Uomini e Donne, Michela: “Ho 80 anni ma non invecchio, vi svelo perché. Alessandro? Pinuccia tienitelo”
Michela C. è la nuova dama del Trono Over di Uomini e Donne, arrivata in studio per conoscere Alessandro Rausa. Viene da Milano e ha colpito gli spettatori perché, nonostante abbia 80 anni, non li dimostra affatto. Persino Gianni Sperti e Tina Cipollari sono apparsi spiazzati dal suo aspetto fisico e hanno chiesto a Maria De Filippi di confermare che la donna avesse l'età che dichiarava. Michela non ha profili social: "No, no ma per carità di Dio", ma ha raccontato la sua storia in un'intervista rilasciata a Fanpage.it. La dama del Trono Over ha ripercorso gli amori del passato, ha ricordato i lavori che faceva prima della pensione e ci ha svelato i segreti della sua giovinezza. Poi, ha aperto l'album dei ricordi mostrandoci le foto dall'adolescenza all'età adulta e ci ha raccontato una succosa anticipazione su come si evolverà il rapporto con Alessandro Rausa:
Voleva riprendere la nostra conoscenza, mi ha detto di averci ripensato. Gli ho detto che a me basta una volta che un uomo mi dica di no, alla seconda a me non lo dice più. Mi fai fare una figura davanti a tutta Italia e poi ti ripresenti? Io ho una dignità. Pinuccia può tenerselo.
La storia di Michela: gli amori, il lavoro, il dono di non invecchiare
Michela, lei ha colpito gli spettatori di Uomini e Donne per la sua eleganza, per la sua classe e per il fatto di dimostrare la metà degli anni che ha. Mi sveli il suo segreto.
In famiglia siamo tutti così. Noi non ci facciamo caso. È una questione di DNA. Ho parenti ultracentenari, zie e mamme che a 70 anni non avevano una ruga. È proprio questione di pelle. E poi, naturalmente, una vita normale, sana, non ci droghiamo, non beviamo smodatamente, non fumiamo, ma per il resto mangiamo di tutto, non facciamo niente di strano.
Se ho ben capito, il suo aspetto è completamente naturale, non è mai ricorsa alla chirurgia.
Sì, naturale, ma io mi meraviglio che gli altri si meraviglino. Adesso ho detto l’età a tutti, così non mi romperanno più le scatole (ride, ndr). Però devo dire che in famiglia ci siamo sempre curate, abbiamo cominciato da giovani ad andare dall’estetista, a fare trattamenti al viso, al corpo, poi ginnastica. Ho fatto danza classica per nove anni.
Come mai ha smesso?
Avrei voluto continuare, poi alle superiori mio padre mi ha chiesto di scegliere tra lo studio e la danza. Ho dovuto smettere. È la cosa che più ho amato nella mia vita. Tuttora vado a ballare se capita, magari al centro benessere.
Lei ha dichiarato che i medici stanno studiando il caso della sua famiglia.
Ci sono dei medici che mi dicono: “Signora, ma lei che cosa ha fatto?”. O scherzano: “Perché non inventiamo delle scatolette di melanzane, diciamo che lei mangia questo e così diventiamo miliardari?”.
Capisco, quindi era una battuta, non vi stanno studiando davvero.
No, è che quando mi vedono si meravigliano e poi chiamano il medico accanto o l’infermiera e dicono: “Ma sai che questa signora ha 80 anni?”. Quelli che mi conoscono non lo fanno più, ma se vado da uno nuovo è la solita routine. Come negli alberghi. Quando ci vado per la prima volta cominciano a chiedere: “Come fa? Come mai?" Non ci credono. Pensi che hanno scritto che avrei la dentiera, ma io non so… Nel pensiero generale, un ottantenne è paralitico, ha la dentiera, la parrucca. Mia nonna ha curato il primo dente a 85 anni. Essendo nata in una famiglia così, a me non sembra strano.
A Maria De Filippi ha confidato di avere tanti parenti che sono morti ultracentenari. Qual è stato il più longevo?
Mia zia, ha vissuto 109 anni. È bello perché questi parenti conoscono tutta la storia della mia famiglia. Sono il diario familiare, ci raccontano tutti i fatti sin dalle origini.
Come sono le sue giornate? Va in palestra, segue una dieta…
Ora sto tirando fuori tutti gli addobbi di Natale. A Carnevale mi maschero. Festeggio Halloween. A Pasqua metto fuori i pulcini, i coniglietti, di tutto e di più. Sono sempre in movimento. Vado in palestra. Vado a fare la spesa, le compere, vado a trovare un’amica o un parente. Vado al cinema, a teatro, molto spesso a cena fuori. Non pensate che le persone di 80 anni siano a casa in pantofole e basta.
Che consiglio vuole dare ai nostri lettori per vivere a pieno a tutte le età?
Amarsi e curarsi. Se ami te stesso, ami anche gli altri. Se sei allegra e disponibile, le persone ti vengono incontro e ti vogliono bene. Se invece stai sulle tue, ti arrabbi per ogni cosa, racconti solo disgrazie, neanche ti telefonano. Le mie amiche, quando sono tristi, si rivolgono a me perché le tiri su di morale. Bisogna essere ben disposti nella vita, amare tutto, se stessi, il prossimo, la casa, il proprio cane, la propria macchina. Secondo me è la ricetta vincente. Quello che fai ti ritorna.
