Viola come il mare 3 si farà, anticipazioni terza stagione. Bucaccio: “Nella trama nuovi conflitti, in onda nel 2026”
Viola come il mare 3 si farà. La terza stagione della serie con Francesca Chillemi e Can Yaman, nei panni della giornalista Viola Vitale e dell'Ispettore Capo Francesco Demir, è stata confermata da Pier Silvio Berlusconi. Elena Bucaccio, head writer di Lux Vide, ha rilasciato un'intervista a Fanpage.it. La sceneggiatrice, che ha scritto la serie con Silvia Leuzzi e Lorenzo Righi, ha svelato alcune anticipazioni sulla trama delle nuove puntate: "Nuovi conflitti, tra paura e desiderio". Ha fatto sapere, inoltre, che le riprese avranno inizio a primavera 2025, il cast tornerà sul set tra maggio e giugno. La serie andrà in onda nel 2026. Su Mediaset Infinity, intanto, la seconda stagione ha ottenuto ascolti record con oltre 12.5 milioni di ore viste in streaming. Il finale di stagione di Viola come il mare 2 sarà trasmesso su Canale5 giovedì 6 giugno. Elena Bucaccio assicura: "Un finale di stagione col botto. Viola completerà il percorso avviato nella prima stagione e che passa attraverso l'accettazione della sua malattia". Viola, ricordiamo, ha una grave malattia degenerativa che le provoca il disturbo della sinestesia.
Viola come il mare 3 con Francesca Chillemi e Can Yaman, la trama tra desiderio e paura
Viola come il mare 3 si farà. Avete già iniziato la scrittura della terza stagione?
Stiamo già pensando alla trama. Per ora abbiamo messo su una writers' room leggera.
Quali anticipazioni puoi darmi sulla trama delle nuove puntate?
Ci saranno nuovi conflitti perché il lieto fine esiste solo nei film da 100 minuti, noi facciamo serie composte da più stagioni. Raccontiamo vite vere in cui si risolve un tema e se ne apre un altro. Quindi apriremo un nuovo tema nella terza stagione. Le nuove puntate oscilleranno tra questo continuo desiderare e avere paura. Ecco, la trama si snoderà tra desiderio e paura.
Nella terza stagione di Viola come il mare ci sarà Can Yaman?
Non posso dirlo (ride, ndr) perché non posso essere io a ufficializzare le cose, però posso dire che siamo tranquilli.
Devo dire che la coppia Can Yaman – Francesca Chillemi funziona benissimo in questa serie.
Francesca e Can sono simili ai personaggi di Viola e Demir. Sono anime piene di passione e poi sono dei grandissimi professionisti, c'è un sincero rispetto nel profondo.
Quando inizieranno le riprese?
Cominceremo a girare la serie la prossima primavera. Intorno a maggio o giugno del 2025.
Viola come il mare 3 andrà in onda nel 2026?
Esatto. Ci saranno un po' meno di due anni di distacco tra la seconda e la terza stagione.
Viola Vitale e Francesco Demir, l'amore nel finale della seconda stagione
La seconda stagione di Viola come il mare è stata intensa per il personaggio di Viola Vitale. Come avete lavorato per costruire il suo arco di trasformazione?
Abbiamo cominciato con Viola decisa a vivere la vita con leggerezza, godendo di tutto quello che può darle. A fine percorso giunge alla consapevolezza che l'eternità è fatta di istanti, che la malattia non le toglierà la libertà di godere pienamente della vita e dell'amore. Viola accetta la malattia, un percorso che passa attraverso il rapporto di amore con Demir.
Anche Francesco Demir ha avuto la sua bella dose di ostacoli da superare.
Siamo partiti da un uomo ferito dalla vita ma capace di andare avanti tra solitudine e libertà. Francesco Demir aveva fortissimi problemi con i genitori e, a causa del dolore che gli avevano causato, aveva deciso di vivere solo per se stesso. Attraverso la vicinanza e l'umanità di Viola – una donna affascinante, intelligente, simpatica, amichevole, aperta al mondo – ha percepito la differenza tra ciò che è momentaneo e ciò che è eterno.
È stato concesso ampio spazio al rapporto tra Francesco Demir e l'uomo che riteneva fosse suo padre.
Sì, si è liberato della sensazione di non essere abbastanza, di non essere degno di amore perché il suo stesso padre non lo aveva amato. Arriviamo a un Demir che si sente pronto a essere padre, è capace di portare sulle proprie spalle l'amore duraturo.
