Temptation Island 2024, l’autrice Raffaella Mennoia: “Alcune coppie sono fake”
Temptation Island, in onda il giovedì alle 21.20 su Canale 5, è il programma dell'estate condotto da Filippo Bisciglia. Dietro al format di successo c'è Raffaella Mennoia, autrice di Uomini e Donne e braccio destro di Maria De Filippi. Nell'intervista a la Repubblica racconta i meccanismi dello show e svela il perché un reality del genere riesca a raccogliere un gruppo così nutrito di spettatori.
"Siamo stati tutti vittime e carnefici"
Per Raffaella Mennoia il successo del programma è il processo di immedesimazione che suscita nelle persone: "Siamo stati tutti vittime e carnefici. È un programma confezionato con cura, il montaggio è fatto bene, le musiche sono belle". Fondamentale per la buona riuscita del programma è la scelta del cast: "Ne vedo tante, 150, 160, quelle che incontro sono già state scremate dagli autori. Entrano nella stanza dove faccio il casting e parlo singolarmente con lui e con lei. Se mi appassiono a quello che mi raccontano nel primo quarto d'ora, è andata". Mennoia cerca di capire il motivo per il quale una coppia voglia partecipare. Il rischio di un programma del genere è che i partecipanti fingano. "Alcune sono fake e mentono, l’istinto ti salva, c’è poco da fare. Se una persona è empatica, capisce – spiega l'autrice televisiva – Separandoli, per quanto possano essere furbi, capisci che non sono una coppia".
"Il 90% dei concorrenti è ossessionato dalla gelosia"
Raffaella Mennoia ha raccontato che al centro del programma non c'è solo "l'amore, la fine dell'amore e le corna" ma le coppie. Raul, uno dei concorrenti di quest'anno, sui social viene accusato di essere eccessivamente geloso, rappresentando un modello negativo. "In un programma come Temptation, il 90% dei concorrenti è ossessionato dalla gelosia. Siamo attenti a non rappresentare gelosie patologiche – chiarisce l'autrice – Raul è molto giovane, ha 23 anni, è innamorato folle, cresce in un quartiere non facile, in una famiglia di lavoratori. È un bravo ragazzo. Da quello che si è visto può dare l’idea di essere Otello. Divide ma siamo alla terza puntata, ce ne sono altre tre. Le cose cambiano". Il format non è un'esclusiva italiana ma c'è una differenza con le altre versioni: "L’abbiamo reso interessante grazie al montaggio, più di un bacio o una porta che si chiude, non mostriamo. In altre edizioni è più hard. Per noi funziona l’immaginazione".
"I concorrenti vengono a recitare loro stessi"
In molti definiscono il programma condotto da Filippo Bisciglia "trash", una definizione che Mennoia non condivide: "Chi lo dice, chissà, fa le stesse cose a casa sua". L'autrice sottolinea che i concorrenti non fingono:
Nei reality i nip, i non famosi, sono veri. Ci sono telecamere che non vedi e te le dimentichi. Poi c’è il lavoro degli autori, siamo un gruppo unito con le nostre simpatie e antipatie. Ma non si dice a un concorrente: fai questo.