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Verissimo 2024/2025

Randi Ingerman: “A causa della depressione volevo togliermi la vita, soffro di crisi epilettiche”

Randi Ingerman, ospite della puntata di Verissimo trasmessa domenica 5 novembre, ha parlato del tema della salute mentale: “Vi prego, se ne avete bisogno chiedete aiuto, la salute mentale è tutto”.
A cura di Daniela Seclì
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Randi Ingerman è stata tra gli ospiti della puntata di Verissimo trasmessa domenica 5 novembre. La modella e attrice ha affrontato il tema della salute mentale, spiegando di avere sofferto di depressione, stress post traumatico e crisi epilettiche dopo avere vissuto l'enorme dolore della morte del padre e del fratello. Oggi sta un po' meglio.

Randi Ingerman e il trauma della morte del padre e del fratello

"Ho iniziato ad avere crisi epilettiche dopo la scomparsa di mio padre e di mio fratello": ha spiegato Randi Ingerman nel salotto di Silvia Toffanin. La cinquantacinquenne, allora, ha raccontato gli episodi dolorosi che l'hanno colpita fino a compromettere il suo stato di salute: "Mio padre ha avuto un infarto da cui si salvò, ma poi per un errore medico finì in coma. Mio fratello è morto di overdose, due anni dopo aver perso sua figlia all'età di nove mesi". Così, la malattia ha iniziato a manifestarsi nella vita di Randi Ingerman.

A Verissimo l'attrice parla dei suoi problemi di salute

Randi Ingerman, allora, ha raccontato come si è manifestata la malattia: "Ho iniziato a svenire. Mi svegliavo per terra. Ho cercato di fare finta di niente finché sono svenuta nel bagno turco e mi sono ustionata perché sono finita nel punto da cui esce il vapore. Ho subito due interventi per l'ustione di terzo grado". Così, è iniziato un periodo molto difficile, in cui la cinquantacinquenne ha dovuto fare i conti con seri problemi di salute: "Soffrivo di stress post traumatico, ho lottato contro la depressione. Uscita dall'ospedale ho pensato di togliermi la vita. Te lo dico, sono arrivata a quel punto. Vi prego, chiedete aiuto, la salute mentale è tutto. Se uno non si sente bene, i figli, i cugini, gli amici devono aiutarlo. C'è speranza nella vita". Oggi sta meglio:

Sto bene, anche se ho ancora le crisi epilettiche perché purtroppo non rispondo al farmaco. Però ho ritrovato l'amore e mi sto godendo l'affetto delle persone che mi vogliono bene. Cerco di stare bene e, quando non sto bene, ora so cosa devo fare.

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