Roberto Da Crema e la sua nuova vita: “Pensavo che sarei morto in carcere, oggi fatturo 20 milioni all’anno”
La nuova vita di Roberto Da Crema dopo il carcere. Era il re delle televendite, oggi ha cinque grandi magazzini e assicura: "Con mia figlia fatturiamo 20 milioni all'anno". Nel corso di un'intervista rilasciata ad Anna Gandolfi per il Corriere della Sera, il Baffo ha anche ricordato i giorni trascorsi in carcere dove finì nel 2003 con l'accusa di bancarotta fraudolenta: "Piangevo continuamente".
Roberto Da Crema oggi ha cinque grandi magazzini
Roberto Da Crema oggi ha cinque grandi magazzini in Lombardia, precisamente a Verano Brianza, Lodi, Voghera, Legnano e Brescia. Gli affari sembrano andare per il verso giusto: "In un anno fatturiamo 20 milioni. I dipendenti sono 68. I metri quadrati di vendita complessivi quasi 7mila, negli store abbiamo 432 mila tesserati". Roberto Da Crema gestisce l'azienda con i suoi figli. Lui è l'addetto al marketing, il figlio Moris – che oggi ha 49 anni – si occupa della logistica, mentre sua figlia Valentina – che ha 47 anni – è l'ad e segue il personale. Il Baffo confida il suo sogno: "Un reality nel negozio" e fa sapere che si sta parlando di un documentario sulla sua vita.
Il Baffo ricorda i giorni trascorsi in carcere
Il momento più brutto della sua vita è stato l'arresto avvenuto nel 2003. Si trovava a Radio Italia quando arrivò la polizia a prelevarlo. L'accusa era di bancarotta fraudolenta: "Ho scontato un anno e otto mesi con la condizionale, pagato una multa da 650mila euro. Ho sbagliato, anche molto, e lo ammetto". Infine, ha spiegato che i giorni in carcere sono stati durissimi: "Piangevo continuamente. Pensavo che lì dentro sarei morto". Non è stato facile per lui affrontare il senso di "vergogna" che provava per la condanna. Non dormiva più e perdeva peso, perché temeva che non sarebbe più riuscito a riconquistare la fiducia della gente. Oggi ha ricostruito la sua vita.