
I funerali di Antonello Fassari morto a 72 anni nella Chiesa degli Artisti si sono svolti in piazza del Popolo a Roma alle ore 11. Erano presenti i principali attori della produzione de I Cesaroni – Il ritorno, la serie che ha reso popolare il personaggio di Cesare, interpretato dall'attore. Claudio Amendola ha letto la preghiera degli artisti. Max Tortora all'esterno della chiesa: "Se n'è andato troppo presto". Presente anche il portavoce del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il feretro salutato all'uscita con la sciarpa della Roma, di cui era grande tifoso.
Niccolò Centioni, il Rudi dei Cesaroni: "Antonello Fassari è indimenticabile"

Presente anche Niccolò Centioni, Rudi ne I Cesaroni, che ricorda Fassari dopo i funerali: "Antonello, grande attore e grande persona soprattutto, indimenticabile. Uno dei migliori attori mai conosciuti in vita mia. Era uno dei personaggi più forte de I Cesaroni, vi ho fatto un film insieme quando ero piccolo, facevo suo figlio, poi me lo sono ritrovato come zio ne I Cesaroni, era fantastico".
Funerali Fassari, Claudio Amendola: "Ho la stessa sensazione di quando 24 anni fa se ne andò papà"
Le parole di Claudio Amendola alla fine dei funerali di Antonello Fassari: "Al di là dell'essere colleghi e avere condiviso pagine importanti delle nostre carriere, per me ha prevalso il livello umano. Non succede sempre. Lui era quello con cui andare al cinema da vecchio. Quello con cui ubriacarmi il venerdì sera, con ormai un bicchiere di vino e basta, perché quando invecchi te ne basta meno. Farmi uova al tegamino, come nel mio primo film insieme a un altro genio come Ennio Fantastichini. Antonello era contento del mio successo, del mio andare avanti. Era un attore generosissimo. C'ho la stessa sensazione che ho avuto qua 24 anni fa, quando è andato via papà. Lui ha avuto successi enormi, ha fatto un bellissimo mestiere, s'è divertito tanto e forse ha sofferto in quest'ultimo periodo più di quanto meritasse. Persone come noi che hanno sta fortuna, hanno una vita generosa e quando vai via lasci un ricordo, un'immagine. Non scompariamo come molta gente, quindi…daje Cè".
Enrico Brignano: "Con Antonello Fassari potevi parlare del senso dell'esistenza e di come fare il soffritto"
Enrico Brignano ha ricordato così Antonello Fassari all'uscita dalla chiesa degli artisti: "Ricordo un momento che abbiamo vissuto insieme, due mesi in Marocco per un film, si chiamava Il bambino di Betlemme. Un compagno straordinario. Era una persona tranquilla, rilassata, risolta. Tifava la sua Roma, io la mia Lazio. Era sempre sorridente. Alternavamo, nel cielo stellato del Marocco, discorsi altissimi sull'esistenza, ma anche sul come mangiare la Vignarola. O le problematiche esistenziali del nostro mestiere. Abbiamo perso una persona fantastica".
Micol Olivieri su Fassari: "Sarà sempre Zio Cesare, era tanto amato e merita tutto quest'amore"

Micol Olivieri ricorda Antonello Fassari: "Sarà sempre Zio Cesare. La sua infinita cultura, si interessava di tutto. Arte, cinema, cultura, teatro, era una persona di uno spessore importante che non trovi e incontri facilmente. Era tanto amato e merita tutto quest'amore".
L'aneddoto sul Covid: "Se so sbagliati, li mortacci..."
Ai funerali, uno degli amici e colleghi di Antonello Fassari ricorda un aneddoto legato a uno degli ultimi set condivisi insieme. Erano sul set del film "Troppa Famiglia!", in Abruzzo. Dopo un tampone, Fassari risultò positivo e fu costretto a una quarantena di alcuni giorni. Dopo un secondo controllo, però, scoprì di non essere mai stato positivo: "Se sò sbagliati, ma li mortacci loro".
L'ultimo saluto ad Antonello Fassari nel segno della fede giallorossa: c'è una sciarpa della Roma

Il feretro di Antonello Fassari lascia la chiesa degli artisti avvolto nei colori della sua grande passione: la Roma. Sulla bara, coperta da un drappo bordeaux, spicca la sciarpa della Roma con il simbolo del club e i colori giallorossi. Un omaggio alla fede calcistica che l'attore ha condiviso sia nella vita che in quella di molti dei suoi personaggi, compreso l'indimenticabile Cesare Cesaroni.
Funerali Fassari: grande commozione all'uscita del feretro

