Teresanna Pugliese a Fanpage.it: “Maria de Filippi ha sempre creduto in me, non rifarei il GF Vip”
Teresanna Pugliese, napoletana 36enne, ex corteggiatrice ed ex tronista di Uomini e Donne, ex concorrente del Grande Fratello Vip, oggi è un'imprenditrice, moglie di Giovanni Gentile e mamma di Francesco a tempo pieno. Dà voce ai giovani aspiranti attori di Mare Fuori Il Musical: intervista i partecipanti ai casting dello spettacolo teatrale di Alessandro Siani ispirato alla serie televisiva di successo. A Fanpage.it ha parlato della sua vita oggi e di quanto l'esperienza nel dating show di Maria de Filippi alla quale ha partecipato nelle stagioni 2009/2010 e 2010/2011, le sia stata d'aiuto nel suo processo di formazione.
Sono passati circa 14 anni dalla tua prima apparizione in tv, al GF Vip ti definisti “un vulcano”. Oggi come ti descrivi?
Oggi sono più consapevole. Prima ero una ragazza, ora sono una donna. Sempre dinamica, sempre un vulcano. Rifletto e osservo tanto, ho una calma apparente. Poi quando è tempo di esplodere, esplodo. Sono una partenopea doc molto legata alla mia terra, essendo nata qui la mia personalità è condizionata anche dall’aspetto sociale della mia città, dalle tradizioni, da ciò che emana la mia terra. Anche per questo mi sento un vulcano.
Che ricordi hai dell’esperienza a Uomini e Donne?
Dico sempre che Uomini e Donne è stata per me un’esperienza formativa. Spesso mi chiedono “La rifaresti?”, assolutamente sì. Non la rinnego. È arrivata in un momento nel quale non mi conoscevo abbastanza, e per questo è avvenuta la mia formazione. Avevo appena 20 anni, non sapevo cosa aspettarmi, cosa fosse, come sarebbe andata. Un po’ come un appuntamento al buio con me stessa. Mi sono catapultata in un vortice di emozioni, nuove e molte intense. Ci sono stati alti e bassi, questa esperienza mi ha fatto capire chi ero e cosa volevo. Ho vissuto l’emozione del desidrio, dell’attesa, cose non scontate. Dovevamo aspettare una settimana per vederci tra noi, per parlare, questa è stata una sensazione unica.
E di Maria de Filippi?
Mi sono sentita incompresa, il pubblico non era sempre a favore, mi sentivo spesso giudicata e sotto pressione. L’unica persona che ha creduto in me, dopo mia madre, è stata Maria. Non dimenticherò mai questa cosa, le sarò sempre riconoscente. Maria è la mente e la voce di chi è a casa, desidera che sia sempre tutto onesto e semplice. Andavamo molto d’accordo. Temevo di deluderla ma l’istinto è stata la mia carta vincente, anche se a volte mi ha penalizzato. Non riuscivo a controllarmi, solo una volta mi sono organizzata cosa dire: alla scelta. Però poi entrai e dimenticai tutto.
Oggi guardi ancora il programma?
Mi capita di guardarlo, sì. Va in onda quando mio figlio esce da scuola o mentre sono impegnata a lavoro quindi non sono una spettatrice fedele.
Le coppie nate nella scorsa stagione si sono praticamente lasciate tutte. Oggi pare che l’intento dei partecipanti sia guadagnarsi una fetta di visibilità più che trovare l’amore. Pensi si sia perso il tradizionale obiettivo del programma?
In realtà giudicavano anche me. Ogni motivo era buono per esprimere questo giudizio, che ero in cerca di popolarità. In questo caso, con la nuova comunicazione telematica e l’avvento dei social, oggi i ragazzi sono più preparati e fanno un calcolo di ciò che può portare il programma televisivo. Non credo che sia solo questo però. Prima c’era una costruzione diversa, non avevamo modo di rivederci in tv, non studiavamo gli atteggiamenti, le parole. Non avevamo modo di rivederci se non durante la messa in onda, ma le puntate venivano trasmesse mentre noi ne registravamo nuove. Non c’era questa grande forma di esibizionismo, oggi tutto viene condizionato dai social.
Ti piacerebbe rientrare a far parte del programma? Anche in qualità di opinionista.
Tempo fa sono stata richiamata, entrai in studio perché Raffaella Mennoia ha scritto un libro che parla della storia mia e di Giulia De Lellis ma in chiave romanzata, si chiama Cupido spostati. Fui richiamata in occasione dell’uscita del libro per commentarlo e anche per stuzzicare la curiosità dei spettatori, per far capire io chi fossi. Tutti si aspettavano che il mio ritorno fosse come opinionista, ma non è stato così. Tornare lì è stato come tornare a casa dopo 10 anni di Erasmus. Lo studio emana tante vibrazioni, ho vissuto tante emozioni lì. Mi fa sempre piacere ritornare ma non ho mai pensato di fare l’opinionista.
Nel 2020 è arrivato il GF VIP.
