Nina Rima: “Sono stata violentata quando avevo 15 anni, al mio stupratore auguro una figlia femmina”
Quando aveva 17 anni un incidente le ha portato via la gamba, ma questo non ha tolto a Nina Rima la voglia di vivere. La notte in cui è stata stuprata, però, aveva ancora entrambi gli arti. A raccontarlo è la stessa influencer milanese in un'intervista a Vanity Fair, in occasione dell'uscita del suo libro Tutto quello che non ti aspetti. Allora aveva 15 anni ma si sentiva già persa, abbandonata a un'adolescenza tormentata, tra droga e notti brave. Fu proprio in una di quelle sere che accadde il peggio: "Era un uomo di 40 anni, mezzo spacciatore e mezzo deejay. Mi disse che quando si faceva, gli veniva voglia. Che dovevo lasciarmi andare. L’ho respinto, mi ha inseguito. L’ho scampata per un po’ finché non mi sono ritrovata con le spalle al muro, senza più spazio per scappare".
Il racconto sullo stupro
Nel suo libro, che definisce come un'autobiografia romanzata, Nina Rima ha scelto di usare diversi nomi di fantasia. Non nel caso del suo stupratore, però, che nella realtà, così come nel racconto, si chiama Luigi. All'epoca lui aveva 25 anni in più a lei: "Era mezzo deejay e mezzo spacciatore. Raccontava che, nelle discoteche, si fingeva un carabiniere per perquisire i ragazzini e rubargli la droga", ha spiegato l'influencer. Quella sera lei non aveva un posto in cui tornare, così decise di andare in un appartamento dove l'uomo e i suoi amici facevano festini. Da lì, il peggio:
Cominciamo a pippare. Lui ha provato a baciarmi e io l’ho frenato. Mi ha risposto che quando si faceva, gli veniva voglia. L’ho respinto, mi ha inseguito. L’ho scampata per un po’ finché non mi sono ritrovata con le spalle al muro, senza più spazio per scappare. Così mi ha presa: mi teneva ferma per le mani e con il suo corpo sul mio. Sentivo il peso addosso. Ci avrà messo cinque minuti a venire. Poi mi ha detto: “Se sapevo che eri così mi risparmiavo la fatica”. Se potessi dirgli qualcosa, gli augurerei di avere una figlia femmina.
I problemi con la droga e il senso di vergogna
L'influencer milanese non ha mai nascosto di aver avuto, in passato, problemi con la droga. Oggi, però, riesce a guardarli con distacco: "A tempo debito racconterò alle mie figlie quanto la droga possa ingannarti: il divertimento dura pochissimo e, subito dopo, diventa un bisogno, qualcosa che non riesci a controllare e che ti fa sentire uno schifo. Uscirne è difficilissimo". Fu proprio per la sua dipendenza che conobbe Luigi: "Mi sentivo colpevole: colpevole perché facevo una vita di merda. Ricordo una fortissima sensazione di vergogna, di viscido, di schifo. Lui mi faceva schifo e anch’io".
Rima ha confessato di aver impiegato molto tempo per riuscire ad approcciarsi fisicamente ad un uomo in modo sano. A volte le capita di avere difficoltà ancora oggi, con suo marito Giuseppe Elio Nolfo: "Non sono più riuscita a fare sesso con nessuno. Tutt’oggi che sono felicemente sposata, a volte mi capita ancora. Magari si crea una situazione carina tra me e mio marito , stiamo per, mi torna in mente quella notte e, bum, basta. Gli dico: ‘Scusa amore, adesso no, non ho più voglia'. Quei cinque minuti durano anni".
Chi è Nina Rima, l'influencer "bionica"
Nina Rima ha 24 anni e sei anni fa, in seguito a un incidente stradale, ha perso la gamba sinistra. Dopo due mesi in mezzo di ospedale e riabilitazione è tornata alla routine di sempre, a quella di qualunque ragazza della sua età. Ha sempre tentato di condurre una vita normale e questo le ha permesso di non arrendersi di fronte alle difficoltà. Poco prima dell'incidente stava cominciando ad approcciarsi al mondo della moda: aveva preso contatti con un'agenzia, che è sparita una volta appresa la notizia dell'amputazione. Sul suo profilo Instagram, dove è seguita da oltre 180mila followers, racconta il modo in cui riesce a affrontare la quotidianità, nonostante la sua disabilità.