video suggerito
video suggerito

Valerio Mastandrea e il rapporto con la sua ex Paola Cortellesi: “Le voglio un bene dell’anima. Oggi piango per ogni cosa”

Valerio Mastandrea si racconta, spaziando dalla vita privata alla carriera. L’attore, regista e doppiatore confida: “Cosa mi commuove? Ultimamente piango un po’ per qualsiasi cosa”.
A cura di Daniela Seclì
900 CONDIVISIONI
Immagine

Valerio Mastandrea è il protagonista della nuova puntata di Stories di Sky Tg24. Il regista, attore e doppiatore si è raccontato spaziando dalla carriera alla vita privata. E quando gli è stato chiesto che cosa sia in grado di commuoverlo oggi, ha confidato:

Ultimamente piango un po’ per qualsiasi cosa, e penso anche che quell’esperienza del pianto e della commozione sia sempre una porta che si chiude e una porta che si apre, non relativamente alla cosa che ha innescato il pianto, ma proprio per aver cominciato ad aprire il portone.

Il rapporto con Paola Cortellesi dopo la storia d'amore

Valerio Mastandrea è stato fidanzato a lungo con Paola Cortellesi. Dopo la fine della relazione, hanno mantenuto un ottimo rapporto. Nella nuova puntata di Stories ha dichiarato: "Paola è un atomo impazzito con le sembianze da essere umano. È una persona a cui voglio un bene dell’anima e con cui mi diverto sempre tantissimo". Valerio Mastandrea ha anche lanciato delle frecciatine cariche di ironia a Zerocalcare. L'attore ha prestato la voce all'Armadillo nella serie Strappare lungo i bordi:

Quello non ce l’ha la coscienza, è evidente. È la persona di cui parlo peggio in pubblico, dato che grazie a lui la gente mi saluta dicendo ‘buon doppiaggio’, quindi 33 anni di carriera buttati per il grande successo ottenuto da questo impostore, con cui però, purtroppo, mi diverto davvero tanto.

Quando insultò Ruffini ai David di Donatello: "Ero ironico, non mi capirono"

Video thumbnail

In queste ore, Valerio Mastandrea è stato ospite anche di Supernova, podcast di Alessandro Cattelan. È tornato con la mente ai David di Donatello 2014, l'edizione in cui Paolo Ruffini si distinse per le gaffe. Valerio Mastandrea salì sul palco e fu duro con lui, ma era evidentemente uno sketch. Tuttavia, in pochi lo capirono:

Sono contento che mi dai la possibilità di spiegare. Avevo lavorato con Paolo nel 2010. Paolo è uno che sta allo scherzo. Io dovevo consegnare un premio. Arrivo dentro e inizio a giocare come gioco io e lui ci sta subito. Non è scemo. Iniziamo a giocare e evidentemente io dico quello che la gente voleva dirgli. La gente in sala si è messa a ridere con una violenza, con una rabbia. Io non mi sono accorto di niente. Il giorno dopo leggo quella roba, proseguita negli anni. Ogni volta che lo incontro, non dico che gli chiedo scusa ma quasi. Noi giocavamo.

900 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views