La diretta dei funerali di Franco Di Mare oggi, lunedì 20 maggio, dalla chiesa di Santa Maria in Montesanto (chiesa degli Artisti) in Piazza del Popolo a Roma. L’ultimo saluto al giornalista Rai, morto per mesotelioma a soli 68 anni è iniziato alle ore 14:00. Grande affluenza dentro e fuori la Chiesa. Il parroco Don Walter Insero: "È stato un uomo che non ha mai perso la Fede". I messaggi della figlia Stella: "Mi ha insegnato a spostare i miei limiti sempre più in là", e della moglie Giulia: "È stato un compagno come quelli che si trovano nei libri". L'appello di Bruno Vespa: "La Rai si è addormentata su di lui, ora speriamo si sia risvegliata". E Beppe Fiorello: "È stato un onore raccontare la sua storia".
L'ultimo saluto a Franco Di Mare ai funerali: da Eleonora Daniele a Beppe Fiorello
L'ultimo saluto a Franco Di Mare. In tanti, insieme alla figlia Stella e alla moglie Giulia Berdini hanno voluto salutare lo storico giornalista Rai, morto venerdì 17 maggio a causa di un mesotelioma. Da Federico Ruffo a Eleonora Daniele, passando per Bruno Vespa e Beppe Fiorello, ecco le parole degli amici e colleghi che lo hanno conosciuto ed hanno imparato tanto da lui.
Federico Ruffo: "Ero convinto di aver ancora tempo per dire grazie a Franco Di Mare"
Federico Ruffo, che nel corso dei funerali ha letto la "preghiera degli Artisti" di Guy de Maupassant, è stato raggiunto dai nostri cronisti all'esterno della chiesa del Popolo:
La verità su Franco è una sola. La gente che gli deve qualcosa è così tanta che io in ordine cronologico ero uno degli ultimi arrivati. Era un uomo buono ed è più di quanto si possa dire in quest'ambiente di una persona. Era di una bontà che non si trova, non si costruisce e non si esporta. O ce l'hai o non ce l'hai. La preghiera degli artisti? Me l'hanno chiesto i familiari ed è stato un onore. Franco l'ho salutato tanti giorni fa, io. Altre parole non ne trovavo ed è stata una salvezza non dover improvvisare. Spero tanto che valga un po' di quel tempo che non abbiamo avuto. Non ho capito quanto la cosa fosse seria, ero convinto di aver ancora tutta una vita per dirgli grazie. Mi resta il cruccio di non aver avuto tempo per dirglielo. Spero che questo ci abbia fatto recuperare un pochino di quel tempo e che non si penta di avermi dato fiducia. Mi basterebbe questo.
Eleonora Daniele ricorda Franco Di Mare: "Mi ha insegnato il giornalismo"
Eleonora Daniele ha condiviso una stagione a Uno Mattina con Franco Di Mare: "Ci svegliavamo alle 5.30 e alle 6.40 eravamo in onda. Sono stati anni bellissimi di lavoro, di professionalità. Quando ti arriva una notizia alle 5, si cambiavano le scalette e bisognava lavorare. La mia passione per il giornalismo è nata anche grazie a lui. Era un grande maestro. Mi ha trasmesso tutta la passione per questo mestiere difficilissimo, ma meraviglioso".
Michele Mirabella: "Franco Di Mare è la storia italiana"
Michele Mirabella, all'esterno della chiesa di Piazza del Popolo, ricorda Franco Di Mare: "È la specificità del giornalismo italiano. Fatto di coraggio e di emozione. La sua è una storia italiana, è uno di noi. Io non mi sono mai occupato di politica estera, lui è uno che lo ha fatto stando al fronte, in trincea. Poi è tornato a casa a cucinare. Più italiano di così?".
Il feretro di Franco Di Mare sarà portato al Cimitero Flaminio Prima Porta
Il feretro di Franco Di Mare viene adesso portato al Cimitero Flaminio, noto anche come Prima Porta. Secondo quanto si apprende, le volontà del giornalista erano quelle di essere seppellito.
