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Festival di Sanremo 2025

Bella stronza e i versi più criticati: quali frasi Marco Masini e Fedez potrebbero modificare a Sanremo 2025

La Bella stronza che Fedez e Marco Masini porteranno al Festival di Sanremo 2025 sarà diversa dall’originale, “adattata ai tempi” come ha detto Carlo Conti. Ma quali sono i passaggi più controversi della canzone.
A cura di Francesco Raiola
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Fedez e Marco Masini
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Bella stronza torna a diventare un tema di attualità, dopo che Fedez ha annunciato che duetterà su questa canzone, assieme a Marco Masini, la canzone torna a far discutere a pochi giorni dalla sua riproposizione sul palco del Teatro Ariston. Carlo Conti, però, ha tenuto a sottolinearea Cinque minuti di Bruno Vespa che la canzone cambierà: "Dovete ascoltarlo perché sarà una versione 2.0, una versione nuova di quel brano di Marco Masini. Sarà adattata ai tempi. Resterà quel titolo". Quali saranno le parti che il rapper e il cantautore fiorentino cambieranno? Quelle più controverse? E con cosa saranno sostituite?

La canzone ha fatto discutere perché in molti hanno pensato di attribuire una volontà di Fedez di dedicare, chissà a chi, questo brano che fece scandalo già all'epoca, ma è comunque entrata nell'immaginario musicale e culturale italiano. Negli anni più volte Bella stronza è stata criticata per un immaginario misogino, che si evidenzia fin dal titolo, proseguendo per alcune immagini, come quella della donna che va via per soldi lasciando di sasso colui che la ama veramente, fino ad alcune parti del testo che fanno pensare a una volontà di violenza del protagonista della canzone contro la donna.

Non solo versi come "E ogni volta che ti spogli non lo senti il freddo dentro. Quando lui ti paga i conti non lo senti l'imbarazzo del silenzio" che sottintendono il fine esclusivamente materiale del rapporto, ma alcuni dei versi più criticati sono senza dubbio quelli che recitano: "Bella stronza che hai chiamato la volante quella notte e volevi farmi mettere in manette solo perché avevo perso la pazienza la speranza, sì, bella stronza". Una strofa che fa intendere che c'era stata una violenza o almeno un tentativo di violenza da parte del protagonista lasciato, al punto da costringere lei a chiamare la Polizia per difendersi. E questa violenza non è negata.

E poi la chiusura, con quei versi che recitano: "Perché sei bella, bella, bella, mi verrebbe di strapparti quei vestiti da puttana e tenerti a gambe aperte finché viene domattina. Ma di questo nostro amore così tenero e pulito non mi resterebbe altro che un lunghissimo minuto di violenza e allora ti saluto, bella stronza, eh". La critica è che in queste parole ci sia un'esplicita idea di violenza sessuale che, ovviamente, non si concretizza. Immagini forti, senza dubbio , che lo stesso Marco Masini oggi probabilmente non riscriverebbe, come disse in un'intervista a Fanpage, e che rispecchia una sensibilità sociale diversa da quella attuale.

"Le canzoni sono figlie del tempo, tutto ciò che hai fatto va difeso altrimenti rinneghi un percorso (…) Quello che dico è che ogni canzone è figlia del tempo e oggi non ci si può mettere a giudicare una canzone che appartiene al 1995 o al 1990, se no bisognerebbe giudicare ‘Malafemmena', ‘Bella senz'anima' e tutta una serie di cose che appartengono a un momento storico di quell'artista che aveva bisogno di scrivere quella determinata cosa in quel momento" disse Masini. Bella stronza, che può non piacere per tanti motivi, è un racconto, violento, certo, ma sempre un racconto, così come lo sono alcuni testi di rapper e trapper di cui tanto si parla in questi anni, ma siamo d'accordo con l'idea che l'arte non vada mai censurata, anche quando non ci piace. In compenso, però, può essere discussa e criticata.

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