The Golden Bachelor, Ascanio Pacelli: “Sono la prova che l’amore in tv esiste. Il segreto con Katia? Il sesso”
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Dal Grande Fratello a The Golden Bachelor. A 20 anni di distanza, Ascanio Pacelli è passato dal vivere in prima persona l'amore in un reality ad accompagnare un golden bachelor, un uomo over 60 di nome Massimiliano Pace, nel viaggio alla ricerca della donna perfetta tra 16 ladies. Chi meglio di lui avrebbe potuto condurre il nuovo programma di Real Time, in onda dal 19 febbraio ogni mercoledì alle 21.30: nel 2004 si fece conoscere dal pubblico grazie alla storia d'amore con Katia Pedrotti nato nella Casa più spiata d'Italia.
Un rapporto, il loro, coronato dalla nascita di due figli e che dura felicemente ancora oggi. Il segreto del matrimonio? "La sessualità è importante, dopo 20 anni mia moglie mi piace ancora come la prima volta", ha raccontato a Fanpage.it. Quanto al mondo dei reality, oggi il principe (per discendenza lo è davvero in quanto pronipote di Papa Pio XII) preferisce starne alla larga: "Non lo rifarei perché la tv è cambiata, le persone che partecipano si aspettano qualcosa in cambio".
Torni in tv dopo alcuni anni di lontananza come conduttore di The Golden Bachelor. Cosa ti ha spinto ad accettare?
Sono una persona che si butta sempre a capofitto in nuove sfide. Quando nel giugno dello scorso anno l'autrice mi chiamò per un provino e sentii il nome del programma, mi ricordai che nello stesso anno del Grande Fratello fui contattato per fare il bachelor, cioè la versione giovanile del format. All'epoca però non accettai perché ero fidanzato. Ritrovarsi oggi conduttore è per me un segno del destino.
Al centro del programma l'idea che non è mai troppo tardi per innamorarsi. Sei d’accordo?
Assolutamente. L'amore non ha età e può nascere anche in situazioni desuete come questa o come un reality, nel mio caso il Grande Fratello. Bisogna avere la fortuna di trovare una persona che si incastri con te alla perfezione come fanno due pezzi di un puzzle e che sia compatibile in quella fase della tua vita. Alla base ci deve essere soprattutto una forte attrazione fisica perché la sessualità è un elemento importante, a prescindere dall'età.
Perché, secondo te, il tema dell'amore maturo in tv interessa sempre di più il pubblico?
Penso che le persone si siano accorte che a 60 anni la vita non finisce, anzi, tutto il contrario. The Golden Bachelor racconta proprio questo, il fatto che un uomo di quell'età può piangere, innamorarsi, essere confuso e catturato dalle sfumature di più donne, fino ad arrivare alla scelta finale di una sola.
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Tu sei il ‘testimonial’ dell’amore nato in televisione perché hai conosciuto tua moglie al Grande Fratello. Nel 2025 è ancora possibile trovare l’amore in un reality?
Non c'è un posto giusto o sbagliato in cui trovare l'amore, può capitare ovunque. A me è successo dentro quattro mura, mentre cercavo qualcosa che non pensavo potesse esistere. Quando vidi Katia la prima volta, la puntai fin da subito e in confessionale dissi "sono convinto che possa essere la la dona della mia vita". E così poi è stato. L'importante è che i sentimenti siano veri e non siano solo il modo per attirare l'attenzione dentro un programma televisivo.
Dalla tua edizione ad adesso, in cosa lo trovi cambiato?
Il Grande Fratello non lo vedo più da tempo perché la televisione è cambiata e anche il nostro modo di rapportarci ad essa. Siamo abituati a vedere poco di ogni cosa e a cambiare continuamente.
Hai raccontato che nella vostra edizione gli autori avevano provato a formare delle coppie per vedere se funzionavano.
In realtà non ci hanno mai dato nessuno tipo di consiglio, ma avevano solamente formato delle coppie per le varie sfide da superare. Nel mio caso, però, quando hanno capito che ero realmente interessato una persona, non mi hanno né ostacolato né agevolato.
Oggi lo rifaresti un reality?
