Ai funerali di Costanzo i nipoti Brando, Nina, Bernardo e Tito. Di loro disse: “Spero mi ricordino”
Tra i primi banchi antistanti l'altare della Basilica di Santa Maria in Montesanto, meglio conosciuta come la Chiesa degli artisti, durante i funerali di Maurizio Costanzo siedono quattro giovani ragazzi che al giornalista e conduttore furono carissimi. Si tratta di Brando, Nina, Bernardo e Tito, i nipoti di Maurizio, figli di Camilla e Saverio. Costanzo raccontava come una benedizione l'arrivo di questi ragazzi nella sua vita. "È bello quando la vita ti consente di fare il nonno", aveva detto emozionato a Verissimo, durante una delle ultime interviste televisive rilasciate, quella a Silvia Toffanin.
Chi sono i nipoti di Maurizio Costanzo
Sono quattro i nipoti che la vita aveva generosamente regalato a Maurizio, figli di Saverio, affermato regista dallo straordinario talento, e della sorella Camilla, sceneggiatrice Rai e scrittrice altrettanto talentuosa. Il maggiore, Brando, è il figlio di Camilla e per Costanzo era stato il primo nipote. A quell'arrivo erano seguiti quelli di Nina, altra figlia di Camilla e unica femmina, e di Bernardo e Tito, i figli di Saverio. "Mi piacciono questi ragazzini", diceva di loro Costanzo, "Il mio primo nipote si chiama Brando. Sua sorella si chiama Nina e somiglia a mia mamma in un modo incredibile che non riesco a spiegarmi. Poi ci sono Bernardo e Tito, grande tifoso e giocatore di calcio".
Il pranzo del giovedì nello studio di nonno Maurizio Costanzo
Costanzo, raccontano quelli che lo conoscono, amava i riti. I pranzi della domenica insieme alla moglie Maria De Filippi, le mattine nel suo studio ai Parioli per occuparsi del suo gatto, la prima telefonata della giornata all'amico di sempre Giorgio Assumma e, non ultimo, il pranzo del giovedì insieme ai suoi quattro nipoti. Un appuntamento irrinunciabile per quell'indimenticabile pilastro della televisione. Irrinunciabile perché, lontano dalle scene, quei pranzi servissero a formare nei suoi nipoti dei ricordi da custodire per il resto della loro vita. Era stato lui stesso a spiegarlo, raccontando il rito del pranzo del giovedì: "Non perché io abbia dei ricordi, ma perché ce li abbiano loro. Perché possano dire: ‘Ti ricordi quando andavamo a pranzo con il nonno?’". Sono tutti riuniti di fronte al feretro di nonno Maurizio quei nipoti che Costanzo aveva amato così tanto, che aveva guidato, cui aveva regalato ricordi da custodire.
C'è Nina che ha abbracciato in lacrime la madre Camilla dopo il breve e intenso discorso letto sull'altare. Quella ragazzina che somigliava tanto straordinariamente alla madre di Maurizio. Ci sono Brando, seduto a poca distanza dalla sorella e, una fila indietro, Bernardo e Tito. A legarli è un filo robusto, l'affetto per quel nonno che l'Italia intera abbraccia commossa un'ultima volta.