Come avete accolto la notizia che la serie sarebbe stata resa disponibile per intero su Mediaset Infinity?
Eravamo terrorizzati (ride, ndr). L'impegno messo nella seconda stagione è stato importante: una regia incredibilmente accurata e attori di un valore molto alto. È una serie su cui Lux Vide ha fortemente investito per un rilancio che fosse di qualità artistica. Quindi all'inizio eravamo onestamente preoccupati. Per fortuna, è stato un esperimento riuscito. Mediaset è stata contenta e anche noi. Aggiungo che la prima stagione è tornata in classifica su Netflix.
Qual è stata la difficoltà più grande per voi in questa seconda stagione?
Decidere il finale. Avevamo il tema profondo della malattia di Viola e due personaggi che si attirano ma non riescono a stare insieme. Ci siamo chiesti cosa volevamo dare al pubblico alla fine. Abbiamo deciso di essere onesti, quindi abbiamo fatto delle scelte importanti e definitive.
Lo ammetto, per un attimo ho pensato che avresti ucciso il personaggio di Francesco Demir. So che ne sei capace.
(Ride, ndr) Sono crudele ma non folle. Conosco i miei limiti, anche se ho ucciso Guido in Che Dio ci aiuti. Ho già fatto le mie stragi.
Viola come il mare, Simona Cavallari: "Esclusa senza un perché", la replica di Elena Bucaccio
Nel cast non sono mancate le new entry, ma Simona Cavallari, che nella prima stagione interpretava Claudia Foresi, si è detta dispiaciuta di essere stata esclusa dal progetto. Quanto pesa per voi la scelta di tagliare dei personaggi in nome della trama?
Domanda molto interessante. Come ricordavi prima, io sono un'assassina di personaggi, è risaputo. Penso che Simona abbia fatto un lavoro incredibile, umanamente e dal punto di vista del talento dell'attrice. Non c'è nessun dubbio che abbia svolto pienamente il suo ruolo. In questa stagione, però, credo ci fosse bisogno di un altro punto di vista. Nella prima stagione, Viola si chiedeva: "Sono in grado di fare questo lavoro, io che vengo da un mondo completamente diverso?". Claudia aveva la funzione di antagonista, ma anche di riconoscimento delle capacità tra donne. In questa seconda stagione, Vita ha un ruolo diverso. È una donna che ha scelto di essere madre e lavoratrice, quindi il tema è la complessità dell'essere madre in un mondo sempre più difficile per le donne che lavorano. Serviva un nuovo tema, per questo abbiamo cambiato personaggio. Se i ruoli rimanessero costanti per stagioni e stagioni, il pubblico si annoierebbe. Noi facciamo intrattenimento.
Per i casi di puntata vi siete ispirati a storie vere?
Facciamo un'analisi di fatti di cronaca, film con storie che ci interessano, aneddoti legati a persone che conosciamo. Abbiamo cercato storie che fossero contemporanee e che si specchiassero sui sentimenti dei protagonisti facendoli esprimere al meglio. Storie che parlano di disabilità o della capacità di affrontare la vita nonostante gravi incidenti.
Vi siete avvalsi di consulenti delle forze dell'ordine?
La nostra collaborazione con la polizia è altissima. Leggono i nostri casi e le puntate, poi ci lasciano delle note. Abbiamo anche consulenti medici e legali che ci aiutano a essere realistici.
Cosa è rimasto nella serie Viola come il mare del romanzo "Conosci l'estate?" di Simona Tanzini da cui siete partiti?
Il romanzo aveva una protagonista più adulta e la redazione aveva una struttura molto diversa dalla nostra. Aveva, però, anche una scrittura di qualità e bellissimi racconti dell'animo del personaggio. Questo è rimasto, viviamo della sua emozione ma dal punto di vista della trama ci siamo fortemente allontanati.
Qual è il messaggio che speri che gli spettatori portino nella loro vita quotidiana dopo aver visto la seconda stagione di Viola come il mare?
La storia di Viola insegna che anche i limiti possono essere usati per andare avanti anziché fermarsi. La differenza tra Viola e le favole è che in Viola i cattivi spesso non sono fuori, ma sono i casi della vita, i dolori che ci accadono, i nostri limiti. Esiste il dolore, ma anche la certezza che si possa superare.