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The Band, Carlo Conti: “Non si vince nulla, non ci sono soldi o contratti”

Carlo Conti, intervistato dal settimanale Chi, ha chiarito che lo scopo del programma The Band non è trovare i nuovi Pink Floyd, ma dare la possibilità a band poco conosciute di suonare dal vivo.
A cura di Daniela Seclì
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Carlo Conti, in un'intervista rilasciata al settimanale Chi, ha parlato del programma The Band, in partenza venerdì 22 aprile su Rai1. Uno show che lascia spazio a persone comuni con la passione per la musica. Scelta, quella di puntare su sconosciuti, che il conduttore aveva già fatto nel programma Tali e Quali.

Il premio di The band è la soddisfazione di suonare dal vivo

Carlo Conti ha chiarito che il suo scopo con The Band non è quello di trovare i nuovi Pink Floyd o consegnare al mondo della musica dei nuovi talenti, ma dare la possibilità a band ancora sconosciute, di esibirsi dal vivo:

"Non cerco i nuovi Pink Floyd. Lo dimostra il fatto che qui non si vince nulla, non ci sono soldi o contratti o dischi, solo la soddisfazione di tornare a fare musica dal vivo, di potersi esprimere davanti a un pubblico vero. È la gioia di fare capire ai giovani che è bello suonare insieme".

Nell’ultima puntata, tuttavia, i concorrenti avranno la possibilità di presentare un brano inedito. Dunque, nonostante non ci sia un montepremi in palio, né un contratto discografico, il programma di Rai1 costituirà comunque una bella vetrina.

La giuria composta da Asia Argento, Carlo Verdone e Gianna Nannini

La giuria del programma The Band sarà composta da tre volti amati del mondo del cinema e della musica. I concorrenti della trasmissione si dovranno sottoporre al giudizio di Asia Argento, Carlo Verdone e Gianna Nannini. Il conduttore si è detto onorato di lavorare con loro:

"Innanzitutto mi hanno fatto un regalo ad accettare l’invito perché è una giuria insolita. Gianna Nannini e Carlo Verdone non si vedono spesso in TV. Hanno apprezzato lo spirito del programma, stimolando i ragazzi, soprattutto i più giovani, a esprimersi e a divertirsi. Per questo può accadere che privilegino, magari, band acerbe ma con grande entusiasmo. Sono molto obiettivi, dicono quello che pensano, ma non sono cattivi a tutti i costi, hanno tutti una grande competenza musicale e ciascuno ha un periodo musicale e uno stile che ama".

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