Stefania Sandrelli: “Mi innamorai di Gino Paoli, ma non sapevo fosse sposato”
Stefania Sandrelli è una delle attrici italiane più amate e riconosciute sia in Italia che all'estero, anche grazie ai suoi ruoli per registi del calibro di Mario Monicelli, Bernardo Bertolucci, Pietro Germi, Ettore Scola, Luigi Comencini, Claude Chabrol, Lina Wertmüller, Roberto Benigni e Manoel De Oliveira. In un'intervista al Corriere della Sera, l'attrice ha raccontato i suoi esordi, con il ruolo in Divorzio all'italiana di Pietro Germi e anche dell'uso del bikini in un'Italia che pensava più bigotta diq uanto in realtà fosse. Ma Sandrelli ha raccontato vari aspetti della sua vita privata e lavorativa.
Il rimpianto di non aver avuto altri figli
Uno è quello del suo essere madre. L'attrice, infatti, parlando dei suoi cinque nipoti ha anche ripercorso la sua maternità e i desideri che non è riuscita a realizzare anche a causa di un lavoro che le toglieva tantissimo tempo. Rispondendo alla domanda su che madre fosse stata, Sandrelli ha detto: "Mi sarebbe piaciuto avere più figli, il problema è che data la mia vita lavorativa, sono stata un po’ assente e soprattutto avrei rischiato di farli tutti con padri diversi, cosa che è in parte avvenuta. Infatti Amanda l’ho avuta con Gino Paoli e Vito è nato dal matrimonio con Nicky Pende".
Lo scandalo della relazione con Gino Paoli
E a proposito del cantante de La gatta e Il cielo in una stanza, ha ripercorso la loro relazione: "Ci eravamo conosciuti alla Bussola, lui mi invitò a ballare, io non sapevo che fosse sposato e comunque la scelta nei suoi confronti fu la mia, anche se, quando rimasi incinta, non pensavo di sposarlo. Mi sono dimostrata molto coraggiosa, ho affrontato serenamente lo scandalo in un’Italia di quei tempi, molto diversa da oggi, stiamo parlando del 1964, medioevo". La convivenza, poi, fu "un po’ precaria, vivevamo insieme un po’ a Roma, un po’ a Milano. Lui bugiardissimo, un giorno ho scoperto tutti gli altarini e poi ho avuto un buon rapporto con la moglie Anna. In ogni modo con Gino abbiamo mantenuto buoni rapporti: quando hai un figlio con una persona come fai a chiudere i rapporti?".
Il ruolo ne La chiave di Brass
Sandrelli ha anche parlato dello scandalo che fece per l'interpretazione nel film La chiave di Tinto Brass: "Quello di Tinto, un film femminista, dove il mio personaggio mette alla berlina un porco inverecondo guardone… una denuncia a tutti gli effetti… un film trasgressivo e non pornografico, semmai ricco di grande ironia. Ho avuto fortuna anche in quel caso nell’essere scelta per il ruolo: non ero proprio una ragazza e non mi sono spogliata tanto per farlo, per far giudicare al pubblico se ero ancora bella… l’ho fatto in piena libertà…".