Un'ondata di commozione ha travolto Piazza del Popolo al momento dell'uscita del feretro di Antonello Fassari dalla chiesa degli artisti di Roma. La folla, ben più numerosa rispetto all'inizio della cerimonia, si è stretta attorno alla bara dell'attore in un abbraccio collettivo. Al centro dell'immagine, riportata dai nostri cronisti, si può distinguere il carro funebre con il portellone posteriore aperto, circondato da una marea di volti commossi: familiari, amici, colleghi del mondo dello spettacolo e semplici fan.
Un'atmosfera di profondo rispetto e affetto ha avvolto la piazza, dimostrando quanto l'attore, con la sua lunga carriera tra teatro, cinema e televisione, abbia saputo entrare nel cuore degli italiani.
L'ultimo saluto ad Antonello Fassari, Claudio Amendola legge la preghiera degli Artisti: "Ciao Cè"

Claudio Amendola, in conclusione dei funerali, ha letto come ormai consueto per i funerali di un attore noto la "preghiera degli artisti" e ha poi guardato al cielo, salutando così Antonello Fassari: "Ciao Cè", come il Cesare dei Cesaroni.
Il testo integrale della preghiera degli artisti
O Signore della bellezza, onnipotente creatore di ogni cosa,
hai plasmato le creature imprimendo loro l’impronta mirabile della Tua gloria, Tu che hai illuminato l’intimo di ogni uomo con la luce del tuo volto, volgi su noi lo sguardo e abbi pietà di noi, della nostra debolezza, della nostra povertà.
Volgi i Tuoi occhi sul nostro lavoro, sulle nostre fatiche di ogni giorno, guardaci siamo gli artisti, i Tuoi artisti; siamo pittori, scultori, musicisti, attori, poeti, danzatori; siamo i Tuoi piccoli che amano vivere sulle ali della poesia per poterti stare più vicino e per aiutare i fratelli a guardare più in alto nel tuo cielo e più in profondità nel loro cuore.
Perdonaci se siamo fragili e incostanti ma siamo uomini; donaci la Tua forza, quella che scopriamo nella Tua parola, quella che sentiamo nella Tua grazia, quella che riceviamo nella tua eucarestia, da quel pane spezzato che è comunione fraternità e gioia. Ti preghiamo per noi, per tutti gli artisti, per il mondo distratto, fa che possiamo aiutare tutti gli uomini a scoprire qualcosa di te attraverso la nostra arte.
La nostra vita sia un canto di lode alla Tua bellezza e la nostra opera i raggi luminosi che illuminano le strade degli uomini. Donaci il Tuo perdono e la Tua benevolenza, donaci il Tuo spirito di sapienza e di bellezza, ispiraci con il Tuo amore e la Tua grazia e donaci ali stupende affinché con la Tua arte ci innalziamo fino a te. Te lo chiediamo per Gesù Cristo nostro Signore e fratello nostro.
Amen.
"Che amarezza!", anche il parroco ai funerali di Antonello Fassari declama la sua battuta

