Alda D’Eusanio: “Mi hanno investita, viva per miracolo. Dopo l’incidente la mia vita è cambiata”
"Sono viva per miracolo". Alda D'Eusanio, ospite di Eleonora Daniele a Storie Italiane, ha raccontato il grave incidente in cui è rimasta coinvolta nel 2012, nel quale ha rischiato di morire. Uno scooter l'ha investita sfrecciando ad alta velocità, si è rotta l'osso occipitale e ha passato un periodo in coma. La sua vita, da quel momento, non è più stata la stessa.
Alda D'Eusanio racconta l'incidente
Nel 2012 Alda D'Eusanio è stata investita da uno scooter che sfrecciava ad alta velocità. Un incidente che le ha causato gravi danni, tanto da essere sopravvissuta per miracolo, dopo aver riportato la rottura dell'osso occipitale e cinque emorragie cerebrali. A Eleonora Daniele, l'opinionista ha raccontato:
È un miracolo che io sia ancora qui anche perché ho avuto l'osso occipitale rotto, che è la parte più dura del cranio, e cinque emorragie cerebrali, quindi coma. Sono un vero e proprio esempio di miracolo, come dice il neurologo e come dicono i medici. La cosa che colpisce è il fato: tu esci di casa e non rientri più.
L'incidente ha cambiato la vita di Alda D'Eusanio
L'incidente del 2012, quando si è trovata faccia a faccia con la morte, è qualcosa che Alda D'Eusanio non può dimenticare e che ha cambiato la sua vita in modo permanente:
All'improvviso la morte appare nella tua vita e questa cosa non la dimentichi. Quando ti salvi, la prima cosa che ti chiedi è perché non sei morto, che significato c'è nella tua vita. La cosa che ti resta dentro è che sei cambiata, perché quando il cervello viene colpito non è mai più quello di una volta. Io la memoria non ce l'ho, faccio molta lentezza a capire le cose.
Quanto all'uomo che guidava lo scooter che l'ha investita, la nota opinionista non l'ha perdonato e non nemmeno mai voluto vederlo: "È una persona che mi ha distrutto la vita, me l'ha cambiata e peggiorata perché aveva fretta. Se muori per qualcosa di veramente importante ha un senso, ma tu non puoi morire perché uno ha fretta di andare chissà dove".