Il feretro di Franco Di Mare esce dalla chiesa, l'applauso dei presenti
Alle 15.15, il feretro di Franco Di Mare esce dalla chiesa di Piazza del Popolo tra un lungo e accorato applauso della cittadinanza presente. Tra questi anche Maurizio Gasparri, capogruppo Forza Italia al Senato, che ha dichiarato: "Questo è un omaggio al professionista che tutti abbiamo conosciuto stimandone garbo e competenza. L'avevo cercato un paio di giorni fa, mi ha risposto con un messaggio che conserverò". Sulla questione con la Rai: "Non è una battaglia, c'è un accertamento in corso. Per una persona che è morta in queste circostanze non ci sono polemiche da fare. Quello che deve essere fatto dovranno farlo".
Giulia Berdini, la moglie di Franco Di Mare: "Sei stato un compagno come se ne leggono nei libri"
Giulia Berdini, che Franco Di Mare ha sposato due giorni prima di morire, chiude il funerale con un discorso a lui dedicato:
Non ho mai pensato che queste frasi potessero essere tanto laceranti, oggi perdonami non ci riesco proprio a sorridere però ti giuro che proverò a farlo e se ci riuscirò è solo perché me l'hai insegnato tu. Mi hai insegnato a guardare la vita quotidiana guardandola sempre dal lato giusto perché Franco era il bene. Franco è stato sempre il bene. Anche se sei andato via fisicamente, questo non cancella tutto il bello. Mi hai accolto nella tua vita, me ne hai fatto diventare parte, mi hai aiutato a migliorarmi anche se non sono sicuro di questo. Sei stato un compagno come se ne leggono nei libri, quelli belli che amavi tanto, spero di averti fatto felice e se qualche volta non è successo, perdonami. Io sono certa di averti fatto ridere ogni momento, ora dovrò camminare senza te e senza il tuo sorriso ad accompagnarmi e a incoraggiarmi. Senza le tue battute, le tue prese in giro, non so se ce la farò anche se sei dentro di me, e lo sarai sempre. Ti amo tanto, immensamente.
Stella Di Mare ricorda il papà Franco: "Non mi hai mai fatto dubitare delle mie possibilità"
Stella Di Mare, la figlia di Franco ricorda il padre:
Lui si sarebbe meravigliato di tutto quest'amore che sta facendo bene anche a noi. Quindi grazie veramente. Il mio ultimo grazie è per lui con cui ho vissuto davvero una vita fuori dal comune. Mi ha regalato uno sguardo sul mondo, mi ha lasciato un rapporto personale fatto di film visti insieme, storie scritte e lette bene. Delle mie possibilità non mi hai fatto dubitare e i miei limiti me li ha sempre spostati perché sapeva che potevo arrivare più in là
Beppe Fiorello: "Sono rimasto scioccato quando l'ho visto in tv"
Raggiunto dai cronisti anche Beppe Fiorello all'uscita della chiesa degli Artisti, ha spiegato di essere rimasto scioccato quando lo ha visto in televisione perché fisicamente non lo vedeva da tempo: "Mi lascia un grande privilegio, interpretare un pezzo di vita di Franco".
Sono rimasto scioccato quando l'ho visto in tv perché non lo vedevo da tanto fisicamente. Sono rimasto molto colpito. Gli scrissi subito dopo, che l'avevo visto bene nonostante tutto, l'avevo visto energico e forte come sempre, concludendo il messaggio: vediamoci presto. Poi è andata così. Ci vedremo da qualche parte. Mi lascia un privilegio aver interpretato un pezzo di vita di Franco con quella fiction. Nacque tutto perché scoprii il suo libro mentre lui era da Mara Venier a presentarlo. Io mi trovavo in una camera d'albergo a Sanremo, ritardai mentre ero in bagno e sentivo che in televisione c'era qualcuno che raccontava una storia bellissima. Era Franco Di Mare e dissi: compriamo subito la storia di Franco perché merita di essere raccontata. Quella fiction celebrava anche la Rai, la Rai in guerra. Celebrava Franco e io sono stato un tramite per lui. L'ho raccontato, sono felice di averlo fatto. Ora mi trovo qua ed è tutto molto strano perché si meritava ancora un bel pezzo di vita.
