A poche settimane dal suo annuncio pubblico, Bianca Balti mostra i segni dell'operazione a cui si è sottoposta. Le foto pubblicate sui social sono conseguenza logica del messaggio che aveva voluto lanciare settimane fa, sintomo di uno stato d'animo complessivo di questo momento, delle emozioni che sta provando, dalla fisiologico paura al senso di rinascita.
Sorride, Balti, mentre mostra la cicatrice effetto di quell'operazione alla quale si è sottoposta: "Ho scoperto che il mio dolore addominale era un cancro alle ovaie allo stadio 3C", aveva raccontato mostrando le immagini in un letto di ospedale. Il tratto comune di quelle foto e degli scatti pubblicati nelle scorse ore è proprio il sorriso, il sentimento di gratitudine verso questo momento di crisi, inaspettata come ogni crisi che si rispetti, al quale Bianca Balti intende rispondere con un messaggio forte: la vita è bella. Messaggio che i suoi follower e anche amici e amiche sembrano aver colto, a giudicare dalle reazioni sui social che, a dispetto della definizione melensa, sono un parametro fedele degli effetti di un post come questo.
Da Chiara Ferragni a Bar Refaeli, sono tanti i commenti alle fotografie che sottintendono incoraggiamento e appoggio. D'altronde basta guardare ai numeri, freddi ma pur sempre numeri, per comprendere l'impatto che la storia di Bianca Balti ha avuto nelle ultime settimane. Rispetto alla media dei suoi post, le pubblicazioni legate alla malattia recente fanno segnare un effetto solidarietà non indifferente. Se la notizia della malattia aveva raccolto quasi 300mila like e decine di migliaia di commenti, anche le prime foto in cui Bianca Balti mostra i segni dell'operazione hanno raggiunto cifre ben al di sopra delle medie del suo account.
Siamo spesso interdetti davanti ad annunci come quello di Bianca Balti. Personaggi noti che si espongono, si spogliano della propria corazza mostrandosi vulnerabili, comuni, sostanzialmente umani. Uno scetticismo che deriva certamente dall'affollamento di input di questo genere nelle nostre vite quotidiane spese negli ambienti digitali, stimolati a una reazione scroll dopo scroll, per contenuti talvolta patetici, spesso scadenti, che un like non lo meritano. Nel caso di Balti, la sensazione è di trovarsi di fronte a qualcosa di autentico. È vero, le foto sono scattate da un professionista e non esattamente "naturali", ma è una questione secondaria. Sicuramente Balti avrebbe preferito non pubblicarle, o mettersi in posa per altre ragioni, ma la sua reazione a quanto le è accaduto merita di essere raccontata e di riscuotere successo, smuovendo qualcosa in chi osserva. E soprattutto spingendo tutti alla prevenzione, a prendersi cura di sé.