadente nei confronti della troupe, includendo sempre un contatto fisico non desiderato che, quando fatto notare, diventava oggetto di irritazione da parte del regista e del suo socio. Per queste ragioni e altre elencate nella denuncia, l'attrice ha presentato richiesta formale di protezione sul set, quando nel novembre 2023 il cast era pronto per riprendere a girare dopo lo stop degli sceneggiatori.

La campagna diffamatoria contro Lively

La denuncia affronta anche la questione della campagna diffamatoria ai danni di Blake Lively. Una volta concluse le riprese del film, molti membri del cast hanno preferito prendere le distanze da Justin Baldoni, anche smettendo di seguirlo sui social, oltre che evitare di presenziare al suo fianco durante la promozione del film. Secondo gli accordi del film si sarebbe dovuto parlare non dal punto di vista della violenza domestica, bensì sottolineando la resilienza della protagonista. Ma così non è stato. In quel momento, infatti, secondo l'accusa sarebbe stata avviata una manipolazione volta a minare la figura dell'attrice.

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