Nino Frassica: “Carlo Conti è un nuovo Pippo Baudo, fa tutto. Terence Hill vive come un monaco”
Intervistato dal Corriere della Sera, Nino Frassica condivide diversi aneddoti riguardanti le sue esperienze in tv. Dalla timidezza durante il primo incontro con Alberto Sordi ai messaggi anonimi lasciati nella segreteria di Renzo Arbore, l'attore si lascia andare anche ad alcune rivelazioni sulle abitudini "monacali" di Terence Hill.
Nino Frassica sui messaggi anonimi a Renzo Arbore: "Lo corteggiavo così"
Nino Frassica rivela che nel suo primo incontro con Alberto Sordi, per cui nutre grande stima, fece scena muta: "Nella serata dei David di Donatello, io dovevo fare uno sketch. Lo vidi, mi avvicinai, lui mi diede un pizzicotto sulla guancia, poi se ne andò. Non fui in grado di dire una parola". Ammette che a causa della sua timidezza non trovò mai il coraggio di proporsi con Renzo Arbore, con cui ha sempre sognato di lavorare. In compenso, però, si fece dare il suo numero e ogni giorno lasciava nella sua segreteria telefonica un messaggio anonimo: "Recitavo. Inscenavo piccoli spettacoli solo per lui, senza chiedere nulla e senza dire chi ero. Lo corteggiai così". La sua tattica ebbe l'effetto sperato, riuscendolo a farlo ridere: "Non prima di averlo quasi ucciso: in seguito mi raccontò che ogni sera correva ad ascoltare i messaggi della segreteria e una volta stava mangiando una mela. Cominciò a ridere in modo così convulso che quasi si strozzò".
Nino Frassica: "Don Matteo ha superato la Signora in giallo e il Tenente Colombo"
Nino Frassica è consapevole che arrivare alla 14esima stagione di Don Matteo è un bel traguardo: "Abbiamo superato la Signora in giallo e il Tenente Colombo". Recitare al fianco di Terence Hill è stato un onore: "Per me era una sorta di leggenda, giuro: pensavo che non esistesse davvero". Rivela che l'energia dell'ex Don Matteo è dovuta al suo stile di vita: "Merito delle sue abitudini sane e quasi monacali. Pensi che una volta finimmo una stagione e decidemmo di fare una grande festa, una baldoria. Glielo dicemmo e lui rispose: ‘Benissimo, facciamo intorno alle sette di sera?‘" Anche con Raoul Bova c'è sintonia:
Sapesse che risate che ci facciamo. Le confesso un'altra cosa. Quando dobbiamo fare delle interviste, ci mettiamo d'accordo e facciamo in modo di usare sempre una parola decisa dall’inizio. Per esempio una volta scommettemmo che avrei usato il termine Supercalifragilistichespiralidoso. Lui era sicuro che non ce l’avrei fatta, ma io riuscii a infilarla.
Il suo parere su Fabio Fazio è molto positivo: "È un grande professionista: non va in onda se non ha letto tutti i libri e visto tutti i film di cui si parla in trasmissione". Anche nei confronti di Carlo Conti prova molta ammirazione: "Un nuovo Pippo Baudo, uno che fa tutto, dalla scrittura alla conduzione. Oddio, Pippo è speciale: una volta l'ho visto che correggeva il trucco a una ballerina".