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Arianna Mihajlovic ricorda Sinisa nel primo compleanno dalla sua morte: “Auguri in Paradiso”

Il ricordo della moglie Arianna e dei loro cinque figli non manca mai, nemmeno sui social, dove in un giorno così importante e delicato, condividono messaggi pieni di amore. Viktorija Mijailovic lancia in cielo i suoi palloncini in un video su Instagram: “So amarti fino a lì”.
A cura di Giulia Turco
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Sinișa Mihajlovic avrebbe compiuto 54 anni il 20 febbraio. L’ex allenatore del Bologna è scomparso appena due mesi prima, dopo aver lottato per anni contro la malattia. Il ricordo della moglie Arianna e dei loro cinque figli non manca mai, nemmeno sui social, dove in un giorno così importante e delicato, condividono messaggi pieni di amore.

Gli auguri della moglie e delle figlie di Mihajlovic sui social

Arianna Rapaccioni è la donna che è stata accanto a Sinisa dal 1995, fino agli ultimi giorni della sua malattia. Insieme hanno costruito una grande famiglia, quella formata da Viktorija, Virginia, Miroslav, Dusan e Nicholas. “Buon compleanno in paradiso”, scrive la moglie Arianna su Instagram a corredo di un tenero scatto di alcuni anni indietro nel tempo. “Auguri amore della mia Vita. Ovunque sarai, io sarò. E non saremo mai distanti”, è il ricordo di Virginia sui social per il papà. “Fino a lassù papà, fino all’infinito”. Viktorija invece, che nello stesso giorno ha compiuto 26 anni, ha fatto volare i suoi palloncini verso il cielo, postando il video sul suo profilo social. “A te”, ha scritto. “Auguri vita mia. So amare fino a lì”. 

L'ultimo ricordo dei figli prima della morte di Sinisa

Miroslav e Duran, due dei tre figli maschi dell’ex giocatore, qualche tempo prima hanno raccontato al Corriere dello Sport le ultime ore di vita del padre, che era stato ricoverato in una clinica poco prima di perdere la battaglia contro la malattia. Non ha mai smesso di lottare e di reagire con positività davanti alla sua famiglia e a tutte le persone che gli volevano bene. Era una domenica come tante”, spiegano. “Disse a tutti che era felice e di sentirsi bene. Telefonò a molte persone, alla maggior parte degli amici ai quali era più legato”, hanno raccontato i figli. “Quando siamo arrivati all'ingresso e abbiamo visto che c'era una carrozzina la reazione papà […]. Siete matti… io cammino da solo, non ho bisogno di aiuto".

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