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Rosita Celentano: “Rimasi incinta a 42 anni ma persi il bambino. Mi hanno tolto l’utero, non ho rimpianti”

Rosita Celentano si racconta in un’intervista. Dall’amore per Mario Ortiz, fino all’infanzia passata inseguita dai paparazzi. La primogenita di Adriano Celentano e Claudia Mori parla poi della maternità e della scelta di rimanere single.
A cura di Eleonora di Nonno
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Rosita Celentano, intervistata dal settimanale Gente, parla dell'amore per Mario Ortiz, dell'infanzia passata inseguita dai paparazzi e parla del perché sia casta da cinque anni. "Durante il Covid scoprii che l'uomo con il quale stavo, mi tradiva. Sono rimasta sola, ho sofferto molto" spiega la figlia di Adriano Celentano e Claudia Mori.

Rosita Celentano: "Casta da cinque anni, le storie di una notte non fanno per me"

Rosita Celentano avrebbe voluto avere un figlio dal suo grande amore Mario Ortiz. "Non è arrivato. A 42 anni rimasi incinta, ma lo persi – racconta la primogenita del Molleggiato – A 46 mi tolsero l'utero per una serie di fibromi. Non ci siamo accaniti con percorsi di fecondazione, abbiamo assecondato la natura. Non ho rimpianti. Ho un bel rapporto con mio nipote Samuele". Arrivata a 60 anni si sente nel pieno di una rinascita personale. Nell'intervista conferma di essere casta da cinque anni, chiarendo di non essere mai stata "una donna da storie di una notte". Al momento è single:

Durante il Covid ero chiusa in casa. Sono ipocondriaca, ero terrorizzata. E in quel momento scopro che l'uomo con il quale stavo, mi tradiva. Sono rimasta sola, ho sofferto molto. Ma alla fine ho scoperto di essere più forte di quello che pensavo e sono stati anni importanti, di crescita personale.

Claudia Mori e Adriano Celentano con Rosita nel 1965
Claudia Mori e Adriano Celentano con Rosita nel 1965

Rosita Celentano: "Non ho vissuto come una bambina normale, per tutti ero ‘la figlia di Celentano'"

Non è stato semplice per Rosita Celentano crescere con due genitori così noti nel mondo dello spettacolo:

Non ho vissuto come una bambina normale. A 8 anni uscivo dalla lezione di danza e avevo i paparazzi che mi inseguivano. A scuola non ero io, ma "la figlia di Celentano". A 17 anni pensai che, per vivere una vita normale, avrei dovuto andare all'estero; invece, sono rimasta e ho trovato il mio modo per gestire la fama. Sono stata me stessa.

Il padre le ha insegnato l'importanza della gentilezza, uno strumento per "disarmare" chi l'avesse messa in difficoltà. Quando era piccola, poi, le raccontava le parole su Gesù: "Diceva che era sempre seduto a tavola con noi. Lui ne seguiva l'esempio e ci ha insegnato a fare altrettanto. Ci ha insegnato a vivere con onestà e con senso dell'umorismo".

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