Toni Servillo a Supernova: “Non mi sono messo sul mercato. Ho una paura fot*uta di volare, prendevo gli ansiolitici”

Toni Servillo ospite della puntata numero 20 di Supernova, il podcast di Alessandro Cattelan. Fanpage.it può anticipare alcuni stralci dell’intervista prima dell’uscita di lunedì 20 gennaio: “Non mi sono messo sul mercato, è quello che consiglio ai ragazzi oggi per sentirsi liberi di dire no”. Grande l’emozione per l’Oscar ma con un neo: “Ho una paura fot*uta di volare, prendevo gli ansiolitici prima di provare il volo in cabina”.
A cura di Eleonora D'Amore
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Toni Servillo ospite della puntata numero 20 di Supernova, il podcast di Alessandro Cattelan, in promozione con il film L'abbaglio di Roberto Andò con Ficarra e Picone. Fanpage.it può anticipare alcuni stralci dell'intervista prima dell'uscita di lunedì 20 gennaio. "Film e serie su piattaforma li seguo poco, ma per i miei figli ne ho visti molti sui supereroi, con certi Avengers mi sono anche molto divertito", ha iniziato il noto attore, "Non guardo molto la tv, la sera preferisco leggere un buon libro prima di dormire. L'ultimo libro che ho letto è Settembre nero di Sandro Veronesi e l'ho trovato magnifico".

Il rapporto con i figli Eduardo e Tommaso, avuti con Manuela Lamanna

Toni Servillo è sposato dal 1990 con l’attrice Manuela Lamanna. La coppia ha avuto due figli, Eduardo e Tommaso: "I miei figli fanno altro nella vita, si interessano di me molto sul piano affettivo, perché sono il padre, meno sul piano pubblico. Uno di loro preferisce prenotare i ristoranti con il cognome della mamma proprio perché gli dà fastidio usare il mio".

Toni Servillo e Manuela Lamanna
Toni Servillo e Manuela Lamanna

I ruoli di Andreotti e Berlusconi: "La cronaca ci ha reso la vita difficile"

Com'è stato interpretare personaggi storici così complessi e divisivi come Giulio Andreotti e Silvio Berlusconi? "Esperienze faticose perché un attore che interpreta personaggi ancora vivi quando i film sono usciti sente una zavorra, questo peso è costituito dall’idea che il pubblico ha già di questi personaggi. La difficoltà è dare un’immagine originale e in quello mi ha aiutato Paolo Sorrentino, perché è lui che li ha scritti così. Io preferisco i personaggi di fantasia, è più eccitante dare sfogo alla cratività. Poi oggi la cronaca fa talmente tanto spettacolo che per noi attori è diventato più difficile". E, in merito a questo, aggiunge: "Ci sono delle trasmissioni tv a cui partecipano i politici dove chi fa il padrone di casa è esattamente il capocomico di una compagnia di una commedia dell’arte, che assegna i ruoli di un copione già scritto".

La censura del film LORO: "In Italia non c'è modo di vederlo"

Inevitabile a questo punto il passaggio sulla censura del film LORO, confermata a Fanpage.it anche dallo stesso Paolo Sorrentino: "Su LORO non vorrei tornare di nuovo perché non vorrei alimentare senza volerlo…. In un podcast ho solo detto che il film non è in commercio, se vuoi comprare il DVD non c’è in Italia, nessuna tv generalista o privata ha mai deciso di mandarlo in onda perché evidentemente chi ha comprato i diritti non vuole. Detto ciò, li ha comprati e ha diritto a farlo".

Su Luca Marinelli e la difficoltà di interpretare Benito Mussolini

Sulle recenti dichiarazioni di Luca Marinelli e la sofferenza nell’interpretare Benito Mussolini in M. Il figlio del secolo: "Ci tengo a sottolineare che trovo Marinelli un attore straordinario. Un attore anche quando interpreta un personaggio che da uomo può disprezzare, da attore lo ama sempre. Questo perché da attore per esprimersi deve trovare una condizione in cui deve ignorare sia il bene che il male, solo così può mostrarsi davvero nudo per esprimersi pienamente".

Il mestiere dell'attore, il ricordo dell'Oscar e la paura di volare

Interessante anche il passaggio sul mestiere dell'attore e il peso del mercato sulle sue scelte lavorative: "Io non mi sono mai messo sul mercato ed è quello che dico ai ragazzi che vogliono affacciarsi a questo mestiere, consiglio loro di crearsi un mercato e di poter dire no quando qualcosa non li convince", e ancora, "C’è un grande opera di prostituzione intorno questo mestiere, perché si pensa che lo possa fare chiunque e sia fatto di cazzate, drink in mano, belle macchine. In me invece ha sempre coinciso con una passione e ciò l’ha legato alla vita, tutto questo non ha nulla a che fare con il mercato che decide freddamente cosa funzione e cosa no".

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Bellissimo il ricordo dell'Oscar ritirato con Sorrentino per La grande bellezza e gli abbracci di Leonardo DiCaprio, Cate Blanchett, Spike Lee, che gli confermarono "il forte amore che provano per noi italiani". Unico neo fu "la paura fot*uta di volare", che tutt'oggi sta faticosamente superando: "Sarei stato uno stupido a non andare, ma non sono andato per È stata la mano di Dio, che era candidato". Come la sto superando? "Inizialmente con gli ansiolitici, poi ho avuto la fortuna di avere qualche amico pilota che mi ha fatto provare il volo in cabina e devo dire che l’esperienza del volo con persone che portano un aereo come stessero guidando una Cinquecento è confortante. Il resto lo fa la forza di volontà, come quando smetti di fumare, e la continuità dell’esperienza".

Servillo fuori dai social: "Uso Whatsapp per comunicare con mio figlio in Giappone"

In conclusione, la totale estraneità dai social "senza alcuno snobismo", perché: "scrivo ancora a mano, se mi servisse mi adeguerei, non ho nemmeno una mail, utilizzo quella di mia moglie quando proprio mi serve. Non ce la faccio a stargli dietro. Al telefono sì, ho anche whatsapp, soprattutto perché mio figlio è andato a lavorare in Giappone ed è più facile comunicare".

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