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Selena Gomez: “Ho pensato al suicidio. Credevo che il mondo sarebbe stato migliore senza di me”

Selena Gomez ha parlato in modo sincero dei disturbi mentali di cui ha sofferto in passato, che l’hanno portata a pensare diverse volte al suicidio. Nel 2018 poi la diagnosi di disturbo bipolare, con cui fa i conti ancora oggi.
A cura di Elisabetta Murina
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Per la prima volta Selena Gomez ha parlato apertamente dei suoi problemi di salute mentale. Intervistata da Rolling Stones, la star ha raccontato di soffrire di disturbo bipolare e di aver pensato diverse volte al suicidio nei suoi primi 20 anni di vita, pur senza aver mai tentato concretamente di togliersi la vita.

Selena Gomez ha pensato al suicidio

La cantante ha raccontato in modo sincero quelli che sono stati gli anni più bui della sua vita, quando è passata da un centro di cura all'altro e ha anche avuto diverse volte pensieri suicidi:

Sarò molto sincera con tutti riguardo a questo: sono stata in quattro centri di cura. Quando ho iniziato a raggiungere i 20 anni è stato quando tutto ha cominciato a diventare davvero buio, ho iniziato a sentirmi come se non avessi il controllo di quello che provavo. Pensavo che il mondo sarebbe stato migliore se io non fossi stata lì. 

Inizialmente la star pensava che la causa dei suoi problemi mentali fosse legata ai tentativi di diventare un'artista più matura e lasciarsi alle spalle, una volta per tutte, l'immagine di "stella Disney". A provocarle un certo disagio c'era anche il fatto di essere single a 25 anni:

Sono cresciuta pensando che mi sarei sposata a 25 anni. Mi ha distrutto il fatto di non esserci neanche lontanamente vicina. Era così stupido, ma pensavo davvero che il mio mondo fosse finito. 

L'incontro con lo psichiatra e la diagnosi di disturbo bipolare

Nel 2018 Selena Gomez ha combattuto contro la psicosi e ne è uscita vittoriosa. Nello sesso anno però le è stato diagnosticato un disturbo bipolare. I medici le hanno subito prescritto diversi farmaci, che però hanno avuto anche molti effetti negativi: "Era come se una parte di me non fosse più lì". Poi l'incontro con uno psichiatra che le ha cambiato la vita, indirizzandola verso la giusta terapia e dandole gli strumenti per imparare a convivere con il suo disturbo:

Mi ha davvero guidata. Ho dovuto disintossicarmi, essenzialmente, dai farmaci che stavo assumendo. Dimenticavo dove ero mentre stavamo parlando. Mi ci è voluto un sacco di duro lavoro per accettare di essere bipolare, ma imparare come affrontarlo, perché non sarebbe andato via.

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