Alessandro Rausa ha detto che quando vi siete sentiti, ha avuto l’impressione di parlare con una donna di alto rango. Quali sono le sue origini?
Ho un parente che è nobile, altri sono professionisti, mio nonno era avvocato e aveva tre studi, uno a Roma, uno a Palermo e uno a Napoli. A me però queste cose non piace precisarle.
Ha fratelli o sorelle?
No, no, sono figlia unica. Nella famiglia di mia mamma erano in sette o otto. Dopo, tutti hanno voluto un figlio unico. Anche perché una volta avevano molte possibilità a disposizione, erano tanti in famiglia e avevano altrettanto personale di servizio…adesso quando trovi una persona è già tanto. Una volta se nascevi benestante, stavi proprio bene, bene, bene. Oggi è tutto ridimensionato.
Ora ovviamente è in pensione, prima di cosa si occupava?
Ho sempre fatto la casalinga, perché finiti gli studi, mi ero iscritta all’Università ma mi sono sposata a 21 anni e ho dovuto lasciare. Mio padre non voleva che le donne della famiglia lavorassero e mio marito era contentissimo che stessi a casa. Però ho aiutato molto le altre persone. Ad esempio, quando aveva bisogno, davo una mano a una mia nipote, che si occupa di ricerche di mercato. Ho lavorato per un mio amico che aveva un'azienda nautica, ho fatto la pierre per tre o quattro anni andando in giro per il mondo.
Lei ha avuto due grandi amori: un marito da cui poi ha divorziato e un compagno che le è stato accanto per 33 anni.
Mio marito sponsorizzava le gare sportive, per sei, sette mesi all’anno eravamo in albergo, in giro per l’Italia, facevamo una vita movimentata. Il mio compagno, invece, era un avvocato e aveva anche un’attività di abbigliamento. Andavo io a scegliere i campionari in fiera, perché a me la moda è sempre piaciuta. Mi davo da fare.
Da questi amori, sono nati anche dei figli?
No, non ho figli. A un certo punto, non avendoli avuti prima, ho detto basta.
Il suo compagno è morto di recente. Immagino non sia stato facile metabolizzare la sua assenza dopo una vita insieme.
Difatti non è stato facile, è per quello che una signora mi ha visto depressa e mi ha detto: “Ma perché non si iscrive a Uomini e Donne?”. Mi ha girato i filmati e io le ho detto: “Tanto non mi piglieranno mai” e invece mi hanno presa.
Quindi è nata così l’idea di partecipare a Uomini e Donne.
Sì, sì questa signora è venuta a casa mia a tenermi compagnia e mi ha vista un po’ depressa. Mi ha dato questa idea che si è rivelata buona perché io mi sto divertendo tantissimo, con tutta quella gente che si arrabbia (ride, ndr).
La decisione di Alessandro Rausa di non intraprendere una frequentazione con lei, l’ha ferita?
Ci vuole ben altro per ferirmi. La settimana scorsa, quando abbiamo registrato, lui voleva riprendere la conoscenza, mi ha detto di averci ripensato. Gli ho detto che a me basta una volta che un uomo mi dica di no, alla seconda a me non lo dice più. Mi dispiace, per me la prova d’appello non c’è. Mi fai fare una figura davanti a tutta Italia e poi ti ripresenti? Io ho una dignità.
Alessandro ha detto che lei era “sempre nervosa e arrabbiata”. Cosa è successo quelle due uniche volte in cui vi siete sentiti?
Le racconto quella mia mattinata. C'era la registrazione della puntata di Uomini e Donne. Mi sono alzata alle 05:30, io che sono una dormigliona. Ho preso il treno delle sette. Alle 11 sono arrivata e mi sono sistemata nel camper. Faceva caldo. Nel frattempo sono arrivati trucco, parrucco, mangiare e costumista. Dopodiché, la sera sono andata in un B&B e l’unico ristorante vicino era chiuso. Ho dato i numeri. Erano le nove di sera ed ero digiuna. Intanto, mi chiama Alessandro ed ero fuori dalla grazia di Dio (ride, ndr). Mi ha beccato in una giornata storta.
Quando si è ritrovata tra Alessandro e Pinuccia, ha detto di essersi sentita come Diana tra Carlo e Camilla.
Sì, Pinuccia ma tienitelo Alessandro, non è l’unico uomo al mondo. Io ho avuto uomini meravigliosi.
Come è stato conoscere Maria De Filippi?
Maria De Filippi è deliziosa, una persona piacevole come le mie amiche. Si figuri, io ho amiche che erano le mie compagne di scuola. E per me lei può essere come loro.
Che uomo vorrebbe al suo fianco?
Vorrei un uomo colto, libero, che stia bene economicamente o perlomeno che sia indipendente perché io non voglio mantenere nessuno. Insomma, un mio pari. Vorrei una persona come me. Distinta, colta, benestante, educata. Una persona a cui piace conversare, viaggiare, che ami il cinema, il teatro. Che ami la vita, ecco.