Don Walter Insero nell'omelia durante la celebrazione dei funerali di Antonello Fassari, recita la sua celebre battuta:
Parla il suo esempio. L'uomo è creato per un fine di felicità che non è terreno. Il fine che abbiamo noi, la nostra felicità, va ben oltre questo confine che abbiamo sulla terra. La morte dei giusti, la morte dei buoni, è un ritorno a Dio. Antonello è già tornato a Dio e magari sarà lì a dire: "Che amarezza!".
Poi l'omelia prosegue così: "Diceva Sant'Agostino: "Non piangiamo perché ce l'hai tolto, ma ringraziamo Dio perché ce lo hai donato". I tanti che lo hanno conosciuto attraverso le sue opere, lui è passato con grande disinvoltura dall'accademia Silvio D'Amico, Ronconi, Eduardo, fino a personaggi più leggeri. Questa è versatilità, questo significa essere un grande interprete. Un uomo di cuore, un uomo perbene. Un uomo colto, sensibile, gentile".
Il parroco ricorda: "Ho visto un'intervista che ha mandato Tv2000 in cui si è commosso quando gli hanno fatto vedere un piccolo francobollo di Flaminia, sua figlia. Lui si è asciugato gli occhi. La profondità dell'uomo che sa essere umano è questa. Un uomo che ammette di avere un momento di depressione, che non si fa scudo del successo, che anzi ama vivere perché successo è participio passato del verbo succedere".
La conclusione dell'omelia: "Per l'anima farà giorno"
In conclusione, Don Walter Insero ricorda quanto fosse importante nelle cause di tutti i giorni, spendendosi sempre in prima persona. Poi ricorda di non amareggiarsi, citando uno dei suoi ultimi spettacoli: "Per l'anima Farà giorno".
Si spendeva in prima persona, mi piacciono quelle persone che quando parlano gli brillano gli occhi, perché significa che credono in quello che dicono. Antonello era uno così, era uno coerente. La morte non sigilla definitivamente la nostra esperienza, le nostre anime superano la soglia della vita. Una vita non circondata più dall'oscurità della malattia e della depressione si spalanca a luce nuova. Il corpo risorgerà, trasfigurato e glorioso come quello di Cristo, in cui noi crediamo se siamo qui. Mi piace pensare all'espressione: "Che amarezza!", che prese in prestito dallo zio, a questo potremmo rispondere col titolo di un'opera che portò al Parioli, mai amareggiarsi perché per l'anima "Farà giorno".
Ai funerali di Antonello Fassari c'è anche Giovanni Grasso, portavoce di Sergio Mattarella

Tra i presenti ai funerali di Antonello Fassari nella chiesa degli artisti a Roma si segnala anche Giovanni Grasso, portavoce del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La sua presenza sottolinea l'importanza culturale dell'attore scomparso a 72 anni, riconosciuto evidentemente come figura di rilievo nel panorama artistico nazionale.
La presenza di un rappresentante così vicino al Capo dello Stato testimonia l'apprezzamento istituzionale per il contributo artistico e culturale di Fassari alla società italiana.
Angelica Cinquantini era la piccola Matilde dei Cesaroni: "Antonello Fassari ci ha regalato tantissimo"

"Per me e per tutte le persone che sono legate a questa storia, Antonello ci ha regalato tantissimo e ha fondato le basi per quello che è stato il nostro futuro professionale. Io le sarò grata a vita". Sono le parole di Angelica Cinquantini, che fu la piccola Matilde nella produzione de I Cesaroni.
L'arrivo del feretro di Antonello Fassari e la benedizione

Poco prima delle ore 11, è arrivato il feretro di Antonello Fassari benedetto all'esterno della Chiesa degli Artisti.
Morte Fassari, Max Tortora sconvolto: "Antonello se n'è andato troppo presto"

"Antonello se n'è andato troppo presto". Max Tortora quasi schiva i cronisti mentre si dirige all'interno della Chiesa degli Artisti per i funerali di Antonello Fassari: "Se n'è andato troppo presto, ci ha fatto un brutto scherzo". Poi indica le persone assiepate: "Visto quanto era amato?".
Funerali Fassari, Ludovico Fremont: "Non è facile essere ora sul set dei Cesaroni"

Ludovico Fremont, attore de I Cesaroni, è intervenuto per un breve scambio all'esterno della chiesa ricordando Antonello Fassari e la difficoltà di essere contestualmente sul set, come ha già dichiarato Claudio Amendola: "Non è facile. Come ha detto Claudio (Amendola, ndr) tutto il set è vicino alla famiglia e questa serie sarà dedicata tutta interamente a lui".
Funerali Antonello Fassari: poca gente all'esterno della chiesa di Roma

Pochi curiosi e fan si sono radunati all'esterno della chiesa degli artisti a Roma per i funerali di Antonello Fassari. Nonostante la popolarità dell'attore, scomparso a 72 anni e noto al grande pubblico soprattutto per il ruolo dell'indimenticabile Cesare nei "Cesaroni", la partecipazione popolare appare sorprendentemente contenuta. Un gruppo ordinato di persone è disposto dietro le transenne di sicurezza allestite nella piazza, in attesa dell'arrivo del feretro. Dentro la chiesa sono attesi molti volti noti dello spettacolo italiano, ma all'esterno la folla è decisamente inferiore alle aspettative per un personaggio così amato dal pubblico televisivo.
Roberto Ciufoli: "Antonello Fassari se n'è andato troppo presto"

