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Anna Foglietta: “Io vittima di sessimo, mi ha fatto male la mia incapacità di reagire”

Anna Foglietta al settimanale F parla della violenza sulle donne e di come cerca di parlare di temi sensibili con i figli. “Mi ripugna l’idea di dover inculcare a mia figlia che, l’anno prossimo, quando prenderà l’autobus, avrà un timore diverso da quello di suo fratello maggiore”.
A cura di Gaia Martino
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Anna Foglietta al settimanale F racconta della sua vita alla vigilia del debutto in una nuova serie, Everybody Loves Diamonds che sarà disponibile su Prime Video dal 13 ottobre. Mamma di Lorenzo, Nora e Giulio, nati dal matrimonio con il consulente finanziario  Paolo Sopranzetti, ha parlato della violenza sulle donne, tema per il quale da sempre si batte: "Io non voglio essere difesa, io voglio essere aiutata. Non ci sto a leggere la frase "Se vedo una donna ubriaca la riaccompagno a casa". Ridurmi marcia è un mio sacrosanto diritto e io non voglio essere riaccompagnata a casa, voglio stare in un angolo della strada senza pensare che possa passare un estraneo a stuprarmi". Ai figli desidererebbe dargli la giusta educazione, non inculcargli timore riguardo l'argomento. Le parole riportate dal Corriere.

Normalmente io credo nell'educazione più che nella pena. Ma non siamo ancora un Paese normale. Una donna che si veste in un certo modo è una che se la cerca. Sono arcistufa di questa cosa, come madre di due figli maschi che non voglio sottostimare, e come madre di una figlia femmina che non voglio proteggere. Mi ripugna l'idea di doverle inculcare che l'anno prossimo quando prenderà l'autobus è un timore diverso da quello di suo fratello maggiore. La renderei menomata nella sua libertà. Ma così è oggi l'Italia, e quindi le pene devono essere esemplari. Chi stupra deve pagare.

Anna Foglietta vittima di sessimo

Anna Foglietta ha raccontato di non essere mai stata vittima di violenze sessuali, "Niente che mi abbia lasciato segni indelebili, per mia fortuna" ha spiegato. Nel corso della sua carriera, però, è stata vittima di sessimo:

Ho subito il sessismo, quel godimento nel mettermi a disagio, e, risoluta come sono, mi ha fatto male la mia incapacità di reagire: ero ferita, vulnerabile. Come ho potuto permetterlo? Eppure gliel'ho permesso.

Desidera che i suoi figli maschi abbiano il giusto esempio dai loro padri: "A mio marito ho detto: sai qual è una grande differenza tra uomini e donne? Tu quante chat hai con i tuoi amici dove circolano foto di donne nude o frasi, diciamo, goliardiche sul loro conto? Sai che cosa c'è invece nelle nostre chat? I versi di Alda Merini. Noi non trattiamo mai il corpo maschile come un oggetto, non lo ridicolizziamo. Quando ricevi queste immagini devi dire: "Ancora trattare le donne come puttane? Basta, avete rotto".

"Dove i genitori non possono arrivare, dovrebbe arrivarci la scuola"

Nel corso dell'intervista ha spiegato che lei ed il marito hanno cominciato a parlare di molestie con i figli, ma "Dove i genitori non possono arrivare dovrebbe arrivare la scuola, aprendo sportelli dove si possano smantellare gli stereotipi di genere" ha continuato. La Foglietta ha ammesso di essere meno presente per i suoi figli rispetto al padre:

Quando sono a casa, non demando il mio ruolo di madre, non scarico i figli su una tata. Ma i bambini hanno dormito più tempo con lui che con me. La notte quando si svegliano chiamano il papà, all'inizio mi faceva strano, poi mi sono detta: evviva, non c'è niente di sbagliato. Lui mi ha sempre detto: vai, ci penso io ai bambini. Non mi ha fatto mai pesare niente. È un buon esempio per i figli.

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