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Battuta omofoba su Tommaso Zorzi, Pucci: “Anche oggi abbiamo lavorato”, ma poi rifiuta ogni commento

“Anche oggi abbiamo lavorato”: lo scrive Pucci in una Instagram story pubblicata dopo la polemica sulla battuta omofobi indirizzata a Tommaso Zorzi. Raggiunto da Fanpage.it, fa sapere attraverso il suo staff che non commenterà la vicenda.
A cura di Stefania Rocco
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A poche ore dalla polemica esplosa per la battuta omofoba di Andrea Pucci indirizzata a Tommaso Zorzi – battuta che fa parte di uno sketch che il comico ha inserito nello spettacolo teatrale “Il meglio di Andrea Pucci” – l’attore ha postato una Instagram story che sembra fare riferimento proprio al clamore mediatico sollevato dalla vicenda. “Anche stasera abbiamo lavorato”, scrive Pucci su Instagram mostrando l’arena gremita di spettatori in occasione dell’ultima data del suo spettacolo.

Contattato da Fanpage.it, rifiuta commenti

Contattato da Fanpage.it affinché commentasse la questione, Andrea Pucci ha fatto sapere attraverso il suo staff che non avrebbe fatto commenti sulla vicenda. Quando abbiamo chiesto se il testo della gag inserita nel suo spettacolo sarà modificato, la risposta è stato un secco “No comment”.

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Tommaso Zorzi: “Mi ha bloccato su Instagram”

Intanto, Tommaso Zorzi è tornato sulla vicenda della battuta omofoba. “Andrea Pucci mi ha bloccato su Instagram”, ha detto Zorzi in una Instagram story, spiegando di non avere ricevuto le scuse dell’attore. Ha quindi aggiunto: “Credo che la comicità stand up debba avere meno regole rispetto a quello che si può dire o non può dire perché bisogna andare a trattare temi scomodi per far ridere. In America, ad esempio, c’è Pete Davidson che spesso fa battute sulle Torri Gemelle ma lo fa perché suo padre è morto nelle Torri Gemelle. Viene da un pulpito che gli consente certe battute. Credo che la differenza tra la satira e il bullismo sia questa. Uno: se fai satira, vai a toccare i potenti. Due: se vuoi toccare certi temi devi farlo in maniera che tu ti prenda in giro da solo, altrimenti è bullismo. Quello che ha fatto Pucci è esattamente questo. Uno può chiamarla come vuole ma è omofobia. Se nei suoi spettacoli dici che ti sto sulle palle perché sono troppo gay, e lo dici da maschio etero, sei omofobo. Ti compatisco perché ignorante ma sei omofobi”.

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