Tinto Brass: “Il porno online non mi piace, è diseducativo per i ragazzi”
Tinto Brass, il re dell'eros, all'età di 90 anni non smette di sognare: "I sogni erotici non finiscono mai", confessa al Corriere della Sera. Una carriera cinematografica enorme, cominciata come aiuto regista di Roberto Rossellini, entrando nell'immaginario collettivo come il regista classico dell'erotismo italiano. Titoli come "La chiave", "Miranda", "Così fan tutte", "Paprika", "Monella" sono lì che si fanno ancora guardare in un'epoca dove ormai il sesso è ovunque. A lui, infatti, il porno online non piace: "È diseducativo per i ragazzi".
Le parole di Tinto Brass sul porno online
Di recente, si parla tantissimo di porno online e delle nuove piattaforme che consentono a chiunque di postare foto e video hot in rete in cambio di soldi. Un alto aspetto, invece, è il porno etico che è sbarcato anche sulle piattaforme mainstream. Tinto Brass, da buon vecchio maestro, si pone in questo modo:
No, me l’ha mostrato Caterina. Non mi pare una cosa bella da vedere. Manca qualsiasi mediazione estetica. Su Internet i minori che idea si faranno della donna? Di un oggetto, anziché di un soggetto. Ha perso il mistero. S’è conformata ai modelli pecorecci dei social.
"Avevo offerto un ruolo a Gianni Agnelli, sembrava dotato"
Tra le altre dichiarazioni interessanti che emergono nel corso dell'intervista, l'idea di scritturare Gianni Agnelli e Monica Lewinsky per un suo film: "No, quella era verissima. Sembrava molto dotato, a giudicare dalle foto rubate mentre si tuffava dal suo yacht. L’avrei voluto per L’uomo che guarda, tratto da Alberto Moravia. La segretaria era molto divertita: “L’Avvocato la ringrazia, ma è troppo impegnato”. Cercai di scritturare pure Monica Lewinsky, per difenderla dalle maîtresse à penser che la coprivano d’insulti solo perché avrebbero voluto essere al suo posto nella Sala Orale della Casa Bianca".