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Stefano Gabbana: “Sono io il siciliano tra i due”, Domenico Dolce: “A Milano ho realizzato un sogno”

Stefano Gabbana e Domenico Dolce si raccontano in un’intervista rivelando che, con il passare degli anni, hanno invertito e integrato le loro appartenenze intrecciando l’essere siciliano e milanese.
A cura di Ilaria Costabile
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Quando si parla di moda e di made in Italy, il nome di Dolce e Gabbana rappresenta un'eccellenza, qualcosa che identifica il nostro Paese nel mondo attraverso l'arte del vestire. In un'intervista rilasciata al Corriere della Sera, Stefano Gabbana e Domenico Dolce si raccontano, svelando di essersi ormai scambiati "i ruoli", dove il milanese di nascita è diventato siciliano d'adozione e viceversa.

L'identità siciliana e milanese

"È molto semplice: tra noi due, il vero siciliano sono io, che sono settentrionale. E il vero lombardo, anzi proprio milanese doc, milanese fino al midollo, è lui che è nato e cresciuto in Sicilia e è arrivato qui a diciott’anni" è così che descrive Stefano Gabbana la crescita e l'evoluzione che c'è stata in questi anni di lavoro gomito a gomito, in cui sono diventati tra gli stilisti più amati del mondo e unici nel loro modo di intendere la moda. Gli inizi non sono stati facili per entrambi, come racconta Domenico Dolce:

La prima cosa che ho fatto è stata andare a vedere il Duomo. Ho guardato in alto, ho guardato la Madonnina. E ho pregato. Fammi restare a Milano, le ho chiesto nella mia preghiera. Ho chiesto il suo aiuto per realizzare il mio sogno, diventare stilista. Chi viene qui, a Milano, oggi come allora, oggi come cent’anni fa, viene per realizzare un sogno. Grande o piccolo. Tutti con pari dignità. Il mio si è realizzato con l’aiuto della Madonna e con tanto, tanto lavoro. Ma proprio tanto.

Un meridionale a Milano negli Anni Settanta, una condizione che in tanti hanno vissuto e che in molti casi hanno patito, perché non sempre era immediata l'integrazione tra due mondi così apparentemente diversi: "Io mi sono dovuto includere, da solo. Una conquista fatta giorno per giorno. La lezione che noi siciliani abbiamo imparato da bambini, per i racconti dei nonni, è che se ti guardano male tu abbassi la testa e lavori ancora di più". Diventare sicialiano ad honorem, come dichiara Gabbana, forse è stato più semplice: "La prima volta che ci sono andato con Domenico. Mi sono sentito a casa. Ogni volta c’è qualcosa di nuovo che mi incanta. E poi la gente è incredibile". 

I primi traguardi di Dolce e Gabbana

In anni di lavoro, di ferie saltate, di straordinari, di idee e nuove opportunità Stefano Dolce e Domenico Gabbana sono stati in grado di costruire un impero, acquistando a Milano anche un ex cinema, il Metropol, che è diventato un simbolo della loro firma, come rivela il milanese di nascita:

Prima di diventare un cinema era un teatro, ci cantò anche la Callas, il nostro idolo musicale. quando andammo a vedere il Metropol che era in vendita e capimmo che era perfetto per noi, che l’avremmo comprato sicuramente, be’, ammetto che quella volta mi emozionai. Era il cinema dove andavo da bambino, da ragazzo, e adesso diventava mio. Le nostre sfilate milanesi, da quando abbiamo il Metropol, generalmente avvengono qui. Ma, a volte, abbiamo scelto per i nostri eventi luoghi di Milano che a noi sono particolarmente cari

L'amore per l'Italia

Se c'è una cosa che, però, ha da sempre accomunato entrambi è stato l'amore per l'Italia in ogni sua sfumatura, l'amore per le tradizioni, la popolarità, la cultura anche più nascosta che hanno cercato di riportare in ogni capo realizzato in questi anni di alta moda:

L’Italia è fortissima perché è popolare: l’opera, l’arte, il cinema italiano sono fenomeni di massa. All’estero tutti vogliono l’Italia, per questo non comprendiamo come ci possa essere chi, da italiano, ha complessi di inferiorità. Adesso tutto il mondo sa che se sei un italiano che lavora all’estero sei bravo a fare il tuo mestiere, sei un lavoratore, hai l’intelligenza speciale degli italiani che è fatta anche di flessibilità

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