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Alfonso Signorini: “Tradito da 2 donne, conobbi Paolo Galimberti in chat. Giambruno? Meloni sapeva”

Alfonso Signorini racconta le storie d’amore vissute nella sua vita: dal primo legame con una donna più grande di 30 anni che lo tradì a un passo dal matrimonio al momento in cui, in chat, conobbe l’attuale compagno Paolo Galimberti.
A cura di Stefania Rocco
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Ci sono state diverse donne nella vita di Alfonso Signorini che si raconta in un’intervista al Corriere della Sera durante la quale ripercorre i più grandi amori della sua vita. A partire dal primo: una donna di 31 anni più grande che avrebbe dovuto sposare. “Presi una scuffia per la zia di un allievo, più grande di me, aveva 31 anni. Eravamo terrorizzati che scoprissero la tresca. Dovevamo sposarci a Sant'Ambrogio. Un giorno, davanti a un passaggio a livello, l'ho baciata. E ho scoperto l'attrazione fisica, quella vera”, ricorda il giornalista e conduttore del Grande Fratello. A un passo dalle nozze, tuttavia, quel legame terminò a causa di un tradimento:

Vendeva condizionatori, mi tradì con un rappresentante egiziano. Mandammo indietro i regali, tra cui un corredo della Rinascente. Non volevo più saperne di più dell'amore. Dentro di me lo sentivo che i miei veri interessi erano altrove, ma i condizionamenti esterni erano troppo forti. Reprimevo. Quando c'era sciopero dei mezzi, andavo a piedi fino a Bruzzano. Sulla strada c'erano le prostitute. Mamma si raccomandava: “Non fermarti dalle donnecce”. Quel tratto, per paura, lo facevo di corsa.

Alfonso Signorini e l’amore con Laura: “Sette anni da Dio”

Ma l’amore tornò a bussare di nuovo alla porta di Signorini, nella persona di Laura, che sarebbe diventata a lungo la donna più importante della sua vita: “Quando avevo ormai deciso di chiudere per sempre quella porta, su un pullman per Moena incontrai Laura, ragazza stupenda, romana, diretta al mio stesso albergo. Fu amore. E con lei ho passato sette anni da dio. Ero innamorato pazzo. Intelligente, mi ha dato parecchio filo da torcere. Ogni fine settimana venivo a Roma in treno, con la gabbietta del gatto. Non ho mai avuto tentazioni. Se vedevo un bell'uomo lo guardavo e basta. Ero affettuoso, facevo i mestieri, la spesa, preparavo la cena”. La crisi arrivò quando Signorini abbandonò il mondo della scuola per entrare in quello del giornalismo: “Il nostro rapporto entrò in crisi, io avevo mollato la scuola per fare il giornalista. A Laura quel mondo non piaceva. Ci siamo allontanati. Finché un giorno ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti con grande onestà che era meglio chiuderla lì per non farci del male”. Anche Laura lo avrebbe tradito:

con il maestro di tennis. Ci ho sofferto, ero preso anima e corpo. E forse anche per ripica — cornificato due volte su due — ho fatto il salto della quaglia, tra mille turbamenti. Avevo trent'anni e passa, non ero mai stato con un uomo, pur convivendo con certi pensieri. Mi sono detto: “Se sono stato un fallimento come fidanzato, perché non ho voluto ascoltare quella voce dentro di me”. Però non sapevo come assecondarla, non ero pratico.

La scoperta dell’omosessualità: “A Cuba andavo a colpo sicuro”

A quel punto, le prime scoperte. Signorini ricorda che fu un annuncio, di quelli che all’epoca si chiamavano “per cuori solitari”, a indirizzarlo verso la strada da prendere: “Risposi ad un annuncio su Seconda mano di Robert, modello. Appuntamento in aeroporto. Bellissimo, ma truzzo. Jeans, canotta, cicca, valigia con adesivi. ‘Certo che Pariggi, sempre Pariggi’. In hotel si buttò sul divano a guardare le partite. ‘Se famo du spaghi?’. Mi crollò la libidine. Lo mandai alla Tour Eiffel. Lasciai i soldi sul comodino e me ne andai”.  Quindi la scoperta: “Ho scoperto Cuba, lì andavi un colpo sicuro. Avevo la tessera della Lauda Airways, partivo 2 o 3 volte al mese. Il mio primo uomo fu Ulisse, durò un anno. Voleva venire in Italia, col cavolo che ce lo portai. Era soltanto sesso”. Infine, in una chat, l’incontro con l’attuale compagno Paolo Galimberti, con il quale ha superato una recente crisi:

Su una chat di Tiscali, sezione incontri. Il mio nickname era Perlage, il suo Traveller68. Mi contattò lui. “L'unico perlage che amo è quello del Blanc de Blancs”. Mi incuriosì. Era il 2002, lavoravo con Chiambretti. Scoprimmo di abitare entrambi a Milano. Mi disse: “Ora sono in barca”. E io sfacciato: “Ma è tua?”. Sa, avevo certe aspirazioni. “E che auto hai?”. “Una Aston Martin”. “Ah”. Pensai mi prendesse in giro. “Rientro stasera, se ti va ci vediamo più tardi”, propone. Non potevo, ero ospite al Maurizio Costanzo Show . “Se ti va guardami in tv”. Purtroppo mi guardò. Portavo una giacca rosa, dissi una serie di scemenze. E lui sparì. Mi bloccò pure sul cellulare. Una settimana dopo si rifece vivo. “Scusami, sono stato maleducato, però mi hai un po' scioccato, troppo esuberante. Eppure vorrei conoscerti”. Ci siamo visti e da allora non ci siamo mai più lasciati.

I fuori onda di Giambruno: “Giorgia Meloni sapeva chi era Andrea”

Spazio al commento sui fuori onda trasmessi da Striscia la notizia che hanno provocato la fine della storia d’amore tra la premier Giorgia Meloni e Andrea Giambruno, giornalista che a lungo ha lavorato con Signorini: “Giorgia Meloni sapeva bene chi era Andrea. Ha dovuto scegliere tra sè stessa e quello che rappresenta. Se non fosse stata a Palazzo Chigi forse si sarebbe agito diversamente. Era mio redattore a Kalispera. Identico a come oggi. Un bauscia, diciamo qui, un ganassa, un guascone. In quattro giorni andato fuori casa, ha dovuto ripartire da zero. Certo ha fatto delle cavolate, ma se ne rende conto”.

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