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Antonino Monteleone dopo la chiusura de L’altra Italia: “Non la darò vinta a chi vorrebbe che tacessi”

Antonino Monteleone commenta la chiusura de L’altra Italia, programma di Rai2, andato in onda in prima serata e chiuso dopo qualche puntata a causa dei bassi ascolti. Il giornalista prova a spiegare il suo punto di vista, sottolineando come se avesse potuto avrebbe portato avanti la trasmissione.
A cura di Ilaria Costabile
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Dopo anni a Le Iene, Antonino Monteleone aveva deciso di cambiare prospettiva e dedicarsi ad un programma che fosse solo suo, passando in Rai, precisamente su Rai2 dove aveva iniziato la conduzione del programma L'Altra Italia, nel quale prometteva di raccontare in maniera approfondita certi aspetti del nostro Paese. La trasmissione non ha avuto il riscontro sperato, ragion per cui è stata chiusa. Il giornalista, quindi, ha voluto commentare gli esiti di questa esperienza televisiva con un post su Instagram, per salutare l'anno nuovo appena arrivato.

Le parole di Antonino Monteleone dopo la chiusura del programma

Il post si apre con una foto scattata subito dopo la prima puntata del suo programma in Rai, un passaggio importante che segnava la conduzione in solitaria di Monteleone, ma qualcosa non è andato secondo i piani, come è lui stesso ad ammettere dicendo:

Gli ascolti sono stati una catastrofe dalla prima puntata e le cose sono anche peggiorate fino alla chiusura. Penso che anche gli insulti più violenti abbiano l’impatto di una bolla di sapone. Alcune sembrano grandi, ma esplodono senza lasciare alcun segno. Il mio 2024 è segnato da questo fallimento che i profeti del giorno dopo di cui siamo circondati dicono fosse ampiamente prevedibile. Forse hanno ragione loro. Anzi hanno certamente ragione loro.
Ma ero disponibile a prendermi la valanga di me**a che mi è arrivato addosso.

Il giornalista continua lasciando intendere che, se gli fosse stata data la possibilità di andare avanti e provare a risollevare le sorti del programma, lo avrebbe fatto, ma non gli è stato concesso. Monteleone aggiunge di essersi fatto sopraffare dai giudizi altrui e di aver quindi commesso un errore che sicuramente non ripeterà:

Avrei continuato a lavorare al meglio delle mie capacità e a poco a poco avremmo superato gli ostacoli. Mi sarebbe bastato incontrare altrettanta fermezza d’animo in altri. Ma così non è stato. Amen. Torniamo alla foto. Non l’ho pubblicata perché a un certo punto mi sono fatto scoraggiare. Ho rinunciato perfino a scherzarci su. E questo non è stato da me. Fallirò altre cento volte nella vita. Ma darla vinta a chi vorrebbe che tacessi, no non me lo posso perdonare. Ho commesso uno sbaglio che non si ripeterà.

I chiarimenti nella sua newsletter

Sul finire del post, l'ex volto de Le Iene rimanda alla sua newsletter, nella quale non manca un'analisi anche più dettagliata di quanto è accaduto dietro le quinte del neonato e già chiuso programma Rai. Monteleone dichiara di aver dovuto cambiare la rotta della trasmissione a pochi giorni dalla messa in onda:

La mia prima scelta era quanto di più lontano possa esistere da un talk di approfondimento politico. Ho proposto un rotocalco di inchieste a condizione di avere a disposizione le risorse utili per realizzare un prodotto di qualità. Quindi non solo i mezzi ma anche le persone giuste per farlo. È solo all’ultimo momento che mi viene chiesto di mettere per un po’ da parte questa idea per cimentarmi in un talk che se la potesse giocare alla pari in un campionato dove la concorrenza è già molto agguerrita.

La collocazione nel palinsesto, al giovedì sera, non è stata premiante, ma nonostante ciò il giornalista ritiene che avrebbe potuto avere un'altra chance: "A differenza di chi ha deciso contrariamente, penso che sia stato uno sbaglio chiudere la trasmissione. Il mare calmo non fa marinai". 

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