Samuele Carrino, Andrea Spezzacatena in Il Ragazzo dai Pantaloni Rosa: “Ai bulli consiglio di non restare indifferenti”
Samuele Carrino, che veste i panni di Andrea Spezzacatena in Il Ragazzo dai Pantaloni Rosa, ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera. 15 anni, leccese di Gallipoli, al suo esordio al cinema in uno dei ruoli più delicati di questa stagione, ha prestato il volto ad Andrea Spezzacatena, morto suicida il 12 novembre 2012 a soli 15 anni. La madre, Teresa Manes, scoprì che da tempo era entrato nel mirino di un gruppo di bulli e ha raccontato la sua storia in un libro al quale si è ispirata la sceneggiatura di Roberto Proia.
"Mi ha detto che ha rivisto Andrea in me, il complimento più grande", ha raccontato Samuele Carrino ricordando il primo incontro sul set con la mamma di Andrea. A proposito di bulli e bullismo: "Vorrei dare un consiglio, quello di non restare indifferenti. Se vedi qualcuno in un angolo, isolato, cerca di aprire un varco, prova a renderlo partecipe, a inserirlo. E a chi viene bullizzato di non stare in silenzio, di trovare qualcuno con cui parlare. Perché quello che ha ucciso Andrea è stato il silenzio".
Alla domanda sulla differenza di reazioni alla visione de Il ragazzo dai pantaloni rosa: "Forse i ragazzi si vergognano di più a mostrare le emozioni. Ma è importante quello che rimane dentro. La gente tende a giudicare dalle apparenze senza conoscere. Ma come dice Teresa, che oramai è parte della mia vita, come Claudia Pandolfi che la interpreta: “Ho commesso sicuramente degli errori con mio figlio, ma permettergli di indossare dei pantaloni rosa non è stato tra quelli”. È il cartello che chiude il film. Chi l’ha visto porta un pezzo di Andrea nel cuore. Ha cambiato qualcosa, ne sono certo".
"Avevo una grandissima responsabilità addosso, perché essendo una storia vera non è stato facile renderla sullo schermo. Però sul set c'era un'atmosfera magica, ci abbiamo messo tutti il cuore dal primo giorno". Lo aveva dichiarato sul palco dell'ottava edizione del Premio Virna Lisi Samuele Carrino, che ha vinto il premio Speciale Virna Lisi per aver raccontato "con profondità e delicatezza il tema del bullismo". A Il ragazzo dai pantaloni rosa diretto da Margherita Ferri è andato poi anche il Premio Siae.