Archiviate le accuse contro Ricky Martin, il nipote ritira la denuncia: “La verità ha prevalso”
Il nipote di Ricky Martin, Dennis Yadiel Sanchez, ha ritirato le accuse nei confronti dello zio. A riportarlo il sito americano TMZ, al termine dell'udienza che si è svolta oggi, 21 luglio, presso il tribunale di Puerto Rico. La star, che è apparsa in collegamento via Zoom, era stata accusata dal 21enne di aver avuto con lui una relazione sessuale durata circa 7 mesi e di averlo poi molestato. Secondo il sito americano, il giudice avrebbe respinto l'ordinanza restrittiva emessa nei confronti della star. Il team legale del cantante ha fatto sapere a TMZ: "Proprio come avevamo previsto, l'ordine di protezione non è stato esteso dal tribunale".
Il primo post di Ricky Martin dopo l'udienza
Subito dopo l'udienza, nella quale il 21enne ha ritirato le accuse, Ricky Martin ha pubblicato un post su Instagram spiegando cosa è successo nell'aula del tribunale e scrivendo poi: "La verità ha prevalso". Martin ha sempre negato di aver molestato Dennis Sanchez. "Come abbiamo anticipato, l'ordine restrittivo temporaneo non è stato esteso dalla Corte. L'accusatore ha confermato in tribunale di aver preso da solo la decisione di ritirare le accuse, senza nessuna influenza esterna o pressione", ha raccontato la star sui social. E ha poi aggiunto: "Non era niente di più di un individuo problematico che faceva false accuse con assolutamente niente con cui provarle".
Le accuse di Dennis Sanchez nei confronti di Rick Martin
La vicenda che ha coinvolto Ricky Martin è iniziata con le accuse mosse nei suoi confronti da Dennis Sanchez, figlio adottivo di Vanessa Martin, sorella dell'artista. Il 21enne sostiene di essere stato vittima di violenza domestica e di aver vissuto con lo zio una relazione (consensuale) durata 7 mesi e conclusasi ormai due anni fa. Il giovane sostiene che Martin lo avrebbe ripetutamente chiamato, per poi tentare di incontrarlo presentandosi fuori dalla sua abitazione, non accettando la fine della loro relazione. Dennis avrebbe inoltre riferito il presunto consumo di stupefacenti, sostanze che avrebbero alterato l’umore dello zio rendendolo incline a perdere il controllo.