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Nathalie Guetta da Don Matteo a STEP: “Non mi sentivo capita, ma ho smesso di starci male”

Intervista a Nathalie Guetta, l’attrice diventata famosa per il suo ruolo nella fiction e oggi amatissima dal pubblico italiano per le partecipazioni a STEP e Bar Stella: “Raccontano in giro che sono così per un incidente avuto da giovane, ma lo capisco, mi rendo conto di non aderire perfettamente alla realtà”.
A cura di Andrea Parrella
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Recitare è vivere o recitare e vivere. Questo è il dilemma di ogni persona che calchi un palcoscenico o stia davanti a una telecamera immergendosi nei panni di un personaggio di fantasia. Nathalie Guetta è di quei personaggi in grado di rompere questa separazione sottilissima ma netta e, forse proprio per questa ragione, è diventata un volto molto amato dal pubblico. Attrice, storico volto di Don Matteo al fianco di Terence Hill, da qualche anno ha trovato anche collocazione in Tv nell'universo di Stasera Tutto è Possibile (che ripartirà dal 13 febbraio, come ci aveva raccontato Stefano De Martino), per poi seguire Stefano De Martino a Bar Stella. L'abbiamo intervistata per un'escursione nel suo mondo fantastico, dai tratti sfumati.

Partiamo da come ti percepisce il pubblico italiano. Sei stata "l'attrice di Don Matteo", ma ora non sei più solo quello.

Sì, prima facevo solo Don Matteo, c'era quell'equilibrio. Poi cinque anni fa è successo che mi ha chiamata Milly Carlucci per Ballando con le Stelle. Da allora ho fatto una cosa che non avevo mai fatto, cioè giocare su me stessa. Il primo giorno, quando siamo arrivati e ci siamo presentati con Simone De Pasquale e Milly, io mi sono detta che non ce l'avrei fatta. Poi mi sono rilassata ed è andata bene, mi è piaciuto. Credevo fosse un'esperienza fine a se stessa, invece dopo mi hanno chiamata per STEP. Era il giorno dopo il mio 60esimo compleanno, ero giù di morale perché non l'avevo presa benissimo, ho avuto un contraccolpo. Poi ho visto questa baraonda, al tempo c'era Amadeus alla conduzione ed è andata bene, poi con Stefano De Martino ancora di più.

In che senso?

Che quel programma è una follia. Già con Amadeus, per quanto rimanesse una parvenza di trasmissione, con De Martino è diventato una specie di delirio. Lui si circonda di persone da cui sente di poter avere questo tipo di apporto, di coinvolgimento.

Guetta a STEP con Stefano De Martino, Fabio Balsamo e Francesco Paolantoni.
Guetta a STEP con Stefano De Martino, Fabio Balsamo e Francesco Paolantoni.

Le persone hanno un'idea di te per cui non riescono a comprendere dove inizi la persona e finisca il personaggio. Quella che vediamo in Tv sei proprio tu?

Partiamo da un presupposto: io ho tre vite, una francese, una italiana che è completamente diversa da quella in Francia, e una cubana. Questa cosa incide su come sia.

Altrove non sei un personaggio pubblico come in Italia?

Per niente, però io so che fa parte del mio carattere alternare l'ansia al cazzeggio. Ho delle origini mediterranee, un misto di Tunisia, Grecia, credo di avere qualcosa nei geni che l'incontro con Napoli e poi con l'Italia ha risvegliato, facendo sì che si sviluppasse in me un linguaggio, una postura, una maniera di parlare diversa, anche se in un primo tempo scimmiottando.

Ti interessano i commenti della gente sul tuo conto?

Ogni tanto vado a leggerli per vedere se mi vogliono bene. Ho letto anche "non la posso vedere" a "non la sopporto", "non fa ridere nessuno". Poi una volta mi ha colpita una persona che diceva: "No, però dovete capire che lei quando faceva circo è caduta sulla testa, ha avuto un trauma cranico e per questo è così". Cose non vere che mi hanno fatto riflettere.

A che conclusione sei arrivata?

Io mi rendo conto di non aderire perfettamente alla realtà. Ho provato per molti anni ad essere nelle norme, ma non ci sono mai riuscita.

Hai detto una volta che il pubblico italiano non ti ha capita subito. 

Non tanto il pubblico, quanto più che altro gli addetti ai lavori. Quando ero molto giovane l'avevo messa sul personale, mi chiedevo perché non fossi capita, accolta. Ora sono cambiata, come capita a tutti: più vivi, più impari delle cose col tempo e quando sembra tu abbia capito come si vive, muori. A volte mi dico meno "male che la gente non sa il casino che ho nella testa", ma in fondo non sappiamo niente di nisciun'. Quello che sono io nemmeno lo so.

Nathalie Guetta con Terence Hill sul set di Don Matteo
Nathalie Guetta con Terence Hill sul set di Don Matteo

Rispetto alle tue tre vite, nel doverti adattare ogni volta a contesti e compagnie diverse, si rischia di sentirsi ogni volta soli in modo diverso. Che rapporto hai con la solitudine?

Terrificante. Cioè, da una parte mi piace moltissimo passare ore da sola, leggere, fare ginnastica. Ma poi, detesto il fatto di essere sola nella vita.

Sei un simbolo di vent'anni di fiction italiana, naturalmente per Don Matteo. Che sensazione avete vissutoquando Terence Hill ha detto addio?

Terence era deciso e non era triste all'idea di andare via. Sembrava un funerale perché piangevamo tutti, tant'è vero che Nino Frassica diceva "sì, ma non è morto". L'unico felice era lui, voleva recuperare la sua vita, è così che l'ho percepita io.

Vi sentite ogni tanto?

Ci mandiamo dei messaggi ogni tanto, ma non voglio disturbarlo troppo. Dovremmo fare in modo di andarlo a trovare più spesso ad Amelia.

Con la Tv vivi questa nuova fase di carriera, in cui non interpreti più personaggi, ma sei te stessa. 

Me stessa fino a un certo punto, però la cosa incredibile è che a volte succede le persone non mi riconoscano più come quella di Don Matteo, ma quella di STEP. Insomma, questo mi rende contenta, mi stupisco perché mi rendo conto che la gente mi voglia bene e lo sento.

Padre sociologo, madre gallerista, fratello musicista. Nessuna delle tre cose ti ha influenzata?

No, non mi corrispondeva. Per me non c'erano alternative, non è che ho scelto prendendo una decisione. Semplicemente non avevo altra scelta, perché il recitare mi salvava da qualcosa. L'unico spazio in cui io sia efficiente è un set, di un film, una serie, una trasmissione non lo so ancora al 100%. In qualsiasi altro campo sono totalmente inefficiente, quindi non avevo altra scelta.

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