Pif: “Non volevo essere padre fino a qualche anno fa, stavo bene da solo. L’amore è frutto del caso”
Autore televisivo, regista, attore, Pif ha scritto un nuovo libro, il terzo della sua carriera dal titolo "La disperata ricerca d’amore di un povero idiota", dichiarando di essersi trovato a riflettere davvero per la prima volta sull'amore, i sentimenti, lui che in tanti anni si era occupato di tutt'altro. "L’imprevedibilità degli incontri e delle relazioni è una delle mie ossessioni. Ho conosciuto la madre di mia figlia per caso" racconta al Corriere della Sera, soffermandosi sull'importanza di far durare le relazioni una volta trovate: "Alla fine la vera difficoltà non è trovare l’amore, ma farlo durare. Ecco più che le app per incontri ci vorrebbero le app per non far esplodere le coppie".
Pif e la vita da single prima di diventare padre
Una dichiarazione che arriva dopo l'incontro con la donna che alla soglia dei 50 anni lo ha reso papà di una bambina, Emiliana, sebbene lui non ci avesse mai davvero pensato prima: "Sono onesto. Non avrei mai voluto una figlia a 30 anni. E nemmeno a 40. Non ne ho mai avuto davvero il desiderio fino a qualche anno fa. Sono stato a lungo molto bene da solo, pur sapendo che un single felice non starà mai bene come una coppia felice. Però mi andava bene così. Mi piaceva farmi i fatti miei". Eppure sempre più spesso si sentono storie di persone che hanno difficoltà ad incontrare l'amore o che pensando di non averne bisogno:
Siamo molto condizionati dalla società, soprattutto in Italia. Una donna non può ancora permettersi di dire serenamente che non vuole figli. O meglio, può, ma sapendo che si porterà sempre addosso il peccato originale di non essere come gli altri vorrebbero che fosse.
"L'amore è un lavoro"
Pif continua il suo peregrinare attorno al mondo dell'amore e dei sentimenti, parlando della difficoltà di mantenere un equilibrio con quella persona che si individua come la propria anima gemella, sebbene lui stesso sia convinto che ne sia più d'una, ma l'importante è proteggere quella che si ha avuto la fortuna di incontrare sul proprio cammino. A questo proposito, quindi, dice:
Per me l’amore è un equilibrio difficilissimo, si crea solo se le parti della coppia imparano a cedere un po’. Quando si sta insieme si coltiva inevitabilmente un po’ di tragicità: si insegue la perfezione, ci si interroga di continuo, ma l’amore è una delle tante cose della vita e come tale va vissuto. Non bisogna diventare eccessivi. L’amore è un lavoro. L’incontro è solo l’inizio, quando il rapporto cresce inizia l’agonismo, che non va trasformato in agonia