Serena Dandini: “Mio padre ha dilapidato tutto, così mi sono rimboccata le maniche”

Serena Dandini, storica protagonista della Tv delle Ragazze e di tante trasmissioni d'avanguardia della Rai, si racconta a La Stampa in occasione dell'uscita del suo nuovo romanzo, "Cronache del Paradiso". "In un momento infernale", spiega l'autrice, "ho voluto parlare di Paradiso". Il racconto tra politica e brutti ricordi di famiglia: "Mio padre ha dilapidato tutto ed è stata una grande fortuna: mi sono rimboccata le maniche e ho ottenuto più di quanto avrei fatto se cullata in qualche privilegio".
Le parole di Serena Dandini
Serena Dandini lascia affiorare nel suo libro la figura paterna e quella materna, e senza giri di parole l'autrice arriva al punto:
Il fatto che mio padre abbia dilapidato tutto, che non mi abbia lasciato altra eredità che il suo sense of humor, è stata una grande fortuna: sono ripartita da zero, libera, mi sono rimboccata le maniche e ho ottenuto più di quanto avrei fatto se cullata in qualche privilegio. Mia madre? Sono cresciuta col giuramento di Tara, non sarò mai come lei che aveva rinunciato a lavorare per obbedire al marito. All’epoca, vivevo le sue scelte come una sconfitta. E invece crescendo ti riconcili con fragilità che trovi anche dentro di te.
La politica e il momento odierno
Con Serena Dandini si finisce sempre a parlare di politica. Il suo pensiero su Giorgia Meloni: "Ha combattuto: le donne di destra si sono fortificate perché hanno sempre dovuto avanzare in un mondo apertamente maschilista". Ma: "Siamo circondati da nazionalismi, egoismi, sovranismi. È tutto un chiudersi quando invece questo è il momento di rilanciare". Lucida anche sul problema ambientale: "Come diceva Dostoevskij, noi tutti siamo in paradiso, ma non vogliamo capirlo. Non si può non vedere che cambiamenti climatici, migrazioni, siccità, guerre, sono fenomeni legati a doppiofilo. Non possiamo pensare di risolverli abbassando il termosifone di mezzo grado o fermando una barca. Ambiente e diritti dovrebbero essere le prime due voci nell’agenda di ogni politico".