Arisa alla comunità LGBTQ+ dopo le polemiche: “Voi non comprate neanche i miei dischi”
Arisa è al centro delle polemiche per le dichiarazioni su Giorgia Meloni, fatte durante l'intervista a La Confessione. La cantante, due volte vincitrice a Sanremo, ha spiegato di sostenere la premier ("Mi piace perché ha cazzimma") descrivendola come "una mamma severa e spaventata" in merito alla questione dei diritti LGBTQI+. "Ci vuole tempo e un cambio di atteggiamento da parte nostra, non sempre in lotta, ma in dialogo". Si è così trovata al centro di un grosso dibattito, essendo lei anche madrina del Pride di Roma e Milano a giugno. Su Instagram, ieri, con una diretta ha risposto ai numerosi attacchi.
Lo sfogo di Arisa
"Io non vi chiedo mai niente, non è che faccio affidamento sul supporto che mi date, i dischi manco li comprate. Dovrei essere Lady Gaga": così Arisa ha replicato agli attacchi della comunità LGBTQI+ dopo le dichiarazioni su Giorgia Meloni. La cantante in una diretta Instagram ha chiesto ai follower di non insultarla, il suo desiderio sarebbe quello di poter parlare "liberamente": "Parliamo liberamente e diffidate da chi vi dice solo sì perché chi lo fa, vi usa. Invece chi vi parla anche mettendo a repentaglio la propria faccia, vi ama davvero. Io la penso così nella vita, amo molto di più le persone che mi dicono dei no ma continuano a starmi vicino", le parole prima di dare appuntamento al Pride del 10 giugno a Roma, poi a quello di Milano.
Il commento di Vladimir Luxuria
Su Twitter il dibattito sulle dichiarazioni di Arisa è aperto e a dire la sua anche Vladimir Luxuria. L'attivista da sempre in prima fila per i diritti della comunità LGBTQ e opinionista dell'Isola dei Famosi con un tweet si è rivolta alla cantante: "Cara Arisa, una mamma può essere dolce o severa ma deve esserlo con tutti i figli, non fare figli e figliastri lasciando indietro uno dei suoi figli solo perché diverso dagli altri e trattarlo come un brutto anatroccolo: quella non è severa, è una mamma ingiusta".