Ambra Angiolini: “La gente voleva solo che fossi magra, la bulimia è come avere un tumore all’anima”
Ambra Angiolini si racconta attraverso le pieghe più intime della sua storia. Dall’adolescenza durante la quale ha sofferto di bulimia a quel mondo delle televisione che la voleva necessariamente magra trascinandola in un vortice di dolore e insicurezze. Poi la figlia Jolanda che ha riempito i suoi vuoti e la separazione con Francesco Renga, arrivata come un lutto.
La bulimia e il bodyshaming sulle copertine
“Da piccola vidi un film in cui c’era una ragazza ad una festa in ciò tutti erano benvestiti e si divertivano. Le veniva una crisi di panico: prendeva a mangiare qualsiasi cosa dal buffet, poi correva in bagno a vomitare tutto. Quella scena mi è entrata in testa e, quando ho cominciato a non stare bene l’ho copiata”, racconta Ambra in un’intervista a 7, il settimanale de Il Corriere della sera.
“La bulimia ha reso il mio corpo colpevole di essere diventato diverso rispetto a quello che ero quando ero diventata famosa”. Le copertine dei giornali iniziarono ad additarla per la sua forma fisica. “Alla gente interessava solo che tornassi magra, mentre io stavo facendo i conti con la voragine che avevo dentro”, spiega.
L'amore per la figlia Jolanda
La cura è arrivata con il tempo. “È come avere un tumore all’anima. Non c’è una cura immediata, uguale per tutti. È un processo personale che fa attraverso fino in fondo”. Per lei, di grande aiuto è stata la presenza della figlia: “Jolanda ha riempito un vuoto. Quando me la sono trovata dentro la pancia, ho sentito che quel pezzo di amore che cercavo ovunque in realtà era dentro di me”, racconta.
Di recente Jolanda è diventata protagonista dei social per un video che con molta onestà e dolcezza ha colpito l’opinione pubblica. “Ha fatto tutto da sola”, assicura Ambra. “Non le ho mai detto hai fatto bene o male, ma solo che se il motivo di partenza per lei era giusto doveva stare serena. Con i miei figli preferisco avere paura, ma vedere cosa scelgono in libertà: solo così conosco davvero chi sono, e non quello che vogliono mostrarmi”.