Quentin Tarantino contro i registi della Marvel: “Sono degli impiegati”
Quentin Tarantino non è mai stato molto dolce nei confronti del mondo della Marvel, nonostante abbia per un certo periodo di tempo trattato la possibilità di girare un film di "Star Trek". Ecco, i franchise per lui non sono proprio come l'aglio per Dracula, ma da qui al Marvel Cinematic Universe ce ne passa. Il regista di Pulp Fiction, Kill Bill e Django Unchained è attualmente impegnato nel tour del suo ultimo libro, "Cinema Speculation", e ha spiegato al Los Angeles Times che i film della Marvel sono semplicemente film per "registi impiegati" e lui non è quel tipo di regista: "Devi essere un impiegato per fare quelle cose, io non sono un impiegato. Non cerco un lavoro".
Tarantino contro i Marvel
Nel libro "Cinema Speculation", Quentin Tarantino scrive che i registi di oggi "non vedono l'ora che arrivi il giorno" che i film di supereroi cadano in disgrazia. Quentin Tarantino ha paragonato i Marvel movies ai musical in studio degli anni '60. Riguardo al desiderio di vedere il genere in disgrazia, Quentin Tarantino dovrà aspettare ancora molto: a decine sono i film annunciati dal Marvel Cinematic Universe. Il prossimo, il più atteso, è Wakanda Forever in uscita il 9 novembre 2022.
Il nuovo libro di Quentin Tarantino
Il libro riflette sul cinema a tutto tondo. Sul modo di fare e di vedere il cinema che ha Quentin Tarantino, ovviamente. È difatti il primo libro di saggistica del regista, a due anni dal romanzo "C'era una volta ad Hollywood" che estende l'universo narrativo del suo film, riscrivendolo. C'è un capitolo intero nel quale si riflette su come sarebbe potuto essere Taxi Driver se a dirigerlo fosse stato Brian De Palma al posto di Martin Scorsese. Riflessioni anche sulle similitudini che hanno i film "Bambi" e "L'ultima casa a sinistra" di Wes Craven: "Entrambi si svolgono in un bosco, entrambi mi hanno fatto dire: ‘Devo uscire di qui!".