Roberto Ciufoli è stato raggiunto dai cronisti di Fanpage.it all'esterno della Chiesa degli Artisti di Roma. Anche lui ha partecipato ai funerali di Antonello Fassari e lo ricorda così: "È un pezzo del nostro mondo che se ne va. Un attore bravissimo, una persona deliziosa, un uomo tale che non trovo le parole per rendergli merito. Mi dispiace che se ne sia andato troppo presto".
Cesare Bocci commosso ricorda Antonello Fassari: "Era un amico, un attore straordinario"

Cesare Bocci, visibilmente commosso, è intervenuto fermandosi brevemente all'esterno della Chiesa degli Artisti di Roma ricordando l'amico Antonello Fassari: "Era una persona fantastica, un attore straordinario, era un amico. Ho passato tanti momenti con lui, non ne sceglierei uno".
Claudio, fratello di Antonello Fassari: "Era uno di famiglia per tanti, era una persona che stava dentro le persone"

Claudio Fassari, fratello di Antonello Fassari, raggiunto da Fanpage.it all'esterno della Chiesa degli Artisti ha dichiarato: "Era il sorriso di Roma. Mi sono arrivate tantissime condoglianze. Lui era una persona che dava allegria ed era uno di famiglia per tanta, tanta gente. Sarebbe dovuto ritornare sui Cesaroni, ma purtroppo non ce l'ha fatta". Sui Cesaroni: "Da quello che credo, gli dedicheranno l'intera serie. So che è stato ricordato anche allo Stadio Olimpico. Era una persona che stava dentro le persone, era uno di famiglia per tutti quanti oltre che per noi. Noi non ci vedevamo spesso, ma è chiaro che siamo fratelli, eravamo in contatto ognuno con la sua vita".
Claudio Amendola ai funerali: "Tornare sul set dei Cesaroni sembra una maledizione. Avrei voluto invecchiare con lui"

Claudio Amendola, raggiunto dai nostri cronisti all'esterno della Chiesa degli Artisti, ha ricordato Antonello Fassari chiarendo come la concomitanza col ritorno sul set dei Cesaroni sia in qualche modo "una maledizione":
Non ero preparato. Mi stavo preparando, ma non ero pronto ancora. È molto difficile ed è molto complicato che in questi giorni, per ironia della sorte o maledizione, stiamo facendo I Cesaroni. La concomitanza è davvero terribile. Da una parte mi fa sorridere, perché Antonello ci avrebbe sorriso. Sto aspettando il momento in cui mi ritorna il sorriso perché so che lui sta sorridendo in questo momento. È una bella botta. Era un uomo straordinario. Sinceramente, era l'amico col quale avrei voluto invecchiare e invece no. Siamo stati fratelli sul set e anche in questi dieci anni, avevamo una confidenza che va al di là dell'amicizia.
La carriera di Antonello Fassari
Antonello Fassari ha costruito un percorso artistico ricco e variegato che abbraccia teatro, cinema e televisione. Diplomatosi all'Accademia d'arte drammatica Silvio d'Amico nel 1975, ha sviluppato una carriera solida e longeva, riuscendo a spaziare tra diversi mezzi espressivi con grande versatilità. Nonostante la formazione classica e il suo significativo impegno teatrale, è stato attraverso il piccolo schermo che Fassari è riuscito a entrare nel cuore del grande pubblico. Particolarmente rilevante è stato il suo contributo al programma satirico "Avanzi", trasmesso su Rai 3 nei primi anni '90, che ha lasciato un'impronta duratura nella memoria collettiva italiana.
Sul grande schermo, Fassari ha interpretato ruoli di rilievo in produzioni importanti come "Selvaggi" (1995), "Romanzo criminale" (2005) – dove ha dato vita al memorabile personaggio di Ciro Buffoni – e "Suburra" (2015), dimostrando la sua capacità di adattarsi a generi cinematografici diversi. Ma è stato con la serie "I Cesaroni", andata in onda su Canale 5 dal 2006 al 2014, che Fassari ha raggiunto l'apice della popolarità. Nel ruolo dell'oste Cesare, affiancato da Claudio Amendola e Max Tortora, ha contribuito a creare un autentico fenomeno televisivo che ha conquistato il pubblico italiano.
Negli anni successivi, ha continuato la sua attività cinematografica partecipando a film come "Box Office 3D – Il film dei film" di Ezio Greggio (2011), "La mossa del pinguino" diretto da Claudio Amendola (2014) e "Assolo" di Laura Morante. Nel 2016 è apparso nella miniserie TV "Luisa Spagnoli", interpretando un ruolo nella storia dedicata alla vita dell'inventrice della Perugina, accanto a Luisa Ranieri.
Il messaggio di Claudio Amendola

