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Verissimo 2024/2025

Tina Cipollari in lacrime a Verissimo chiede scusa a Silvia Toffanin: “Ricordo i dolori del passato”

Tina Cipollari si è raccontata in una lunga e intensa intervista rilasciata a Verissimo. L’opinionista di Uomini e Donne ha parlato delle sue umili origini e del forte legame con i genitori.
A cura di Daniela Seclì
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Tina Cipollari si è raccontata in una lunga intervista rilasciata a Silvia Toffanin. L'opinionista di Uomini e Donne, infatti, è stata ospite della puntata di Verissimo trasmessa domenica 23 ottobre. La donna si è commossa ricordando il suo passato: "Questo tuffo nel passato, mi ha resa nuovamente fragile. Mi ha ricordato delle cose che avevo cercato di accantonare".

Le origini umili di Tina Cipollari

Tina Cipollari ha raccontato che per aiutare la sua famiglia ha fatto diversi lavori, vendeva mimose ai semafori, faceva la rappresentante e la babysitter: "Sono nata in una famiglia modesta. I miei genitori erano due contadini, lavoravano tutto il giorno nei campi. Non avevano tempo da dedicare ai figli. Una vita faticosa e dura". E ha continuato:

Mia madre è stata una donna fortissima, con tante energie. Riusciva ad occuparsi di noi figli e andare anche a lavorare. Lavorava nei campi. Non riusciva mai a essere felice. Quando rientrava la sera era stanca, aveva voglia di fare ma le sue energie erano esaurite. Non mi aspettavo nulla da lei, perché sapevo che non poteva dare più di quello che stava dando.

In lacrime, si è scusata con la conduttrice: "Scusa Silvia ma ricordare questi momenti mi fa male. Non volevo che questo accadesse perché ho sempre cercato di mascherare il dolore attraverso un sorriso, nascondendo dolori e angosce".

L'opinionista di Uomini e Donne si racconta tra le lacrime

Tina Cipollari, poi, ha ricordato un episodio. Venne impedito a lei e a sua madre di entrare in un taxi perché avevano le scarpe sporche di fango: "Una volta io e mia mamma dovevamo andare a Roma. Per arrivare alla fermata dell'autobus, abbiamo fatto una strada sterrata e, siccome poco prima aveva piovuto, ci siamo sporcate le scarpe di fango. A quel punto, a Roma, volevamo prendere un taxi per arrivare in centro, ma non ci hanno fatte salire, perché avevamo le scarpe sporche". L'opinionista ha raccontato di aver fatto fatica ad accettare le sue origini:

Mi vergognavo. Vedevo il vivere in campagna come una cosa da gente disastrata, emarginata, quando si parlava di contadini all'epoca, mezzo secolo fa, era un po' una specie a parte. I contadini erano visti come gente che non conta nulla, dedita solo al lavoro e basta.

Infine, si è commossa di nuovo vedendo un video su suo padre: "Scusami Silvia, non volevo che accadesse questo, io mi conosco, sono molto forte, però di fronte a queste cose divento fragile perché ho perso i miei genitori. Fortunatamente li ho vissuti per tanto tempo, però, mi fa proprio male. Questi ricordi mi fanno male, mi fanno rivivere emozioni e drammi".

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