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Alessandro Gassmann: “Compio 60 anni, sono preoccupato per il futuro. Fake news e ignoranza hanno un potere devastante”

Alessandro Gassmann compie 60 anni e stila un bilancio della sua carriera, ma anche di quello che sarà il suo impegno dei prossimi anni. Preoccupato per come vivranno le nuove generazioni, si dice intenzionato a combattere la disinformazione e l’ignoranza.
A cura di Ilaria Costabile
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Alessandro Gassmann compie 60 anni e su Instagram scrive quella che appare come una lettera rivolta in primis al suo pubblico, ma in qualche modo anche a sé stesso, parlando di quelli che sono i suoi obiettivi, per "quando sarà ancora in giro" e manifestando anche una certa preoccupazione per il mondo che lascerà alle nuove generazioni, compresa quella di suo figlio.

Le preoccupazioni di Alessandro Gassman

Gassmann nella lettera pubblicata su Instagram, si sofferma sul suo mestiere d'attore che gli ha permesso di dar voce alle vite degli altri, osservarle da vicino, dargli forma, avvicinandolo sempre di più alla comprensione di ciò che accade attorno a lui. Ed è per questa maggiore attenzione che, infatti,

Faccio questo da 42 anni, intanto sono diventato anche regista e sceneggiatore, ho cominciato a 18, sono invecchiato con i miei personaggi che nei decenni si sono trasformati , come del resto la società. La trasformazioni alle quali abbiamo assistito e che immagino continueranno a susseguirsi, hanno avuto una accelerazione fortissima con l'avvento dei social che, come osserviamo, hanno creato generazioni di giovani che vivono, pensano, si informano in modo lontanissimo rispetto a chi li ha preceduti. La distanza tra la mia generazione e quella dei nostri figli è immensamente pià grande di quella che esisteva tra noi e i nostri genitori. Non posso non nascondere una profonda preoccupazione per ciò che immagino sarà il futuro di mio figlio sul nostro unico pianeta quando non sarò più in giro a rompere le scatole. Cambiamento climatico, le guerra, la sovrappopolazione e tutto quello a cui assistiamo spaventati.

L'attore, quindi, dichiarando di essere un privilegiato per la possibilità di poter vivere questa seconda parte della sua vita "in tranquillità", si sofferma sulla necessità di dover intervenire e provare a sovvertire le cose finché avrà l'opportunità di farlo, agendo soprattutto sulla cultura e su un'informazione mirata:

Penso che questo sia il momento nel quale chi ha più del necessario si occupi di chi non può andare avanti, di chi è spaventato, disinformato. […] La disinformazione e le fake news hanno un potere devastante su una popolazione sempre più ignorante che ha perso la capacità di distinguere ciò che è vero da ciò che è falso e fa paura. Quello che vorrei riuscire a fare fino a quando sarò in giro, è cercare di ritrovare una umanità che sono convinto sia naturalmente presente in ognuno di noi, tornare ad apprezzare il lavoro più del risultato, considerare le persone per ciò che danno più per ciò che hanno. Dobbiamo tornare a praticare la gentilezza, riprenderci per mano, ascoltarci.

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