Claudio Amendola ha espresso profondo dolore per la morte del collega e amico Antonello Fassari, scomparso a 72 anni. "Sarai per sempre mio fratello", ha dichiarato Amendola, visibilmente commosso nel ricordare chi ha interpretato con lui i fratelli Cesaroni nell'omonima serie TV.
Amendola ha rivelato che il cast era a conoscenza della "malattia bastarda" che aveva colpito Fassari, e che la nuova stagione de "I Cesaroni" sarebbe stata dedicata a lui, sebbene nessuno si aspettasse una scomparsa così repentina. "Per me è un pezzo di vita che va via, è dura anche parlare", ha aggiunto Amendola, evidenziando il forte legame creatosi negli anni.
Il cordoglio del mondo dello spettacolo e della politica
Enrico Brignano ha voluto salutare l'amico e collega con parole toccanti: "Antonello mi mancherai tanto, ricordo di te le lunghe chiacchierate sul set del film ‘Bambino di Betlemme' e poi sul set de ‘I Cesaroni' la tua risata inconfondibile, la tua gentilezza, il tuo sorriso. Fai buon viaggio amico mio e riposa in pace".
Il regista Massimiliano Bruno, che ha diretto Fassari nel film "Non ci resta che il crimine", lo ha ricordato come "un artista combattente, un uomo leale, un amico. Mi mancherà." Anche Corrado Guzzanti ha voluto rendere omaggio al collega, condividendo su Instagram uno scatto che li ritrae insieme nel programma TV "Avanzi" con la semplice scritta "Ciao Antonello".
Anche la politica ricorda Antonello Fassari: "Con la scomparsa di Fassari perdiamo un grande attore che inizio' con Ronconi, facendo importanti interpretazioni, fino a raggiungere la simpatia del grande pubblico con i Cesaroni e altre fiction", ricorda Federico Mollicone di Fratelli d'Italia. "Rimarrà sempre un rappresentante di quella scuola di attori che rappresenta il ‘core de Roma'", aggiunge il presidente della commissione Cultura della Camera esprimendo il cordoglio per la sua scomparsa
Il dolore dei colleghi de I Cesaroni
Il cordoglio per la scomparsa di Antonello Fassari. "Eravamo in attesa del suo ritorno sul set", ha dichiarato la produzione Publispei. Niccolò Centioni, che nella serie interpreta Rudi Cesaroni, ha condiviso il suo dolore sui social: "Mi dispiace davvero tanto, ci eravamo sentiti poco tempo fa al telefono. Eravamo pronti a iniziare questa avventura insieme ed eravamo così felici. Riposa in pace caro Antonello, buon viaggio".
"Sei andato via mentre tutti tornavamo", ha dichiarato Matteo Branciamore. Anche Micol Olivieri, interprete di Alice, ha espresso il suo sgomento: "Non posso crederci, sei stato un attore straordinario, a te il pubblico deve molto. Sei stato casa e famiglia per le persone che ci hanno seguito per anni. Ma eri anche molto più di quello, che amarezza". Ludovico Fremont, che nella serie veste i panni di Walter, ha ricordato con affetto i momenti passati insieme: "Antone'…che te devo di'…i discorsi dell'accademia nazionale Silvio d'Amico, de Ronconi, de Strehler, der teatro, der cinema…che bello quanno io e te parlavamo ar telefono…de Roma de sto lavoro, de che vordi dedica tutta la vita a sto grande circo, dove se ride e se piagne…io te dico na cosa sola…grazie! E comunque, ‘che amarezza'."
A che ora iniziano i funerali: nessuna diretta tv per l'ultimo saluto all'attore
I funerali di Antonello Fassari si terranno alle ore 11 presso la Chiesa degli Artisti. Non è prevista nessuna diretta televisiva, ma non è da escludere che le trasmissioni del mattino delle principali reti generaliste possano collegarsi con inviati all'esterno della chiesa.
Morte Antonello Fassari, oggi i funerali a Roma nella Chiesa degli Artisti
Oggi i funerali a Roma di Antonello Fassari. L'ultimo saluto all'attore dei Cesaroni nella Chiesa degli Artisti. A confermare la notizia dei funerali è stata la produzione Publispei, che sta lavorando alla nuova serie dei Cesaroni, di cui Fassari è stato uno dei personaggi più amati, ovvero Cesare.