“Amadeus è scappato oppure c’è un controllo sulla Rai?”, la risposta di Giorgia Meloni
Andrea Scazzola del programma DiMartedì incalza Giorgia Meloni intercettandola per strada: "Amadeus è scappato o c'è un controllo sulla Rai?", ricevendo la risposta della Premier: "I cittadini lo possono giudicare se c'è un controllo sulla Rai". Nessun controllo quindi, a detta di Meloni, che abbia potuto spingere Amadeus verso NOVE, così come già accaduto lo scorso settembre con Fabio Fazio e tutta la squadra di Che tempo che fa.
Dopo Amadeus, le voci su Federica Sciarelli e Sigfrido Ranucci
Ma Amadeus non è l'unico volto che al momento sta preoccupando la Rai in termini di fughe e sostituzioni. Attraverso un comunicato, il sindacato dei giornalisti Rai ha espresso la propria preoccupazione a proposito della possibilità che anche Federica Sciarelli e Sigfrido Ranucci abbandonino il servizio pubblico: “Indiscrezioni di stampa danno per imminente l'addio alla Rai anche di altri due volti importanti dell'azienda, Sigfrido Ranucci e Federica Sciarelli. Due professionisti che per Usigrai sarebbero una perdita ancor più dolorosa perché si tratta di giornalisti interni da sempre impegnati nella ricerca della verità attraverso inchieste che hanno fatto la storia dell'azienda". E in conclusione: "Peraltro, è notizia di questi giorni la decisione della Rai di cancellare le repliche di Report dal palinsesto estivo. Si rinuncia a un prodotto di qualità a costo zero pur di rimuovere Ranucci dal Servizio pubblico”.
Il toto nomi sui sostituti di Amadeus in Rai
Il toto nomi sulle possibili sostituzioni di Amadeus ad Affari Tuoi e al Festival di Sanremo è insistente. Si parla di Carlo Conti per il Festival, nome rassicurante per tutto il pubblico generalista, e di Stefano De Martino per i pacchi, vista anche la dimestichezza con la quale si muove in game show come Stasera tutto è possibile. Periodo di movimenti scivolosi in Rai, dove i giornalisti che restano stanno iniziando a reagire a titoli di giornali che li hanno bollati come "servi" che rimangono rispetto ai "migliori" che vanno via". Non è un buon momento per la Tv di Stato.