I vip presenti al funerale di Franco Di Mare: avvistati Bruno Vespa a Serena Bortone
Nella Basilica di Santa Maria in Montesanto in piazza del Popolo, nota anche come ‘chiesa degli Artisti', sono stati avvistati numerosi vip, personaggi dello spettacolo, colleghi giornalisti, conduttori che hanno condiviso (e non) anche solo un piccolo pezzetto di percorso con Franco Di Mare. Tra i primi a essere avvistati dalle telecamere presenti, i colleghi giornalisti Bruno Vespa, Serena Bortone e Francesco Giorgino. Tra gli altri anche il fisico e divulgatore scientifico Valerio Rossi Albertini. Presenti anche i vertici Rai nelle persone di Roberto Sergio, ad, e Giampaolo Rossi, dg.
Bruno Vespa, raggiunto all'uscita dai cronisti, ha dichiarato: "Spero che la Rai, che con lui s'era addormentato, si sia risvegliata. La presenza dei dirigenti è un ottimo segnale".
Il suo messaggio di commiato è stato bellissimo. Franco era generoso ed era difficile non volergli bene. Quella da Fazio è stata un'intervista molto toccante, in cui si è vista tutta l'umanità di Franco anche in un momento difficile, e mi fa piacere soprattutto che dopo quell'intervista la Rai, che si era addormentata, si sia risvegliata per lui
L'omelia di Don Walter Insero: "La vita di Franco Di Mare non è finita, la sua anima continua a vivere e amare"
Alle 14.04, Don Walter Insero ha dato inizio alla celebrazione del funerale di Franco Di Mare ricordando la levatura e la statura della persona e del professionista, ricordando delle opere fatte in vita e sul posto di lavoro e di come la presenza di familiari, amici e cari sia la testimonianza di quanto fatto nella vita terrena. Dopo la lettura del Vangelo, l'omelia:
Gesù dice "non sia turbato il vostro cuore", prima della Passione. Queste parole sono un balsamo per noi. Come si può non turbare il nostro cuore, visto il lutto che viviamo? E Gesù rivela, nel momento più drammatico della sua vita, di non essere preoccupato per la sua sorte ma per quella dei discepoli perché la Parola seminata può vacillare. Il cuore può non essere turbato, può non cadere nella disperazione se mantiene fiducia e Fede in Dio, nella sua opera, nel suo progetto. "Nella casa del Padre mio crescono molte dimore". Gesù ci conferma che c'è posto in Paradiso. Questa è una grande notizia. Credo sia una delle pagine più consolanti che troviamo nei Vangeli. Gesù stesso ha avuto paura, dinanzi alla sua Passione ma si è fidato di Dio. […] La vita di Franco non è finita. La sua anima continua a vivere e ad amare. Cari familiari, colleghi, amici, questa chiesa non è capiente e non può raccogliere tutto l'affetto e l'amore, la riconoscenza che si manifesta oggi per questo nostro fratello. La nostra vita non finisce con la morte, la morte non si subisce. Si attraversa per andare verso l'eternità. Franco aveva questa Fede. Franco è nato a Napoli il 28 luglio 1955, da papà Alfonso e mamma Maria. Lo abbiamo conosciuto e apprezzato per le sue doti, per la sua carriera giornalistica, è stato reporter di guerra, scrittore. Lo ricordiamo come un grande amico, uno che amava la cucina, lo sapeva fare da vero chef perché per lui la cucina era amore e condivisione, stare insieme con le persone alle quali volere bene. Amava mangiare e bere bene. Era capace di andare controcorrente. Ha scherzato anche nei momenti più severi della malattia. Ha sempre avuto la battuta, sdrammatizzando cercando di portare leggerezza e per non aggravare, per non pesare con il dolore che provocava negli altri. È stato un uomo che non si poneva limiti. Mi ha colpito ascoltare le tante testimonianze, di conduttrici, giornalisti e giornaliste di successo oggi, che hanno grande riconoscenza perché hanno fatto una scuola vera con lui. Un apprendimento che si fa in studio, imparando il mestiere da un maestro che lo è anche