Ebbi pochi giorni di preavviso, non ero preparata. Non ero allenata per quel tipo di ring, molti mi conoscevano per quello che ero stata a Uomini e Donne, quando avevo un’altra grinta, non avevo responsabilità. Può sembrare banale perché le esperienze toste sono altre, però quella mette a dura prova sentimenti. Mi ha stravolto il distacco dalla mia quotidianità, da mio figlio, mio marito, le mie abitudini. Mi sono resa conto che senza affetti non valgo niente, sono crollata. Lì dentro non ero io. Non ero io perché non avevo i miei punti di riferimento. Fu il primo distacco da mio figlio Francesco, poi scoppiò la pandemia. Avvertivo che c’era qualcosa che non andava nel verso giusto fuori, la mia preoccupazione era enorme. Quindi non l’ho vissuta bene, quella esperienza non la rifarei.
Ti sei allontanata per scelta dal mondo della tv?
Non c’è mai stata una scelta di avvicinarmi o allontanarmi. Le esperienze sono andate sempre ad incastro, momento giusto e occasione giusta. Sono occasioni che si presentano. Dopo tempo a Uomini e Donne ho costruito altri percorsi. Ho sempre fatto cose, poi capitò il GF. Non vivo nell’aspettativa dell’occasione televisiva, per fortuna in un modo o in un altro ho sempre costruito il mio lavoro indipendentemente dalla tv, anche se sicuramente ha portato il suo flusso positivo. Se mi fossi seduta aspettando l’occasione televisiva, oggi non sarei quella che sono. Se capitano altre occasioni, capirò la scelta migliore per me. Non mi sono allontanata, quello che sarà vedremo.
Sei stata scelta per curare il lato social dei casting di Mare Fuori Il Musical. Com'è nato questo nuovo impegno?
Questa è un’occasione arrivata per caso. La mia agenzia mi ha coinvolto in questa cosa ed è venuta fuori la storia delle interviste che è andata bene. Io non sapevo di doverlo fare, non mi sono preparata per farlo. Ho seguito la serie e con grande piacere e orgoglio ho voluto portare avanti il progetto, mi è piaciuto molto. I ragazzi erano pieni di speranza, paura. Ero anche io emozionata. Sono molto fan del messaggio di Mare Fuori.
C’è qualche possibilità di vederti anche nel cast del musical di Alessandro Siani?
No, è un coinvolgimento social in qualità di storyteller dei casting. Mi farebbe piacere, per adesso no. Tutto quello che deve succedere, succederà. Sono contenta per questo progetto perché mi piace relazionarmi con le persone. All’inizio dovevo carburare, ero emozionata. Ho accolto con sentimenti sinceri questa opportunità.
Hai seguito la serie tv?
Sì. All’inizio non stimavo l’idea perché temevo che la mia terra venisse poi condizionata da fatti negativi, quando poi ho seguito con interesse la storia, mi sono appassionata ed ho cambiato idea. È una realtà che esiste, i bambini crescono con un processo imitativo non sempre giusto. A un certo punto bisogna staccarsi e diventare quello che uno è poi veramente. Non tutti sono fortunati ad incontrare educatori o amici, però in molti ci sono riusciti e questo è un bel messaggio. Il messaggio che lancia Mare Fuori è importante.
I casting per il musical non sono finiti. Continuerai a fare interviste?
Sì, continuano. Prossima settimana faremo altre interviste.
Mettendo da parte per un attimo l’aspetto professionale. Che mamma e moglie è Teresanna?
Sono una rompipalle (ride, ndr). Sono una mamma molto attenta, ho avuto Francesco a 27 anni, oggi ha 8 anni, cresco insieme a lui. È un bambino molto sensibile e questo un po’ di spaventa, ma prima o poi dovrà farsi le ossa. Cerco di monitorarlo, di non farlo ancora condizionare da questo flusso così aggressivo di informazioni. Anche come moglie sono molto attenta, cerco di evitare di entrare nella fase delle "abitudini", che possono diventare pericolose. Io e mio marito siamo giovani, cerchiamo sempre di reinventarci, ci ritagliamo i nostri spazi, il nostro tempo come coppia. Sono contenta di ciò che ho costruito.
Sei anche un’imprenditrice. Hai un brand di abbigliamento, “Manera”. C'è un messaggio dietro questo nome?
Manera è nato due anni fa, ho sempre avuto la passione per la moda. È un brand di kimoni che si adattano a tutti i tipi di corpo. Rappresenta una visione di femminilità alla mia maniera. Manera è un termine spagnolo ma anche napoletano, significa “a modo mio”. “Alla mia maniera di vedere la femminilità”, così è venuta fuori l'idea.
Un sogno nel cassetto?
Ne ho troppi, è un discorso di stimoli. Vivo di sogni. Il sogno è una mia caratteristica, sogno di vivere altre epoche, sogno di girare il mondo, che la mia famiglia stia sempre bene. Spero di realizzare un’attività che ho sempre avuto in mente, sin da piccola. Sogno di fare tante cose dal punto di vista artistico.