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“Anche noi over 60 siamo una minoranza da difendere”, la battaglia di Eleonora Giorgi continua

Continua la battaglia culturale dell’attrice a tutela delle donne over 60: “I ruoli destinati alla terza età non ci sono più, perché non considerare anche noi una minoranza da difendere?”.
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Eleonora Giorgi fa sul serio. Da tempo ormai, l'attrice di "Sapore di mare" sta conducendo una sua battaglia personale all'interno delle interviste che le vengono dedicate, al fine di sensibilizzare il pubblico circa la condizione delle attrici e degli attori che hanno superato la soglia dei sessant'anni. Lo aveva già detto al Messaggero qualche tempo fa, ora lo ribadisce a Libero: "Tra le tante minoranze di cui oggi si parla, perché non considerare anche noi 60enni una minoranza? Del resto neg*o giustamente non si può dire, ma Dagospia scrive vecchiaccia e carampana sulle donne della mia età". 

Le parole di Eleonora Giorgi

Nel mese di ottobre, Eleonora Giorgi compie 70 anni. La protagonista assoluta del cinema italiani degli anni '70 e '80 ha risposto alle domande di Daniele Priori di Libero e ha fatto un suo personale bilancio su questo mezzo secolo di attività: "È il bilancio di un’artista che ha creato un tale patrimonio nei primi vent’anni di carriera e oggi raccoglie i suoi frutti nonostante il lunghissimo silenzio calato su di me, non per mia volontà (il caso Rizzoli, ndr). Nonostante ciò non ho subitoalcun declino perché il pubblico, con cui ho stretto un’alleanza saldissima nonmi ha dimenticata, continuando a manifestarmi attestati di stima, affetto, simpatia". 

"Non ci sono più ruoli per le donne over"

"Noi siamo quelle ragazze che nel Sessantotto", rivela ancora Eleonora Giorgi, "non volevano solo trovare marito ma abbiamo preteso di andare a lavorare. Arrivate alla maturità, cinema e fiction, invece di attualizzare una nuova narrazione su queste donne che hanno alle spalle divorzio, libertà sessuale, qualcosa di inedito, le fa sparire o le relega a fare la parmigiana di melanzane o a prendere gocce per l’ansia". E quei ruoli bellissimi destinati alla terza età non ci sono più: "Penso che dovremmo sollecitare una maggiore riflessione su questo, anche con una lettera aperta al ministro della Cultura". 

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