nella vita. Un maestro che sa vivere e che ha grande rispetto per i suoi collaboratori, oltre che per il pubblico. Franco ci ha raccontato le guerre degli ultimi trent'anni, tranne gli ultimi conflitti. Ci ha raccontato, con grande umanità, il mistero dell'umano. Riusciva, nelle atrocità che ha visto e ha documentato, a trovare una chiave, una cifra umana per raccontare l'umanità. Ricordo una volta che Franco mi raccontò di aver avuto un'esperienza nella guerra dei Balcani nel 92. Assistì a un omicidio, un colpo di mortaio che uccise dei bambini. Tutto questo dolore ti segna e lui mi disse: lì ho sentito che la mia Fede ha vacillato. Poi mi disse: ho capito che in quella esperienza, in cui c'è una mano che produce la morte, lì non c'è Dio, lì non è Dio. La domanda più giusta a quel punto è: dov'è finito l'uomo? Perché non c'è più l'uomo in quell'agire. La libertà dell'uomo può operare il male. Franco era un uomo sempre elegante, fino al giorno del suo matrimonio. Un uomo generoso, che esprimeva un senso di affetto protettivo verso gli altri. Se poteva aiutarla, si faceva in quattro. Un uomo profondamente generoso, tutti lo potete testimoniare. È stato lucido, come abbiamo visto quando ha annunciato la prova che stava vivendo, ha affrontato la malattia mai da disperato, con la forza dei cari che non l'hanno maio fatto sentire solo. Ha dato coraggio a lui, agli altri, mi ha raccontato Franco che aveva frequentato una parrocchia di Fuorigrotta, raccontava come in quel quartiere era cresciuto, con le attività dell'oratorio. Franco mi disse che nel giubbotto antiproiettile custodiva un'immagine della Madonna di Fatima, sapere di averla sapevo di avere la tolleranza, l'accoglienza, quello che ha a cuore una mamma. Tra gli orrori della guerra, lui riusciva sempre a trovare un'oasi di pace e dolcezza nelle chiese e sperava che l'intervento di Maria potesse riportare la pace e la riconciliazione in quelle zone. Lui diceva, da uomo sincero, "noi andiamo tutti in Purgatorio". Non pretendeva il Paradiso, diceva "speriamo che lì avremo unione di intenti, ritrovarci insieme con le persone amate". Franco è sicuramente coi suoi genitori, coi suoi nonni, con le persone amate che sicuramente l'hanno accolto. Quando ci lascia una persona cara è un distacco fisico e temporaneo. Franco non ci ha abbandonato, non avrebbe voluto ovviamente, ma rimane l'amore che continua a comunicare attraverso la sua anima. Quest'amore non è finito.
L'arrivo della moglie Giulia Berdini insieme al feretro
Giulia Berdini è arrivata insieme al feretro del marito Franco Di Mare. Il noto giornalista Rai l'ha sposata due giorni prima della morte. Stavano insieme da sette anni, si erano conosciuti nella sede Rai di Saxa Rubra. Poche ore fa, la condivisione di una foto in ricordo del consorte scomparso: "l'unico Franco che ci piace è Di Mare", questa la scritta apparsa su un cartellone che è finito nelle sue stories Instagram con il rafforzativo "l'unico", scritto di suo pugno.
La foto del feretro nella chiesa degli Artisti a Roma
Il feretro di Franco Di Mare è stato portato dentro la Chiesa degli Artisti a Roma nel silenzio generale. Grande commozione all'ingresso e assenza di parole in un clima ossequioso. Sulla bara un fascio di rose bianche.
Oggi le esequie di Franco di Mare, giornalista morto a 68 anni per mesotelioma
Dopo l'annuncio della sua malattia a Che tempo che fa, Franco Di Mare è morto all'età di 68 anni per mesotelioma. Come aveva dichiarato a Fabio Fazio, era stato colpito da un tumore molto aggressivo e combatteva tra la vita e la morte. Confidava nella ricerca e si stava aggrappando alla speranza che nuove cure potessero riuscire a salvarlo. Non ce l'ha fatta e oggi le sue esequie verranno celebrate alla presenza di amici e colleghi nella chiesa degli artisti a Roma.