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Pio e Amedeo: “La società si è voluta politically correct, influenzata dagli americani”

A margine della terza e ultima puntata, Pio e Amedeo si interrogano sulle ragioni dell’amore del pubblico per un programma come “Felicissima Sera”: “Il nostro è un programma di pancia, è pensato ma non è scritto”.
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Pio e Amedeo si apprestano a chiudere la seconda edizione di Felicissima Sera, portata avanti con il sottotitolo di "All inclusive", tra luci e ombre sul piano dei risultati. Complice un approccio meno enfatico e un po' più sfilacciato rispetto alla scorsa edizione, forse per paura delle troppe critiche, il duo pugliese è sembrato meno aggressivo. Per loro, però, i giochi sono stati condotti bene e in una intervista Il Tempo rivelano: "Quest’anno abbiamo come controprogrammazione un varietà su Rai Uno come quello della Goggi con grandi ospiti e nonostante questo gli ascolti finora ci hanno premiato". Per la verità, lo show ha raccolto quasi la metà della media spettatori della prima edizione. Sul politically correct: "Oggi noi prendiamo in giro l’eccesso di politically correct cercando di esasperare il suo stesso concetto di fondo. Certo, è un dato di fatto, la società si è voluta in questo senso, forse influenzata da una cultura come quella americana, ma a noi piace andare oltre tutto questo senza mancare di rispetto a nessuno". 

Le parole di Pio e Amedeo

Pio e Amedeo si interrogano quindi sulle ragioni dell'amore del pubblico per un programma come "Felicissima Sera": "È un programma pensato ma non scritto. È un programma di pancia". 

La gente ama “Felicissima sera” probabilmente per la sua genuinità, è un programma pensato ma non scritto. Ha ragione Paolo (Mariconda, ndr), è un programma di pancia, ovvio che tutti si regge su una sua struttura ma molto fa anche l’estemporaneità, il nostro approccio all’ospite di turno e il clima che creiamo con lui. Noi cerchiamo di parlare come parla la gente comune, il mondo sacro della TV lo portiamo in mezzo alla gente attraverso il linguaggio, il nostro modo di essere e i temi trattati. Nella prossima puntata, ad esempio, faremo un pezzo coraggioso, parleremo di quanto si dà peso oggi al successo e alla paura di fallire , un pezzo autoironico cucito ad hoc su di noi che sicuramente farà discutere.

L'importanza della gavetta

Pio e Amedeo nascono come artisti locali, un po' come tantissimi comici. Sono partiti dal basso, hanno fatto la "famosa" gavetta: "La gavetta ci ha aiutato tantissimo, soprattutto quando oggi hai a che fare con grandi nomi da palcoscenico devi essere bravo a stare ai loro tempi. Probabilmente questo è uno dei problemi delle nuove generazioni, tante webstar partono subito con la popolarità, la gavetta invece, come in ogni lavoro, ti aiuta ad arrivare preparato e a capire anche cosa davvero piace alla gente". 

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