Pierluigi Diaco: “Raccomandato? Costanzo non ha mai fatto una telefonata per me, solo pregiudizi”
Si conclude martedì 31 maggio "Ti sento", il programma in seconda serata condotto da Pierluigi Diaco, dove i personaggi noti dello spettacolo hanno ormai imparato a raccontarsi. È arrivato il momento di cambiare tipologia di show per il conduttore che, infatti, a partire da settembre, inizierà un nuovo programma televisivo dal titolo "Bella ma‘ " che andrà ad occupare il daytime di Rai2. Di questo nuovo progetto, ma anche della sua carriera ricca di svariate esperienze ne ha parlato in un'intervista a La Repubblica.
Il nuovo show nel pomeriggio di Rai2
Un cambio di rotta non indifferente quello a cui si assisterà da settembre nel pomeriggio di Rai2, dove di concerto con l'ad Carlo Fuortes, Pierluigi Diaco si cimenterà in un game show a più fasi, che omaggia anche le grandi trasmissioni della storia e metterà alla prova personaggi noti della nostra tv, dal momento che saranno coinvolte solo risorse interne:
Ci sarà una gara ma quello che dovranno fare i protagonisti, dai 18 ai 25 anni, e quelli dai 55 in su, è scrivere e raccontare con i tablet, telefonini, computer e social. Il programma inizia con un quiz culturale, basato su un fatto storico, una foto iconica e un vocabolo. Voglio rifare in 5 minuti Parola mia, un omaggio a Luciano Rispoli. Nella seconda parte ci sarà un’intervista, tipo Speciale per voi e il primo Discoring. La terza è ispirata al primo Amici, si parla di tradimento, gioia, ambizione, con un ragazzo e un boomer. Vota il pubblico
Una sfida per Diaco che, però, non teme di perdere una fascia di pubblico come quella del pomeriggio, abituata ormai ad un altro tipo di intrattenimento, ma a questo proposito dichiara: "Conserverò il pubblico tradizionale su Rai 2, non esistono i programmi per giovani, esistono i programmi per tutti. Bisogna parlare a tutti. Il direttore del daytime Antonio Di Bella si è divertito, anche l’ad Fuortes. Bella ma’ recupera l’artigianato Rai".
Pierluigi Diaco e le voci di raccomandazione
Da quando ha messo piede in tv, Pierluigi Diaco ha dovuto affrontate non poche affermazioni sul suo conto. Alla domanda sul perché risultasse antipatico, ha così risposto: "La fama è figlia del pregiudizio degli addetti ai lavori, non credo di risultare antipatico a chi ascolta la radio o mi vede in tv. Ho iniziato a 15 anni, non ero strutturato ad affrontare tutte le pance". C'è poi chi ha avanzato l'ipotesi che potesse essere raccomandato, anche da più fronti. A queste indiscrezioni, risponde parlando prima di uno dei suoi maestri, Maurizio Costanzo, che lo ha introdotto nel mondo della tv:
Costanzo non ha mai fatto una telefonata per me. Lavoro con lui da tanti anni, andavo a scuola all’Ippolito Nievo, vicino al Teatro Parioli che mandò un invito. Mi innamorai del talk show, stazionavo davanti al teatro. Un giorno si avvicinò un signore col sigaro, era lo storico autore di Maurizio, Alberto Silvestri: “Ma tu che vuoi?”. Oggi sono autore del Maurizio Costanzo show, dietro le quinte ho il posto di Silvestri. Onore immenso
Non sono mancate voci su un possibile sostegno da parte di Giorgia Meloni: "È una delle miei migliori amiche, onesta, leale. Le voglio tanto bene. Rivendico l’amicizia. Molte cose che dice le condivido, altre no. Ma non ho mai parlato con lei di Rai, parliamo di altre cose. E si cazzeggia".