video suggerito
video suggerito

Bianca Balti: “Col cancro temevo di non poter più provvedere alla famiglia, il mio aspetto è lavoro”

La modella torna a mostrarsi sui social, parlando del rapporto con il cambiamento del suo fisico dopo l’operazione e le cure: “Il mio valore professionale è sempre stato intrinseco al mio aspetto”. Quindi, a poche settimane dal suo ritorno a Sanremo, presenta il suo ultimo lavoro fotografico.
A cura di Andrea Parrella
191 CONDIVISIONI
Immagine

Nelle ultime settimane l'attenzione su Bianca Balti è cresciuta moltissimo. A determinare una grande risonanza è stata, senza ombra di dubbio, la sua decisione di condividere le fasi più delicate del suo periodo di cure, dopo aver scoperto di avere un cancro alle ovaie al terzo stadio.

Il ritorno a Sanremo per Bianca Balti

Da allora la modella ha reso noti i momenti in ospedale, prima e dopo l'operazione, ma anche le cure ancora in corso e le fasi successive di un inevitabile effetto delle cure sul suo corpo, prima di tutto con la perdita dei capelli, senza che questo la inibisse. Anzi, Balti sta vivendo un momento di grande vitalità, una riscoperta, cui va aggiunta la presenza al Festival di Sanremo 2025 a suggello di questo tempo di vita imprevisto, ma prodigo di novità.

Le parole di Bianca Balti sul suo aspetto

Un periodo che Bianca Balti ha raccontato in un nuovo post pubblicato sui social nelle scorse ore in cui, presentando il nuovo progetto fotografico Turning Heads in cui ha deciso di mettersi in mostra, superando le incertezze:

Quando mi è stato diagnosticato un cancro, in qualche modo sapevo che ce l’avrei fatta, ma temevo molto di non poter più provvedere alla mia famiglia. Il mio valore professionale è sempre stato intrinseco al mio aspetto, e con una lunga cicatrice che mi scende lungo lo stomaco e senza capelli, non incarno lo stereotipo della modella. Essere costretta a riposare a letto mi ha fatto anche capire che associo fortemente la mia autostima alla produttività. Per farla breve, ho chiamato il mio incredibile team e ho espresso il mio bisogno di sentirmi di nuovo “normale” attraverso il lavoro. Hanno ascoltato e abbracciato con entusiasmo questo progetto.

191 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views