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Stefano Graziano (Pd): “M5s spieghi il sì al contratto di servizio Rai, un manifesto della destra”

Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione di vigilanza, dice la sua sulla spaccatura del suo partito col M5s, che oggi ha votato a favore il documento del contatto di servizio Rai: “Tutta l’opposizione ha votato contro il contratto di servizio, tranne loro”.
A cura di Andrea Parrella
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Sul voto favorevole del M5s al contratto di servizio Rai, rischia di consumarsi un allontanamento importante tra la forza politica guidata da Giuseppe Conte e quella guidata da Elly Schlein. Il sì dei 5 stelle allo schema di contratto proposto dalla maggioranza ha provocato reazioni pesanti da parte degli esponenti del Partito Democratico. A Fanpage.it parla Stefano Graziano, capogruppo in commissione di vigilanza: "Il tema politico è che è veramente paradossale che i 5 stelle votino con una destra che appare sempre più sovranista, figlia di questa narrazione Dio, patria e famiglia".

Onorevole, dalla narrazione Pd emerge un M5s che oggi ha fatto da stampella al governo.  

Non so quale fosse il loro obiettivo, la questione di fondo è che noi del Pd abbiamo proposto emendamenti sul tema del lavoro, rispetto della diversità, pluralismo, monitoraggio, sui giovani, sui minori, la disinformazione, l'inclusione multiculturare, le minoranze linguistiche, i conflitti di interesse: tutto è stato bocciato.

I 5 stelle difendono un voto di responsabilità su cambiamenti al testo base condivisi. Sostengono il relatore Lupi abbia lasciato intendere che si sarebbe tornati alla versione iniziale senza il voto dell'opposizione. 

Ma è tutto falso. Il punto è politico, rispetto a tutti i temi sopra citati, per i quali abbiamo proposto emendamenti, loro non hanno mostrato alcuna sensibilità. È un paradosso che tutta l'opposizione non voti il contratto di servizio, tranne che loro.

M5s rivendica un lavoro di difesa su temi come il giornalismo d'inchiesta, che per altro vi avevano visti uniti nelle scorse settimane. È così?

Il passaggio sul giornalismo di inchiesta è stato fatto 15 giorni fa, i due relatori avevano già aggiunto al testo base. È un modo per fare propaganda, per coprire un accordo che loro probabilmente hanno fatto, scopriremo con quale obiettivo.

Ci fosse stato voto favorevole?

Se i 5 stelle non avessero votato a favore sarebbe cambiato poco, essendo approvato a maggioranza il contratto di sevizio. Ma è la prima volta che un relatore di minoranza si dimette e la prima che un contratto di servizio non viene gestito in modo congruo. Si fa passare un manifesto culturale della destra, non si voleva dare vita a un documento contrattuale, di servizio, che potesse essere utile.

Il relatore di minoranza del Pd si è dimesso. Che farete?

Il contratto di servizio è ormai in atto, noi pretendiamo rispetto su una questione che appare retrograda, sono passi indietro rispetto all'attuale contratto di servizio, quello ancora in atto e in scadenza.

Sul quadro politico nazionale Pd e M5s sono oggi più distanti?

Sono loro che dovranno spiegare le ragioni per le quali votino con una destra che porti indietro il paese, facendo una narrazione che non è della realtà. Noi ci opporremo a questa logica in modo fermo e chiaro. Ci dispiace sia avvenuta questa cosa che per me è inspiegabile.

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