Antonella Clerici e la dedica alla figlia, che portò sul palco a Sanremo 2011: “Oggi sei una giovane donna”
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Correva l'anno 2011 quanto Antonella Clerici presentò all'Italia sua figlia Maelle, che allora aveva solo due anni. La bambina, portata sul palco di Sanremo per permettere alla presentatrice di realizzare un dialogo in cui le spiegava quanto fosse importante per lei, la sua mamma, essere lì al Festival, colpì tutti per il suo sguardo profondo, accompagnato forse a un misto tra paura ed emozione. Oggi, a distanza di 14 anni da quel momento, Clerici ha dedicato una lettera d'amore proprio a sua figlia, in occasione del suo compleanno.
Le parole di Antonella Clerici per sua figlia Maelle
Attraverso un post pubblicato su Instagram qualche ora fa, Antonella Clerici, che al Festival è tornata anche quest'anno nel ruolo di co-conduttrice insieme a Gerry Scotti, ha rivolto a sua figlia parole d'affetto: "Sembra ieri e sono già passati 16 anni. Oggi sei una giovane donna. Sono fiera di quello che sei diventata. Tosta, ostinata, sicura e fragile, dura e morbida come la panna", le parole della presentatrice. Che ha poi aggiunto: "Le contraddizioni della tua eta’. Come dice la nostra canzone dancing queen… balla da regina e goditi la vita!".
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La prima volta di Maelle a Sanremo nel 2011, aveva solo due anni
La prima volta di Maelle al Festival di Sanremo risale al 2011. In quell'anno, Antonella Clerici raccotò davanti a tutti alla figlia quanto fosse per lei importante il Festival di Sanremo, menzionando le precedenti esperienze con Paolo Bonolis quando vestiva con abiti stravaganti, tacchi altissimi e cantava. Le raccontò anche di come avesse dato a tutti l'annuncio della sua nascita proprio dall'Ariston, nel 2009, grazie ad un collegamento telefonico voluto da Bonolis. Soprattutto, le parlò dell'emozione di condurre da sola l'edizione 2010 del Festival, che fu per lei la realizzazione di un sogno. A distanza di tempo, quella bambina è cresciuta, ma il legame solido che la lega alla madre rimane immutato: "Mamma ci sarà sempre, io e te siamo un unicum inscindibile".