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Antitrust ammonisce Frasca, De Donà e Miconi: “Pubblicità irregolare e popolarità forse falsata da account fake”

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato quattro iniziative di moral suasion nei confronti delle influencer Ludovica Meral Frasca, Sofia Giaele De Donà, Milena Miconi e Alessandra Ventura. In discussione i contenuti condivisi sui rispettivi profili Instagram, che non evidenzierebbero l’esistenza di rapporti commerciali con i brand pubblicizzati, e la possibilità che i numeri di tali account siano gonfiati da follower fake.
A cura di Stefania Rocco
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L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato quattro iniziative di moral suasion nei confronti delle influencer, attrici, ex veline ed ex concorrenti di reality show Ludovica Meral Frasca, Sofia Giaele De Donà, Milena Miconi e Alessandra Ventura. In discussione i contenuti condivisi dalle professioniste in questione sui rispettivi profili Instagram, che non evidenzierebbero l’esistenza di rapporti commerciali con i brand pubblicizzati, e la possibilità che i numeri dei loro account siano gonfiati da follower fake.

La contestazione dell’AGCM

A far scattare le 4 iniziative di moral suasion – nell'ambito di una più ampia istruttoria avviata dall'Antitrust – sono stati i dubbi del Garante a proposito dei contenuti condivisi dalle influencer sui rispettivi profili Instagram. Secondo l’AGCM, sponsorizzerebbero brand e strutture turistiche senza chiarire ai propri follower le finalità commerciali dei post (contenuti che devono necessariamente rispettare determinati parametri che chiariscano si tratti di pubblicità e non di consigli spontanei e non remunerati). Nel mirino anche il numero totale di followers ottenuti dai loro profili Instagram che, secondo l’Autorità, sarebbero gonfiati da account fake. Per il momento, le destinatarie dell'ammonimento dell'Antitrust non hanno proferito alcun commento.

La stretta dell’AGCM sugli influencer dopo il caso di Chiara Ferragni

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha inasprito i controlli relativi agli influencer e alle loro attività. Dopo la multa comminata a Chiara Ferragni nel dicembre scorso per il famigerato caso pandoro – che ha stabilito un precedente illustre sul tema – esiste un’attenzione maggiore circa lo stile di comunicazione adottato da chi utilizza i social per finalità promozionali. Finalità che devono essere chiarite attraverso una terminologia specifica per fare in modo di non indurre in errore i consumatori.

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