No. Cosa mi può dare in più rispetto al Grande Fratello? Poi ho 51 anni e non più 30. Non lo rifarei anche perché la televisione e le sue dinamiche sono cambiate.
Cioè?
La gente forse oggi si aspetta qualcosa in cambio quando fa un reality, io invece ho vissuto un'esperienza di 90 giorni senza aspettarmi assolutamente nulla. Non l'ho fatto come trampolino di lancio, ma quasi come se dovessi andare a fare l'animatore in un villaggio turistico. Non basta partecipare a un reality per lavorare nel mondo dello spettacolo, devi dimostrare di saper fare qualcosa.
Perché per un periodo sei stato lontano dalla tv?
La verità è che non mi hanno chiamato, non è stata una mia scelta. Tutti quelli che sostengono di essersi allontanati volontariamente dicono una cavolata. Io ho sempre giocato a golf, è quello il mio mondo, tutte le occasioni che arrivano in più le vivo con la massima disponibilità e umiltà.
È vero che avresti voluto diventare famoso per il golf e non per la televisione?
Sì, diventare famoso per meriti sportivi sarebbe stato il sogno della mia vita. Ci ho provato ma senza riuscirci, sono stato un giocatore con tanto talento ma mediocre nell'esprimerlo. Anche se non era quello che volevo, sono contento che nella mia vita ci sia stato un turning point (punto di svolta, ndr). Se non avessi fatto il Grande Fratello non avrei mai conosciuto mia moglie, non avremmo mai avuto due figli e non sarei il conduttore di The Golden Bachelor.
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A proposito di tua moglie, siete una delle coppie più longeve nata in un reality. C'è un segreto per un matrimonio così duraturo?
Il segreto è che non ci sono segreti. Uno degli elementi fondamentali del nostro rapporto è la normalità, non abbiamo mai avuto la smania di viverci sotto i riflettori. Un altro aspetto è la sessualità. Mia moglie, dopo 20 anni, mi piace ancora come la prima volta, provo desiderio nei suoi confronti. È ovvio che non c'è la necessità di "timbrare un cartellino", pero c'è il piacere di cercarsi.
Momenti di crisi ce ne sono stati?
Le crisi le hanno tutte le coppie, sono del tutto normali, non esiste il matrimonio perfetto. Il rapporto è fatto di alti e bassi non tanto per quello che succede tra noi ma per quanto accade nella vita, come la nascita dei figli. Per esempio, è capitato che io e Katia non ci parlassimo per una settimana perché lei aveva bloccato il mio numero su WhtasApp. È la sua ironia e la amo anche per questo.
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Sei discendente di una famiglia nobile. Cosa significa essere principe nel 2025?
Purtroppo però non ho il castello (ride, ndr). Avere in famiglia Papa Pio XII, che ha retto la Chiesa durante la seconda guerra mondiale, è un grande onore ma anche un peso importante. Sono stato fortunato però perché i miei genitori mi hanno sempre fatto fare una vita assolutamente normale, insegnandomi a trattare tutti nello stesso identico modo. Non mi sono mai approfittato del mio cognome, anzi, adesso che sono adulto sto imparando a vivermi meglio questa discendenza. Anche se, ripensandoci, credo di essere stato scelto per il Grande Fratello anche per questo motivo. Una notizia del genere faceva scalpore.
Papà era favorevole alla tua partecipazione al Grande Fratello?
No, assolutamente, pensava che il programma avrebbe potuto creare qualche scandalo sulla nostra famiglia. Poi però, quando sono tornato a casa, una delle cose più belle che mi ha detto è stata "sono contento che tu lo abbia fatto perché ho scoperto un lato di tre che non conoscevo".
Di recente hai parlato sui social del ricovero di tuo figlio maggiore Tancredi per via di alcuni suoi problemi di salute. Oggi come sta?
Tancredi sta bene, anche se è stato un gennaio molto duro e inaspettato. Abbiamo iniziato a convivere con una nuova normalità e mia moglie ha dimostrato e sta dimostrando una grossa forza. Quando il destino ti tocca i figli, fatichi ad accettarlo. Poi però abbiamo vissuto in alcune strutture delle situazioni che ci hanno fatto capire quanto siamo fortunati da questo punto di vista.