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Alain Delon è stato sepolto con il suo gatto, che aveva fatto congelare dopo la morte

L’autista di Alain Delon ha raccontato in un’intervista, una delle ultime volontà dell’attore. Il divo francese ha chiesto di essere sepolto insieme al suo amatissimo gatto Poupouss, che lui anni fa aveva fatto congelare dopo la sua morte.
A cura di Ilaria Costabile
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In un'intervista rilasciata a Le Parisien Daniel Broussin, l'ex autista e guardia del corpo di Alain Delon, ha rivelato una curiosità inerente al funerale dell'attore, scomparso il 18 agosto, che ha voluto essere sepolto con il suo amatissimo gatto Poupouss. Il divo francese era così affezionato all'animale che, quando morì, decise di farlo congelare come ha rivelato anche il figlio, Alain-Fabien Delon.

Alain Delon e l'amore per il suo gatto Poupouss

Il 71enne, Daniel Broussin, ha raccontato alla testata francese questo aneddoto relativo a Delon: "Tra le sue volontà, che Poupouss, l'amatissimo gatto tripode congelato dopo la morte, fosse posto con lui nella sua bara". Il felino era stato investito, diverso tempo prima della scomparsa dell'attore, ed è stato trovato con un arto spezzato. Deloin pur di salvargli la vita, fece trasportare l'animale dal suo veterinario di fiducia a Parigi, perché quando si verificò l'accaduto si trovava nella sua casa in campagna. Il medico riuscì a salvarlo, amputandogli, però, una zampina. Il gatto sopravvisse diversi anni e quando morì, Delon decise di congelarlo, come racconta anche il figlio Alain-Fabien Delon, ricordando il momento della strana scoperta: "Stavo cercando una bottiglia di alcol e mi sono trovato faccia a faccia con il gatto morto nel congelatore". 

L'attore era stanco della sua vita

Nell'intervista a Le Parisien, Broussin ha descritto l'attore come un uomo ormai stanco, come d'altra parte si era più volte descritto anche ai giornalisti che negli ultimi anni avevano parlato con lui, dicendo di non avere nulla in comune con una società nella quale non si sentiva accolto, rispecchiato. L'autista, infatti, ha confermato questa visione delle cose e ha dichiarato: "Non sopportava più il mondo di oggi. La sua vita era prima. Là dov'è ora, almeno, non ci sarà nessuno a disturbarlo".  

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